lunedì 14 settembre 2015
IL MARE NERO
Il Mar Nero (420 mila km², profondità massima 2.245 m) è compreso tra le coste orientali della penisola balcanica, quelle russe e caucasiche e quelle dell’Anatolia. Comunica con il Mediterraneo e con il Mar d’Azov. Ma non è il colore delle sue acque ad avergli dato il nome. Inizialmente gli antichi Greci lo avevano battezzato Pontus Axeinus, ovvero “Mare inospitale”. A mano a mano che quell’area divenne familiare e che lungo le coste si stabilirono i primi insediamenti, il nome fu cambiato in Pontus Euxinus, che significava “Mare ospitale”. Ma quando i turchi presero il controllo delle terre che si affacciano sulle sue coste meridionali, a causa delle forti mareggiate che scuotevano le acque dinanzi a quelle coste, ribattezzarono il mare con un nome che, ancora una volta, ne esprimeva il carattere poco accogliente: Karadeniz, che vuol dire appunto Mar Nero.
Il Mar Nero si trova tra Europa sud-orientale e l’Asia Minore. Escludendo il suo braccio settentrionale, il Mare di Azov, il Mar Nero occupa circa 168,5 mila miglia quadrate (436,4 mila chilometri quadrati).
E’ collegato al Mar Egeo attraverso il Bosforo, il Mar di Marmara, i Dardanelli e, ed è stato di fondamentale importanza per il commercio regionale, nel corso dei secoli.
Questo grande mare interno è delimitato da sei paesi – Romania e Bulgaria, a ovest, Ucraina, Russia e Georgia a nord e ad est, e la Turchia a sud. Inoltre, è influenzato da altre 10 nazioni attraverso i cinque grandi fiumi che sfociano nel Mar Nero, il più grande dei quali è il fiume Danubio.
I flussi di acqua in ingresso, attraverso il Bosforo, sono di circa 200 km³ all'anno. Il suo bacino imbrifero è molto ampio (2 milioni di km²); dalle aree circostanti riceve acque dolci per un totale di circa 320 km³ all'anno. I fiumi più importanti che vi sfociano sono il Danubio, il Dnepr e il Buh Meridionale.
La sua superficie è pari a circa 436 400 km² (escludendo il Mar d'Azov) con una salinità pari a circa il 17‰. In profondità, oltre i 150 m, questo valore aumenta drasticamente. Il punto più profondo si trova a 2 212 m, mentre nel centro la profondità è di circa 1 830 m.
Il mar Nero si è generato dal mar Sarmatico o Paratetide, anticamente situato a est del Mediterraneo; una volta creatasi una separazione tra questi due enormi specchi d'acqua, la Paratetide restò senza sbocco verso gli oceani e cominciò a regredire fino al punto di dividersi in tre mari minori separati tra di loro: il mar Nero, il mar Caspio e il lago d'Aral, tutti e tre caratterizzati dalla comune tendenza a rimpicciolirsi, seppure a fasi alterne, a causa dell'evaporazione; ma mentre il livello del mar Nero risalì circa ottomila anni fa a partire dal momento della ritrovata connessione con il Mediterraneo, il Caspio rimaneva un mare chiuso e continuò la tendenza al declino; oggi, quindi, il suo livello è notevolmente inferiore a quello del mar Nero, che oggi, in seguito all'apertura naturale formatasi presso il Bosforo e i Dardanelli cede parte delle sue acque al Mediterraneo.
Dal Bosforo si accede al mare Mediterraneo e attraverso lo stretto di Kerč al mar d'Azov. Tramite canali è assicurato l'accesso ai fiumi Don e Volga, al mar Caspio, al mar Baltico e al mar Bianco, e, tramite il Danubio e il canale Reno-Meno-Danubio, al mare del Nord.
Nonostante le rispettabili dimensioni, il bacino è particolarmente povero di isole. Ricordiamo l'isola di Sant'Anastasia, l'isola di San Quirico, l'isola di Sant'Ivan, l'isola di San Tommaso, l'isola di Peuce, l'isola di Sacalinu Mare, l'isola di Sacalinu Mic e l'isola dei Serpenti. Sono tutte di dimensioni modeste e le prime quattro appartengono alla Bulgaria, le successive tre alla Romania e l'ultima all'Ucraina, ma rivendicata dallo Stato rumeno. In territorio turco sono l'Isola di Kefken, l'Isola di Oreke e l'Isola di Giresun, a differenza delle prime citate, che sono europee, queste ultime si trovano in Asia.
