mercoledì 23 settembre 2015

IPERODONTE



Hyperoodon (iperodonte) è un genere di cetacei odontoceti appartenente alla famiglia Ziphiidae. Vi sono ascritte due sole specie, l'iperodonte boreale (Hyperoodon ampullatus) e l'iperodonte australe (Hyperoodon planifrons). Nonostante le due specie siano fisicamente simili la loro storia negli ultimi duecento anni è piuttosto differente. L'iperodonte australe è stato raramente osservato, non è stato mai cacciato ed è probabilmente l'odontoceto più abbondante nelle acque antartiche. La specie settentrionale invece è stata cacciata assiduamente dai norvegesi e dai britannici nel diciannovesimo secolo e agli inizi del ventesimo. I norvegesi cessarono definitivamente di cacciare questo cetaceo nel 1973.

Sono cetacei di medio-grandi dimensioni (8-10 m di lunghezza quando sono adulti) dalla forma slanciata. Il melone è estremamente rigonfio - la sua forma è simile a quella di una caricatura di un professore dalla "testa d'uovo". Il rostro è lungo e di colore bianco nei maschi e grigio nelle femmine. La pinna dorsale è relativamente piccola, 30-38 cm, situata dietro alla metà del dorso, è falcata ed è solitamente appuntita. Il dorso è di colore grigio scuro nella specie settentrionale e grigio chiaro in quella meridionale. Entrambe le specie hanno le regioni inferiori bianche.

L'iperodonte australe ha una distribuzione circumpolare nell'oceano Meridionale. Si trova a sud fino alle coste antartiche e a nord fino all'estremità del Sudafrica, all'Isola del Nord della Nuova Zelanda e alle regioni meridionali del Brasile. Si pensa che abbia una popolazione globale di più di 500.000 individui.

Gli avvistamenti di un'apparente balena dal naso a bottiglia in acque tropicali e subtropicali sono da attribuirsi probabilmente ad una specie poco conosciuta, la balena dal becco di Longman. La parentela di queste specie con le altre balene dal becco non sono state ancora stabilite.

Ci sono molte maniere per distinguere i maschi dalle femmine, oltre ad esaminare la regione inferiore. I maschi sono generalmente di colore grigio scuro o nero e le femmine e i piccoli sono di colore bianco o grigio molto chiaro.

L'iperodonte australe si pensa che non sia minacciata dalle attività umane.

L’ Iperodonte Boreale può raggiungere, negli individui maschi, la dimensione di 9.8mt. Le femmine rimangono più piccole, raggiungendo la lunghezza di 8 metri. Questo dimorfismo aiuta a distinguere il sesso degli animali avvistati. E’ notevole il fatto che gli Iperodonti della popolazione di Gully (Nuova scozia) raggiungano dimensioni minori rispetto agli animali presenti nel resto dell’Atlantico Settentrionale.
L’ Iperodonte Boreale è un animale abbastanza longevo, riuscendo a vivere in natura sino a 37 anni.



Vi è una notevole variazione individuale di colore tra gli Iperodonti. Il colore può infatti variare, a seconda dell’individuo, dal grigio-verde al cioccolato al grigio. Alcuni individui possono presentare anche macchie di diverso colore, perfino color crema o bianche. I cuccioli sono generalmente color cioccolato e solo crescendo assumono la colorazione definitiva.
Il corpo è allungato, robusto e cilindrico. Il rostro è tondo ed allungato. L’ Iperodonte Boreale presenta un melone molto grosso ed accentuato, presente in entrambi i sessi, ma meno prominente nelle femmine. La pelle del melone, nei maschi, tende ad assumere una colorazione dalla sfumatura grigio-gialla con l’avanzare dell’età.
Le pinne sono piccole ed appuntite.

Un’altra caratteristica per il riconoscimento del sesso è costituita dai denti della mascella inferiore. Questi sono presenti in numero di due in tutti gli animali ma solo nel maschio crescono abbastanza da emergere dalla gengiva.

L’ Iperodonte Boreale sembra mettere in atto, come strategia riproduttiva, la poliginia: durante la stagione riproduttiva un solo maschio adulto si associa ad un branco di femmine per accoppiarsi con esse.
La stagione riproduttiva si estende per tutta la primavera e l’inizio dell’estate e, dopo 12 mesi di gestazione, i cuccioli vengono partoriti da Aprile a Giugno.

L’ Iperodonte Boreale è di norma osservato in gruppi di 4-10 individui, ma a volte la dimensione del branco può raggiungere i 25 individui. Si è osservato che a volte i maschi formano branchi separati da quelli di femmine; questo comportamento viene adottato specialmente durante le migrazioni annuali.

L’ Iperodonte Boreale è generalmente una specie migratoria, che trascorre la primavera e l’estate a latitudini più settentrionali, per spostarsi verso i limiti meridionali dell’areale di distribuzione in inverno.

Anche questi cetacei, come i cugini Delfinidi, sono in grado di produrre click ad alta frequenza e fischi a bassa frequenza, per cacciare o comunicare. Questi suoni vengono amplificati e direzionati dal melone, e quando incontrano un ostacolo la loro eco può esser percepita ed interpretata dall’animale. Questo sistema prende il nome di Ecolocalizzazione e viene utilizzato per cacciare e per orientarsi in acque scure o melmose.

Il comportamento di superficie della specie è molto variabile. L’ Iperodonte Boreale mostra una notevole curiosità nei confronti delle barche, alle quali spesso si avvicina per nuotarvi attorno. Questa caratteristica, unita al fatto che il branco di animali non si allontana da un animale ferito, ha fatto dell’ Iperodonte Boreale una delle prede preferite dei balenieri nello scorso secolo.

L’ Iperodonte Boreale si nutre prevalentemente di calamari ma anche oloturie, seppie, stelle di mare e altri invertebrati di fondo rientrano nella sua dieta.
Questi animali adottano un metodo di caccia simile a quello del capodoglio, compiendo immersioni profonde e soste d’agguato per catturare le prede. Le immersioni di caccia possono durare sino a 70 minuti, e raggiungere profondità fino ai 1000 metri. L’intervallo di respirazione tra due immersioni successive è di circa 10 minuti.

L’ Iperodonte Boreale è stato cacciato per secoli per estrarne l’olio contenuto nel melone, ed a scopo alimentare per le popolazioni di Scozia, Inghilterra e Norvegia. La caccia a questo animale è stata vietata nel 1973.
La facilità di caccia di questo animale, e l’importanza economica dell’olio contenuto nel suo melone, affine a quello del capodoglio, ha fatto si che la popolazione sia stata decimata, prima dell’avvento di norme di protezione.

L’ Iperodonte Boreale è stato inserito nella lista rossa dell’IUCN come "specie vulnerabile" nel 1991.
Nel 1996 è stato inserito nella lista del COSEWIC (Committee on the Status of Endangered Wildlife in Canada) come "specie vulnerabile".
La specie è inoltre inserita nelle liste CITES in allegato A (Appendice I).








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