lunedì 14 settembre 2015

IL MARE GIALLO



Mare dell’Asia orientale (417.000 km2), dipendenza dell’Oceano Pacifico, compreso tra la costa della Cina settentrionale, quella della Manciuria e quella occidentale della Corea. Costituisce la parte più settentrionale del Mar Cinese Orientale, a N della linea che unisce le foci dello Chang Jiang all’estremità meridionale della Corea. Profondo al massimo 105 m, gela per vari mesi nella sua parte settentrionale. La marea vi raggiunge un’ampiezza di 10 m. I porti principali sono: Qingdao, Weihai, Yantai e Tianjin in Cina; Dalian in Manciuria; Inchon e Mokpo in Corea.

Il mar Giallo è chiamato mare Occidentale nelle due Coree. Il suo nome deriva dai sedimenti di colore giallo che colorano le sue acque, apportati da vari fiumi, in particolare dal fiume Giallo (Huáng Hé).


Le alghe invadono il Mar Giallo, lo specchio di mare tra Cina e le due Coree, e lo tingono di verde. E purtroppo non è la prima volta che succede, anzi la cosa inizia a diventare fin troppo frequente in Cina. Tutto dipende dalla Enteromorpha prolifera, meglio nota col nome comune di "Lattuga di mare".

Per fortuna non si tratta di un'alga tossica e pericolosa per l'uomo, ma ciò non toglie che l'eccessiva abbondanza di questa alga in un posto dove non dovrebbe esserci per natura stia stravolgendo l'ecosistema del Mar Giallo.

Anche perché le proporzioni del fenomeno sono allarmanti: 28.900 chilometri quadrati di mare invaso dalla lattuga, con gli operai della città di Qingdao costretti a usare i bulldozer per rimuovere 7.335 tonnellate di alghe in pochi giorni.



Come riporta il Guardian, poi, non è la prima volta che la Cina si trova invasa dalla Enteromorpha prolifera: è il sesto anno di fila e quest'anno la quantità di alghe è doppia rispetto al 2008. Come quasi sempre accade quando c'è un boom di alghe a mare, vuol dire che l'uomo ci ha messo lo zampino.

Inquinamento. Ecco la parola magica: i fiumi scaricano in mare tonnellate di concimi agricoli e scarti industriali, che le alghe usano come nutrimento per crescere a dismisura. L'effetto collaterale è che il tappeto di Enteromorpha fa ombra al fondale marino e divora ossigeno, causando la morte degli altri esseri viventi presenti nell'ex Mar Giallo.

La questione ambientale cinese, quindi, inizia a rivelare le dimensioni della catastrofe. Tanto che il Governo cinese ha ammesso l'esistenza dei "villaggi del cancro" dove vengono (de)portati i malati di tumore.




Nessun commento:

Posta un commento

Eseguiamo Siti e Blog a prezzi modici visita: www.cipiri.com .