sabato 12 settembre 2015

IL DELFINO ROSA


 
Un delfino tutto rosa è fotografato in un lago della Louisiana, per quello che è un avvistamento davvero unico. Si tratta di un animale albino, notato per la prima volta nel 2007 da Erik Rue, un pescatore della zona. Negli anni gli avvistamenti si sono ripetuti ed è lo stesso uomo a raccontarne la storia: "L'ho visto che era un piccolo e adesso è cresciuto di alcuni metri".

Il web ha subito adottato il mammifero che lo ha battezzato Pinky: è un tursiope albino ma, ed è questa la particolarità, la specie, in caso di albinismo, presenta infatti una colorazione rosa anzichè bianca, oltre che un paio di occhi rossi, come si vede nella foto della National Wildlife Association.

L'inia è il delfino più colorato del mondo. Il colore brillante della sua pelle non è dovuto alla pigmentazione , ma dalla presenza di numerosi vasi sanguigni che traspaiono sotto la pelle. La ricca vascolazione serve a regolare la temperatura corporea sotto lo sforzo liberando calore. Appena nato però è nero, per poi diventare grigio man mano che cresce, e infine rosa nella maturità.

L'inia, nome scientifico Inia geoffrensis della famiglia Iniidae è un cetaceo odontoceta (ovvero provvisto di denti al contrario delle balene che sono cetacei misticeti cioè privi di denti) d'acqua dolce, tipico del Rio delle Amazzoni e dei bacini idrografici dell'Orinoco e dei loro principali affluenti. Si ritrova pertanto in Bolivia, Brasile, Colombia, Ecuador, Perù e Venezuela, vale a dire in tutti i paesi dove scorrono questi fiumi.

Le tre sottospecie oggi riconosciute considerano la diversa localizzazione geografica di questi delfini: Inia geoffrensis geoffrensis occupa tutta la parte centrale del rio delle Amazzoni; Inia geoffrensis humboldtiana si ritrova nel bacino dell'Orinoco in Venezuela e Colombia e Inia geoffrensis boliviensis come dice il nome stesso in Bolivia.

Il suo habitat è rappresentato non solo dal corso principale del fiume ma anche dai piccoli canali, dalle foci, dai laghi e anche appena al di sotto di cascate e rapide. In pratica la presenza del delfino rosa in una zona piuttosto che in un'altra è determinata esclusivamente dalla presenza di cibo quindi dal livello dell'acqua: durante la stagione secca l'inia si concentra nei canali principali più ricchi di acqua mentre durante la stagione delle piogge si sposta senza problemi anche nei bracci secondari, avventurandosi anche nelle pianure alluvionali e nelle foreste allagate.



E' stato osservato che esiste una preferenza di habitat tra maschi e femmine di delfino rosa: mentre i maschi tendono a rimanere nei canali principali, con un livello dell'acqua molto alto, le femmine tendono con i piccoli a stare nelle zone più interne. Questo sembra sia dettato dal fatto che nelle acque secondarie le correnti sono meno impetuose e quindi i piccoli corrono minor pericolo inoltre le catture dei pesci sono più facili e quindi anche l'insegnamento; inoltre possono essere aggrediti con minor frequenza sia dai maschi adulti oltre che da altri predatori.

In pratica la sua presenza è limitata solo dal mare, dalle rapide, dalle cascate, dai fondali troppo bassi coprendo una superficie pari a circa 7 milioni di kmq.

Le inia presentano dimorfismo sessuale in quanto i maschi sono più grandi delle femmine e questa caratteristica è unica tra le diverse specie di delfini di fiume dove in genere sono le femmine più grandi dei maschi.

Il colore del corpo è in relazione all'età dell'animale: gli esemplari giovani sono di colore grigio scuro mentre gli adulti tendono ad essere rosati o chiazzati di rosa ed i maschi sono in genere più rosa delle femmine. Si pensa in ogni caso che la colorazione del corpo dipenda molto sia dalla temperatura, che dalla limpidezza dell'acqua che dalla zona geografica.

