mercoledì 23 settembre 2015

L'ELEFANTE MARINO



L'origine degli elefanti marini è oscura. Alcuni autori sostengono che il genere si sia originato nell'Antartico, e successivamente l'attuale M.leonina abbia colonizzato l'emisfero nord, in seguito ad un cambiamento delle rotte ancestrali lungo le coste occidentali dell'America del Sud, nel periodo della glaciazione del Pleistocene. Quando ci fu il nuovo riscaldamento dell'acqua del mare, il gruppo di elefanti marini che si trovava nella regione della California del Nord rimase isolato rispetto alla principale popolazione del sud ed è quello attualmente conosciuto come M.angustirostris, l'elefante marino del nord.

È appurato invece che il nome del genere ha origine nel sud: Mirounga proviene da miouroung, un antico nome che usavano gli australiani aborigeni per indicare l'elefante marino. In generale, il nome "elefante marino" deriva dalla grande taglia corporea (la più grande tra tutti i pinnipedi) e dalla proboscide dei maschi adulti. Un maschio adulto di elefante marino può raggiungere una lunghezza di 4,0-5,8 metri ed un peso superiore alle 3,5 tonnellate ed è circa 8 volte più pesante di una femmina adulta. Una femmina adulta, infatti, arriva a 2,4-3,3 metri di lunghezza ed il suo peso è variabile dai 300 agli 900 kg.

Le due specie del genere Mirounga abitano parti differenti del mondo, vivono in emisferi opposti e in zone climatiche diverse, ma appaiono simili per molti aspetti: comportamento sia in mare sia a terra, comportamenti riproduttivi, modalità d'immersione per il foraggiamento e per gli spostamenti. Differiscono per la dimensione corporea dei maschi (quelli della specie del sud sono più lunghi e più pesanti rispetto a quelli della specie del nord) e per alcuni caratteri sessuali secondari maschili (la proboscide nella specie del nord è più grande).

Le differenze principali consistono in alcuni componenti delle strategie riproduttive, in particolare il periodo di riproduzione (che ha il suo picco a gennaio per la specie del nord e ad ottobre per quella del sud), la durata dell'allattamento e il periodo post-svezzamento.

La durata dell'allattamento è maggiore nella specie del nord (24-28 giorni) rispetto a quella del sud (22-23 giorni) e questo probabilmente implica un peso medio allo svezzamento maggiore per la specie del nord (131 kg contro 121 kg).

La durata del periodo di digiuno postsvezzamento nella specie del sud si aggira intorno ad un valore medio di 37 giorni, mentre nella specie del nord tale periodo è funzione della data di svezzamento nell’arco della stagione ma solitamente si aggira intorno ai 3 mesi.

Solitamente i maschi rimangono a terra digiunando per un periodo di 3 mesi, mentre le femmine circa 4 o 5 settimane. Durante la riproduzione, il maschio può arrivare a perdere fino a un terzo del suo peso.

I maschi crescono fino a 7m con una circonferenza di 3-4m e un peso di 4t, più o meno come un piccolo camion. Le femmine sono molto più piccole: misurano circa 3,5m e pesano attorno a una tonnellata. La loro pelliccia è composta da peli corti e rigidi distribuiti irregolarmente, il cui colore varia dal marrone chiaro al marrone scuro. La pelliccia copre uno strato sottocutaneo di grasso che assicura l'isolamento dal freddo. I maschi adulti possiedono una proboscide sopra le narici, una sorta di  sacco che funge da cassa di risonanza quando viene dilatato. Permette loro di produrre suoni sbuffanti e un forte ruggito per mantenere lontano i rivali dal proprio territorio. .
La proboscide è visibile nei maschi di età compresa tra 3 e 4 anni, ma non è del tutto sviluppata prima degli 8-9 anni. L'elefante marino deve il suo nome sia alla sua proboscide sia alle sue dimensioni, ma per quanto imponente sia, non intimorisce le orche che includono questa foca nella loro dieta. A loro volta, gli elefanti marini si alimentano di pesci, crostacei, calamari e polipi, che probabilmente catturano durante profonde immersioni che possono durare fino a venti minuti. Gli elefanti marini trascorrono l'inverno in mare e, ogni anno, all'inizio della primavera, fanno ritorno alle stesse spiagge sulle isole subantartiche . I maschi adulti giungono per primi per definire il proprio territorio, che difendono gelosamente. Ben presto arrivano le femmine gravide, a formare un harem di 20-30 individui, a volte 100, attorno a ogni maschio. Poco dopo, a metà ottobre, nascono i cuccioli coperti da un rivestimento nero, che pesano 34-41 kg e misurano un metro.



Durante le 3 settimane dell'allattamento, quadruplicano il loro peso iniziale e crescono di mezzo metro. Una volta che il piccolo è svezzato, le femmine si accoppiano nuovamente e, dopo aver digiunato per quasi 30 giorni, fanno ritorno al mare per alimentarsi. Il piccolo, il cui mantello è diventato grigio argentato, impara a nuotare all'età di 3-4 settimane e continua a crescere rapidamente durante tutto il primo anno.
 Le femmine possono partorire un cucciolo all'età di 3-4 anni, mentre i maschi raggiungono la maturità sessuale molto più tardi, attorno agli 8-9anni. Il maschio dominante, che svolge il ruolo di "capo della spiaggia", è spesso il più grosso e stabilisce il suo harem nel mezzo della spiaggia, difendendo il territorio circostante. Quando appare un avversario, inizia a sbuffare e a ruggire, ma se ciò non è sufficiente per intimorire il nuovo venuto, ha inizio il combattimento. La battaglia dura finchè uno degli avversari si ritira esausto. le ferite sanguinanti non sono in genere gravi e solo di rado oltrepassano lo strato di grasso. Così come gran parte delle altre foche, anche questa specie affronta lunghe migrazioni stagionali: Soprattutto le femmine sono grandi viaggiatrici, capaci di coprire enormi distanze, fino a 3 000km. La loro popolazione si è stabilizzata attorno a 700 000 individui.
Con 6 metri di lunghezza e 4000 kg di peso, l'elefante marino del sud (Mirounga leonina) è a tutti gli effetti la più grande foca (nel senso ampio mammiferi semi acquatici) del mondo.
I maschi possono arrivare a essere 3/4 volte più grandi delle femmine. E come spesso accade nelle specie con un marcato dimorfismo sessuale, tendono alla poligamia: ogni maschio può arrivare ad avere anche centinaia di partner. Anche il pene ha misure eccezionali: 30 centimetri di lunghezza! Ma non si tratta di un record: il tricheco, per esempio, ce l'ha lungo il doppio, 60 centimetri.
La ragione? Semplice: è una questione di clima. Le specie dei climi caldi (come gli elefanti marini) hanno più facilità a incontrare le femmine, perché vivono in colonie con un maschio dominante. Conta più avere un corpo possente per scacciare i maschi rivali. Chi vive nei climi freddi (come il tricheco), invece, deve inseminare il più efficacemente possibile le poche femmine che incontra. E a questo scopo, le dimensioni del pene, contano.





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