mercoledì 6 gennaio 2016

TENERIFE



Nota ai romani come Nivaria (dal latino nix, nivis, "neve"), un riferimento alla neve che copre la cima del vulcano noto come El Teide. Secondo alcuni, il nome Tenerife sarebbe esso stesso un riferimento a questo vulcano, e sarebbe stato usato per indicare l'isola dai Guanci (o Guanches) della vicina isola di La Palma, Tene avrebbe significato "montagna" e ife "bianca" (la "r" sarebbe stata aggiunta dagli spagnoli). Ai nativi di Tenerife, l'isola era nota come Chenech, Chinech o Achinech.

Ultima isola a essere completamente conquistata dagli spagnoli, Tenerife all'epoca della sua conquista era composta da nove distretti, detti menceyatos, che era il nome dei piccoli regni dei Guanci. Anche se le forze spagnole al comando dell'adelantado ("governatore militare") Alonso Fernández de Lugo, subirono una schiacciante sconfitta per mano dei Guanches, nella Prima battaglia di Acentejo del 1494, i Guanches alla fine vennero sopraffatti dalla tecnologia superiore e da malattie alle quali non erano immuni, e si arresero alla Corona di Castiglia il 25 dicembre 1495.

Come sulle altre isole dell'arcipelago, gran parte della popolazione nativa di Tenerife venne ridotta in schiavitù o dovette soccombere a malattie cui non era immune, mentre allo stesso tempo si insediavano sull'isola immigranti provenienti da diverse parti dell'impero spagnolo (Portogallo, Fiandre, Italia, Germania). Le foreste di pini vennero abbattute per far posto alla coltivazione della canna da zucchero negli anni 1520. Nei secoli successivi, l'economia dell'isola fu incentrata attorno alla coltivazione di altri prodotti come vite, cocciniglia per la produzione di tinture, e banani.

L'isola venne attaccata dai britannici nel 1797. Il 25 luglio, Orazio Nelson attaccò Santa Cruz de Tenerife, capitale dell'isola e quartier generale del Capitano Generale. Dopo una violenta battaglia, i britannici vennero respinti, Nelson perse il suo braccio destro e cercò di sbarcare sulla spiaggia. Il 5 settembre un altro tentativo di sbarco nella regione di Puerto Santiago venne respinto dagli abitanti della Valle di Santiago, che fecero rotolare pietre sui britannici dall'alto delle scogliere di Los Gigantes.

Visitatori meno ostili arrivarono sull'isola nei secoli seguenti. Il naturalista Alexander von Humboldt ascese la vetta del Teide e notò la bellezza dell'isola. I turisti cominciarono a visitare Tenerife in gran numero negli anni 1890, specialmente le città settentrionali di Puerto de la Cruz e Santa Cruz de Tenerife.

Prima della sua ascesa al potere, Francisco Franco venne messo di stanza a Tenerife nel marzo 1936, dal governo repubblicano preoccupato della sua influenza e delle sue tendenze politiche. A Tenerife Franco organizzò il colpo di Stato che avrebbe prodotto la guerra civile spagnola. Le Canarie caddero in mano ai nazionalisti nel luglio 1936, e la loro popolazione fu soggetta all'esecuzione di massa degli oppositori al nuovo regime. Negli anni 1950 la miseria degli anni del dopoguerra causò l'emigrazione di migliaia di abitanti verso Cuba e l'America Latina, in particolare verso il Venezuela che viene affettuosamente chiamata la "Octava Isla".

Per celebrare il VII centenario della scoperta delle Isole Canarie da parte del navigatore italiano Lanzarotto Malocello, avvenuta nel 1312, si sono costituiti due Comitati promotori, uno in Spagna e l'altro in Italia. Il Comitato promotore italiano, presieduto dall'Avv. Alfonso Licata, ha istituito un Comitato Scientifico per lo studio della vita e delle scoperte di Lanzarotto Malocello e ha realizzato una serie di iniziative pubbliche a scopo divulgativo con il patrocinio morale della Presidenza del Consiglio dei Ministri, dei Ministeri dei Beni ed Attività Culturali, dell'Istruzione, Università e Ricerca, della Difesa, degli Affari Esteri e del Turismo nonché di alcuni Enti pubblici che ne sono diventati membri come il Comune di Varazze (che ha dato i natali al navigatore), la Lega Navale Italiana, la Società Geografica italiana, la Commissione Italiana di Storia Militare, l'Associazione Nazionale Marinai d'Italia e il Distretto 108/L del Lions Club International. Per commemorare l'avvenimento è stata coniata una medaglia celebrativa ufficiale realizzata dalla Scuola dell'Arte della Medaglia dell'Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato e pubblicato il libro di Alfonso Licata "Lanzarotto Malocello, dall'Italia alle Canarie" a cura della CISM-ministero Difesa. La Giunta di Roma Capitale, nel 2012, su istanza del Comitato promotore, in occasione della ricorrenza del VII centenario, ha dedicato un Parco verde pubblico attrezzato all'insigne navigatore nel quartiere Ostiense. Analogamente la città di Savona, a sua volta, sempre su richiesta del Comitato Promotore, nel 2013 ha dedicato al Malocello un'Area verde attrezzata a parco giochi nella zona del Porto.