Ad una prima occhiata sembrerebbe che l'inia sia un animale tozzo, sgraziato e poco agile in quanto non difetta certo di peso. In realtà è un animale particolarmente agile e presenta la caratteristica di essere privo di vertebre cervicali cosa che porta con se il vantaggio che può girare la testa in tutte le direzioni.

Ha pinne pettorali triangolari inserite nel corpo non per tutta la loro larghezza cosa che consentono al delfino inia di muoversi con maggiore libertà ed agilità consentendo una grande navigabilità potendosi muovere senza problemi in tutte le direzioni a discapito però della velocità. La pinna dorsale è piccola e di forma triangolare.

Non sono dei delfini particolarmente veloci tanto la velocità massima è di 15-20 km/h (la media è di 1,5-3,2 km/h) che però possono sostenere anche per un discreto periodo di tempo.

Hanno un rostro molto allungato rispetto a quello che siamo abituati a vedere nei delfini di mare. Hanno occhi piccoli anche se hanno una buona visione.

La pelle del corpo in genere forma numerose pieghe, anche nella testa. Hanno una buona dentatura e sono eterodonti vale a dire che hanno i denti diversi a seconda della loro posizione, come nell'uomo.



Le inia sono animali solitari e gli unici gruppi sono quelli formati dalla madre con i suoi piccoli (in genere la madre con due piccoli di età diverse). Tuttavia è possibile che per brevi periodi di tempo, si possano creare dei piccoli gruppi finalizzati all'accoppiamento o all'alimentazione anche se si è visto in cattività, che non vengono stabilite delle gerarchie all'interno dei gruppi. La inia può però associarsi con animali diversi dalla sua specie quali ad esempio la sotalia (Sotalia fluviatilis), un'altra specie di delfino fluviale, o la lontra gigante (Pteronura brasiliensis) per cacciare assieme.

E' stato osservato che la inia è un cetaceo molto attivo sia di giorno che di notte ed è un animale particolarmente socievole e giocherellone tanto da lasciarsi avvicinare senza problemi da chiunque (vedi video sotto) anche se è molto più difficile da addomesticare rispetto ai delfini tursiopi.

Le inia non sono dei cetacei che amano cambiare spesso il luogo che sono soliti frequentare tanto che sono considerati animali sedentari. In ogni caso le loro migrazioni sono legare al livello dell'acqua, quindi all'andamento delle stagioni che ovviamente condiziona la maggiore o minore presenza di cibo.

Le inia, come tutti i delfini usano l'ecolocalizzazione (lo stesso meccanismo dei sonar che sfrutta la riflessione delle onde sonore) per individuare ostacoli, capire come sono strutturati i fondali e localizzare la preda. In pratica l'inia emette dei suoni ad una frequenza tra 16-170 Hz che sono anche utilizzati per comunicare tra individui della stessa specie.

La inia ha una dieta estremamente varia e si è visto che comprende una quarantina di specie diverse di pesce di dimensioni comprese tra 5-80 cm (media 20 cm) comprese le tartarughe di fiume in quanto la loro dentatura è talmente forte da consentirle di rompere anche un carapace o un guscio di un granchio.

La dieta del delfino rosa varia in funzione della stagione infatti durante il periodo delle piogge, quando diventa più difficile catturare il pesce data la grande abbondanza di acqua e quindi il pesce è più sparpagliato, si accontentano di quello che trovano mentre durante la stagione secca, quando la densità dei pesci è più elevata, diventano molto più selettivi.

La inia è un cacciatore solitario e normalmente caccia la mattina tra le 9,00 e le 10,00 oppure il primo pomeriggio tra le 15,00 e le 16,00. Alle volte forma delle rapide società con un'altra specie di delfino fluviale la sotalia (Sotalia fluviatilis) o la lontra gigante (Pteronura brasiliensis) per cacciare il pesce in maniera coordinata, specialmente quando si tratta di banchi. Questa caccia è favorita dal fatto che i gusti di ciascuna specie di fatto sono molto diversi per cui alla fine della caccia non c'è competizione su ciò che deve mangiare una specie rispetto all'altra.

