venerdì 11 settembre 2015

LA RAZZA



Il più antico esemplare fossile di razza risale al Giurassico (oltre 150 milioni di anni fa). Gran parte delle specie è nota solo attraverso reperti di denti, dentelli dermici e spine, ma sono stati ritrovati anche corpi interi e ben conservati di pesci chitarra che mostrano come questi pesci abbiano subito pochi mutamenti nel tempo. Per molti gruppi le testimonianze fossili sono incomplete, primi fra tutti le razze d’acqua dolce di origine assai recente (4-5 milioni di anni fa). Confrontando la distribuzione delle razze odierne con la storia geologica della Terra si deduce che alcuni gruppi di razze esistevano da tempi più remoti di quelli indicati dai fossili rinvenuti. Le razze fossili del Cretacico inferiore sono relativamente rare, molto più comuni quelle del Terziario (65-25 milioni di anni fa), in particolare dell’Eocene. Si tratta soprattutto di denti, ma nelli scisti della formazione Green River (Wyoming, USA sono stati trovati molti corpi interi di Heliobatis, rimasti intrappolati nei laghi costieri in seguito all’abbassamento del livello di mari e oceani.

I primi fossili di Rajidi sono stati trovati nel Mediterraneo (risalgono a 70 milioni di anni fa) ma questo gruppo di razze colonizzò soprattutto Atlantico e Pacifico, sfruttando l’antico passaggio del Mare della Tetide. Ma è anche possibile che gli antenati dei Rajidi vivessero nel mare che circondava il supercontinente di Gondwana. Questo gruppo, che annovera Raja nasuta, è ancora rappresentato nei mari di Sud America e Oceania. Queste regioni erano un tempo unite (anche con l’Antartide, a formare Gondwana), ma si separarono. Dal momento che i Rajidi non migrano attraverso l'oceano, dovevano essere presenti lì prima della divisione di Gondwana (80 milioni di anni fa). I primi fossili antartici risalgono a 50 milioni di anni fa.

Disponiamo di conoscenze piuttosto complete sull'ecologia e sulla biologia delle razze. Sappiamo, ad esempio, che quasi tutte vivono e si nutrono sul fondo o presso questo, ma in quanto agli aspetti più reconditi della loro vita, le informazioni ottenute dagli scienziati sono scarse. Tramite le caratteristiche anatomiche, si può tracciare un profilo generale delle loro abitudini.

Per la grande varietà che si riscontra nella forma del loro corpo, le razze sono soggetti ideali per gli studi ecomorfologici.



La famiglia dei Raidi è quella delle razze. Si tratta di raiformi ovipari il cui corpo è più o meno quadrato. Hanno coda lunga e sottile, provvista da due pinne dorsali, e la loro pelle rugosa è ornata di macchie colorate. Vivono in tutti i mari, ma in particolari in quelli temperati e nell'emisfero boreale. Alla razza appartengono diverse specie: la razza chiodata, quella bavosa o cappuccina e la razza monaca o dal muso lungo. La razza chiodata misura circa 90 centimetri a metri 1,25 di lunghezza, compresa la coda . Si chiama così perchè presenta delle protuberanze dure, senza una forma geometrica ben definita, presenti sulla pelle. Ha il corpo di colore grigio-bruno macchiato di nero. Vive nell'Atlantico orientale, nel Mediterraneo e nel Baltico. Caccia all'agguato affondandosi nella sabbia, da dove sorveglia i dintorni servendosi dei suoi occhi dorsali e poi quando avvista le prede, piomba all'improvviso su di esse. Si nutre di pesci e di crostacei, che cattura coprendoli col proprio corpo. Le uova sono molto grandi e vengono deposte a gruppi nel fondo. Esse sono costituite da un guscio corneo rettangolare, che può misurare fino a 9 centimetri di lunghezza ed è provvisto, agli angoli, di appendici cave dalle quali penetra l'acqua necessaria alla respirazione dell'embrione; sono presenti anche dei filamenti di attacco che permettono l'adesione dell'uovo alle rocce ed alla vegetazione sottomarina. La razza bavosa o razza cappuccina ha delle dimensioni tali da risultare redditizia per il commercio. In realtà si mangiano solo le pinne pettorali che hanno un'apertura di 2 metri circa. Misura circa 20 centimetri di lunghezza. Ha un muso appuntito e allungato. La coda è costituita da una fila di aculei. La faccia dorsale è bruna, macchiettata di chiaro, mentre la faccia ventrale è bianca e presenta alcuni punti neri corrispondenti a organi sensoriali. Vive nel Mar del Nord e nell'Atlantico, ma anche sulle coste francesi. Si nutre di pesci piatti, di crostacei e di vermi. Questa razza depone uova rettangolari, i cui angoli sono prolungati da delle spirali. La razza monaca o dal muso lungo vive nel Meditterraneo e nell'Atlantico orientale sino a Capo Nord. Misura fino a 1,50 metri di lunghezza. Non si distende completamente sulla sabbia, ma si appoggia sulle pinne pettorali, in modo da lasciare uno spazio libero tra il corpo e il fondo. La parte inferiore del corpo è piena di terminazioni nervose che fungono da organi tattili.

