martedì 11 agosto 2015

TRITONE



Tritone è il figlio di Poseidone il dio del mare e della nereide Anfitrite.

Tritone aveva un corno di conchiglia che col suo suono calmava le tempeste e annunciava l'arrivo del dio del mare. Notissimo per l'aiuto che diede a Giasone e agli Argonauti nel trovare la rotta da seguire.

Tritone veniva raffigurato con la metà superiore umana e quella inferiore a forma di pesce, tutta la pelle era verde.
La sua origine è pregreca, probabilmente fenicia.

Nell'iconografia con il nome di Tritone si designa un ampio numero di divinità marine minori che accompagnano Poseidone.

Il tritone è anche una figura araldica, ed è rappresentato prevalentemente in una posizione verticale (che ricorda quella della sua omologa femminile, la sirena. Il più delle volte è rappresentato con l'elmo. In rari casi il tritone è utilizzato come sostegno dello scudo.



La leggenda vuole che Tritone affliggesse le genti che popolavano le terre circostanti il lago con razzie e altri misfatti. In loro aiuto intervenne Dioniso, il quale lasciò sulla riva una coppa colma di vino, che Tritone bevve fino a cadere nel sopore, cosicché fu possibile ucciderlo a colpi di scure.

Con il nome di Tritone si designa tuttavia un ampio numero di divinità marine, che accompagnano Posidone: hanno il busto di uomo e la parte inferiore del corpo a forma di pesce, e sono solitamente raffigurati nell'atto di soffiare dentro le conchiglie, a mo' di trombe.
Un documentario statunitense afferma che le sirene e i tritoni, le mitiche creature metà umani e metà pesci esistono veramente, anche se non nell'esatta descrizione mitica.

Sette milioni di anni fa, quando i primi ominidi vivevano sulle coste dell'Africa Orientale, pescando con le mani nei fondali delle spiagge, mentre i nostri antenati si ritirarono alla fine nelle savane, altri nostri cugini si addentrarono sempre più nel mare, fino ad adattarsi alla vita marina, continuando però a mantenere la loro intelligenza.
Dopo qualche milione di anni, si sarebbe generata una specie di uomini-cetaceo, dotati di una coda come i cetacei, ma mantenendo umana la forma del busto, della testa e delle braccia, con alcune ovvie differenze dovute all'adattamento alla vita marina.
Per portare acqua al suo mulino, il documentario fa notare come anche l'Homo Sapiens abbia molte delle caratteristiche dei mammiferi marini, come se i nostri antenati avessero attraversato una fase di vita acquatica.


L'uomo non solo ama l'acqua, ma impara facilmente a nuotare, a stare in apnea, e se fa nascere i proprio bambini in acqua, essi imparano immediatamente a nuotare, come se fossero nati per stare in acqua.
Un fatto strano poi è la grande amicizia che i delfini dimostrano nei confronti degli esseri umani, a tal punto che alcuni di essi aiutano i pescatori a riunire i pesci nelle reti, per averne in cambio una parte della pesca.
Eppure sembra che i pescatori non abbiano mai pensato di addomesticare i delfini.... essi lo fanno spontaneamente.
Nel documentario, ovviamente, si afferma che le sirene avrebbero addomesticato i delfini fin dalla più lontana preistoria.
Il "Bloop", il misterioso suono venne ascoltato nelle profondità dell'Oceano Pacifico, e che non corrisponde a nessuna creatura conosciuta, esiste veramente.







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