Circa le abitudini sessuali di questo delfino rosa si sa molto poco. E' stato osservato in cattività che i maschi sono molto aggressivi nei confronti delle femmine all'atto dell'accoppiamento. Questo è stato evidenziato anche dal fatto che tutti i maschi presentano sia cicatrici dovute a morsi sia le pinne danneggiate e questo fa supporre che in natura la lotta per accoppiarsi con una femmina deve essere abbastanza dura e cruenta. Questa conclusione fa supporre pertanto che le inia non sono dei cetacei monogami.

Le osservazioni sulle loro modalità di accoppiamento sono state osservate in cattività dove si è visto che il maschio corteggia la femmina, girandole attorno, mordicchiandola. Se una femmina non è in calore a queste attenzioni del maschio risponde in maniera aggressiva. Il maschio però è particolarmente tenace ed insiste fino a quando non ottiene di accoppiarsi. Sempre in cattività è stato osservato che nel giro di 3,5 ore si accoppiano una cinquantina di volte ed in diverse posizioni.

Le femmine diventano sessualmente mature quando raggiungono una lunghezza di 160-175 cm mentre i maschi ad una lunghezza di circa 200 cm che corrispondono entrambe a circa 5 anni di età del delfino rosa.

In genere gli accoppiamenti avvengono tra giugno - agosto e dopo circa 11 mesi nasce un solo piccolo del peso di 6-7 kg lungo circa 80 cm. Le nascite avvengono pertanto nel periodo in cui i fiumi sono ricchi di acqua (maggio-luglio) e quindi le femmine si possono spostare nei canali laterali. Questo fatto porta con se diversi vantaggi: via via che le acque si abbassano si ha una maggiore concentrazione di pesce e quindi diventa più facile pescare sia per la madre che per il piccolo.

I piccoli di delfino rosa sono allattati per circa un anno ma restano con la madre almeno sino ai 3 anni e questo comporta che spesso la madre sia incinta mentre allatta il piccolo.

Di fatto non ha nemici naturali. Alle volte il caimano nero (Melanosuchus niger) o l'anaconda o i giaguari o il pesce gatto (famiglie Cetopsidae e Trichomycteridae) possono disturbarla.

La Inia geoffrensis è classificata nella Red list dell'IUNC tra gli animali DATA DEFICIENT (DD) vale a dire che non vi sono informazioni adeguate per effettuare una valutazione diretta o indiretta del suo rischio di estinzione in base alla sua distribuzione e/o allo stato della popolazione. Infatti nelle zone nelle quali l'inia è studiata si hanno abbondanti informazioni tuttavia queste zone sono solo una piccolissima area poco rappresentativa dell'estensione territoriale di questo cetaceo ed è per questo motivo che la sua valutazione viene considerata "dati insufficienti".

La specie si trova elencato nell'Appendice II del CITES (Convenzione sul commercio internazionale di specie di fauna e flora minacciate d'estinzione, nota semplicemente come "Convenzione di Washington") che include le specie non necessariamente minacciate di estinzione, ma il cui il commercio deve essere controllato al fine di evitare uno sfruttamento incompatibile con la loro sopravvivenza.

E' stato osservato che anche se il tipo di pesce che mangia non è una varietà particolarmente pescata, in realtà questo delfino rosa è visto come una calamità dai pescatori in quanto squarcia le reti dei pescatori per rubare il pesce.

Gli indigeni dell'Amazzonia, prevenuti da varie superstizioni, in genere non cacciano l'inia; solo in Brasile in rari casi per ricavarne olio. Ma la crescita di insediamenti, in maggioranza da parte di persone non soggette ai tradizionali tabù, ha comportato un notevole aumento delle uccisioni di questi curiosi e interessanti cetacei. Numerose inie sono tenute in cattività da delfinari nordamericani (una è ancora a Duisburg in Germania): vi vivono anche più di 10 anni. Un parto si è avuto nello zoo di Fort Worth, Texas, ma il piccolo è morto poco dopo la nascita.



LEGGI ANCHE : http://marzurro.blogspot.it/2015/09/i-delfini.html





Nessun commento:

Posta un commento

Eseguiamo Siti e Blog a prezzi modici visita: www.cipiri.com .