Il mar Nero riceve circa 350 km³ l'anno di acque dolci da parte dei grandi fiumi europei sopra citati e ulteriori circa 300 km³ per le precipitazioni, contro circa 350 km³ di evaporazione. Questo determina un attivo di 300 km³ di acqua dolce, che in parte si riversa nel mar Mediterraneo attraverso il Bosforo. Misurazioni eseguite attraverso satelliti geostazionari descrivono un sovraslivellamento del mar Nero rispetto al Mar di Marmara dai 30 ai 50 cm, intervallo dato non dalle maree ma dalle variazioni stagionali della portata dei fiumi. Dal Bosforo entra nel mar Nero l'acqua salata del Mediterraneo, che essendo più densa e pesante, non si mescola con lo strato superficiale di 100–130 m di acqua salmastra. Al di sotto di tale interfaccia (picnoclino), vi è un ambiente sostanzialmente deserto, il più grande sistema marino anossico: in assenza di una corrente diretta dalla superficie in profondità e viceversa, non vi è ricambio di ossigeno. Inoltre il decadimento nelle profondità di materia organica aumenta l'anossia poiché alcuni microrganismi estremofili riescono a vivere consumando, al posto dell'ossigeno, il solfato e rilasciando come scarto il solfuro di idrogeno (H2S) ed il diossido di carbonio (CO2).
Per contro la scarsissima presenza di microrganismi e di ossigeno ha permesso a svariate spedizioni di alta profondità di recuperare manufatti e scafi di navi risalenti a migliaia di anni fa.
Le aree umide costiere offrono riparo a molte specie marine, alcune delle quali rilevanti da un punto di vista commerciale, come lo storione, e sono, inoltre, un importante punto di transito e nidificazione di numerose specie di uccelli. Il 75% degli uccelli presenti si concentra nella zona del delta del Danubio dove si trovano il marangone minore, l'oca collorosso (nidifica qui circa un decimo della popolazione mondiale), il pellicano bianco, il pellicano riccio e l'aquila dalla coda bianca.
Nel mar Nero sono presenti quattro specie di mammiferi: la foca monaca, a forte rischio di estinzione, e tre specie di delfini, il tursiope, il delfino comune e la focena comune.
Le variazioni climatiche nella regione del mar Nero sono influenzate dall'Oscillazione Nord Atlantica, un termine indicato per descrivere i meccanismi risultanti dall'interazione tra le masse d'aria provenienti dal nord Atlantico e dalle medie latitudini.
I paesi litoranei del mar Nero, insieme a Armenia, Azerbaigian, Grecia e Moldavia, nel 1992 hanno formato l'Organizzazione per la cooperazione economica del Mar Nero (in inglese Organisation of the Black Sea Economic Cooperation - BSEC) con sede a Istanbul. L'organizzazione ha lo scopo di sostenere lo sviluppo economico della regione.
Le città più importanti sulle sue coste sono: Istanbul (precedentemente chiamata Costantinopoli e Bisanzio), Burgas, Varna, Costanza, Tulcea, Jalta, Odessa, Sebastopoli, Soči, Batumi, Trebisonda, Samsun, Zonguldak.
L'area del mar Nero rientra nelle zone sotto tutela da parte dell'ACCOBAMS ("Agreement on the Conservation of Cetaceans of the Black Sea, Mediterranean Sea and Contiguous Atlantic Area") che stabilisce delle regole per la protezione dei cetacei e, nel caso del mar Nero, dei tursiopi.
Le spiagge sono ampie e sabbiose, la località più famosa è Varna, ma le spiagge più belle sono più lontane, a Golden Sands.
Più a sud si trova Nessebar, conosciuta per i monumenti Patrimonio Unesco, ma molto frequentata anche per il suo lungo litorale, su cui spicca Sunny Beach, paradiso di dune e mare. La seconda località di mare della Bulgaria è Burgas e il suo bellissimo promontorio di Sozopol: in estate è affolatissima. Più tranquilla invece è la spiaggia di Golden Fish che con le sue acque trasparenti è il fiore all’occhiello della Bulgaria.
In Romania si trovano più di 200km di spiagge, che vanno da Capo Chila a Capo Midia fino a Vama Veche, al confine con la Bulgaria.
Ma la perla del Mar Nero è sicuramente la Crimea, penisola dell’Ucraina, grazie alle sue splendide spiagge bianche.
Tra le più belle ci sono Khrustalnyj, Solnecnyj e Pesocnyj, a Sebastopoli, ma quella più frequentata, soprattutto dai giovani, è Omega, per via dei numerosi locali e discoteche che la popolano.
Di sabbia fina e con acque cristalline è la spiaggia di Uckuevka, ma famose sono la Spiaggia d’oro e la Spiaggia d’argento di Balaklava.
Batumi è una ridente cittadina balneare, qui si trova il lungomare più bello del paese a prezzi estremamente contenuti, una settimana di vacanza in un hotel 4 stelle con formula di mezza pensione costa circa 350 euro, aereo incluso.
Amata dai giovani è Kobuleti, località che si anima solamente nel periodo estivo e che offre numerose strutture ricettive anche per famiglie.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento
Eseguiamo Siti e Blog a prezzi modici visita: www.cipiri.com .