La razza appartiene alla classe dei pesci cartilaginei, così come gli squali, le pastinache, le mante e i pesci sega. Le cosiddette razze elettriche, invece, formano un ordine a parte, quello dei Torpediniformi.

La razza, più nello specifico, appartiene alla famiglia dei Raiformi, la quale comprende circa 600 specie di razze diverse, tra cui le più conosciute sono la razza chiodata, la razza quattrocchi, la razza bavosa o cappuccina e la razza monaca. I caratteri generali delle principali famiglie sono facili da distinguere ma le singole specie sono spesso estremamente simili e difficili da riconoscere. Maschi e femmine, giovani e adulti, anche della stessa specie, differiscono nella forma e nel colore e l'identificazione diventa ancora più difficoltosa se pensiamo che ogni zona ha una sua tipica fauna di razze, perché questi pesci hanno un areale limitato.



I raiformi, le razze, hanno il corpo schiacciato e risultano quasi piatti, la loro forma è squadrata, la pelle rugosa e la coda lunga e sottile. Le pinne pettorali sono molto ampie e, unite al tronco, creano delle strutture peculiari chiamate "dischi" a forma di cuneo, ovale, cerchio o triangolo. Il colore della razza è tendenzialmente bruno-grigiastro sul dorso e bianco sul ventre, entrambi i lati sono costellati di macchie colorate, bianche, nere, blu, rosse etc.. Gli occhi e le narici sono posti sul lato rivolto verso l'alto, mentre la bocca è posta sul lato rivolto verso il basso nel quale si possono notare anche delle fenditure o fessure bronchiali che la razza usa per la respirazione. La parte inferiore del corpo, inoltre, è piena di terminazioni nervose che fungono da organi tattili. Le dimensioni della razza pure sono molto variabili, fermo restando che le razze sono tra i pesci più grandi e raggiungono il metro e mezzo di lunghezza per due metri di larghezza (considerando le ali).

Le razze sono diffuse in tutti i mari, ma in particolare in quelli temperati e nell'emisfero boreale, alcune di esse trascorrono buona parte della vita nella acque salmastre di delta o estuari. Vi è poi un numero limitato di specie che si sono ambientate nelle acque dolci di fiumi situati a migliaia di chilometri dalle coste. Tendenzialmente sono pesci prevalentemente sedentari che vivono parzialmente infossati nella sabbia lasciando sporgere solo occhi e narici, per questo prediligono fondali sabbiosi e fangosi fino a 700 metri di profondità.

Gli esemplari di razza che vivono nel mar Mediterraneo e nei nostri mari sono: la razza chiodata, la razza quattrocchi e la razza monaca.

La razza ha due diverse strategie riproduttive: come oviparo depone le uova, che sono uova molto grandi e di forma rettangolare (fino a 9 cm di lunghezza), o come mammifero sviluppando l'embrione nell'utero materno senza, però, la presenza di una placenta che unisca il piccolo alla madre.

La razza viene pescata con reti a strascico, con reti da posta e con palangari di profondità. A tutt'oggi le razze sono uno dei pesci maggiormente catturati in tutto il mondo, tanto che secondo l'IUCN e il WWF questa specie è prossima alla minaccia di sopravvivenza. In molti Stati, quindi, si è deciso di controllarne severamente le catture.

Nelle varie epoche le razze son state sfruttate dall'uomo per fini diversi: per esempio i samurai giapponesi rivestivano l'elsa delle spade con la pelle ruvida delle razze, dalla coda si ricavavano mazze e collane, dagli aculei le punte di lancia, dalla pelle il cuoio e la carne veniva e viene cucinata come prelibatezza in tutto il mondo. Della razza si consumano le grandi pinne pettorali o ali separandole dal resto del corpo. È consigliabile un periodo di frollatura in congelatore per fare in modo che le carni si ammorbidiscano. Il loro sapore è molto gustoso, simile a quello della sogliola, ma la consistenza è più soda e compatta. Le preparazioni alle quali la razza si presta meglio sono al forno, al cartoccio, o in padella con pomodorini e capperi. Tra le razze nostrane la più pregiata è la razza chiodata.





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