Tenerife è un'isola situata nell'Oceano Atlantico, appartenente alla Comunità autonoma delle Isole Canarie (Spagna). Insieme a La Palma, La Gomera ed El Hierro, forma la provincia di Santa Cruz de Tenerife. Con una superficie di 2.034,38 km² e una popolazione di 908.555 abitanti, è l'isola più grande dell'arcipelago e la più popolata della Spagna. Tenerife è anche la più urbanizzata e cosmopolita delle isole Canarie.
Tra il 1833 e il 1927, Santa Cruz de Tenerife è stata la sola capitale delle Canarie, fino a quando nel 1927 un decreto ordinò che la capitale delle Canarie fosse condivisa con Las Palmas de Gran Canaria. La seconda più grande città delle isole Canarie e il terzo comune per numero di abitanti (148.375) è San Cristóbal de La Laguna, riconosciuta come patrimonio dell'umanità. Le due città (Santa Cruz de Tenerife e La Laguna) sono fisicamente collegate, in modo tale che il numero dei loro abitanti è di circa 400.000 persone.

L'isola possiede anche un altro patrimonio dell'umanità riconosciuto dall'UNESCO: il Parco nazionale del Teide che è il terzo vulcano più grande del mondo e anche la montagna più alta di tutta la Spagna, il Teide. Inoltre si trova sul Macizo de Anaga sull'isola dal 2015 è Riserva della biosfera è il luogo che ha il maggior numero di specie endemiche in Europa. L'isola è internazionalmente famosa per il Carnevale di Santa Cruz de Tenerife, considerato il secondo più importante del mondo. Essa ha anche il moderno Auditorio di Tenerife, situato nella capitale Santa Cruz de Tenerife, ed è un punto di riferimento della città e delle Isole Canarie. Tenerife è conosciuta anche come una destinazione turistica in Spagna e nel mondo, riceve più di cinque milioni di turisti ogni anno.

L'isola è divisa in 31 municipalità: Adeje, Arafo, Arico, Arona, Buenavista del Norte, Candelaria, Fasnia, Garachico, Granadilla de Abona, La Guancha, Guía de Isora, Güímar, Icod de los Vinos, La Matanza de Acentejo, La Orotava, La Victoria de Acentejo, Puerto de la Cruz, Los Realejos, El Rosario, San Cristóbal de La Laguna, San Juan de la Rambla, San Miguel de Abona, Santa Cruz de Tenerife, Santa Úrsula, Santiago del Teide, El Sauzal, Los Silos, Tacoronte, El Tanque, Tegueste, Vilaflor.

Ci sono vari nomi che le diverse culture hanno attribuito a Tenerife, nel corso della storia. Ad esempio, i Guanci chiamavano l'isola Achinet o Chenet, ma di questi nomi esistono diverse varianti ortografiche. Gli antichi romani la indicavano con il nome di Nivaria (dal latino nix, nivis, dai quali il termine italiano neve), facendo un chiaro riferimento alle nevi perenni del vulcano che domina l'isola, il Teide. Alcune mappe geografiche risalenti al XIV e al XV secolo, usano il nome Isola dell'Inferno (spagnolo: Isla del Infierno) per indicare Tenerife; ciò a causa delle frequenti eruzioni del vulcano. Infine, il nome attuale dell'isola potrebbe derivare proprio dal Teide. Infatti, nella lingua delle popolazioni locali che abitavano l'isola molti secoli fa, Tene significherebbe montagna e ife vorrebbe dire bianco. Successivamente, la r sarebbe stata aggiunta solo per questioni di pronuncia.

Tenerife è un'isola vulcanica, la cui formazione è cominciata nel fondo del mare in un periodo compreso tra 20 e 50 milioni di anni fa insieme alle altre isole della Macaronesia.

Secondo una delle teorie attualmente accettate dalla comunità scientifica (Teoria dei blocchi sollevati), l'aumento di magma fu la causa dell'origine del vulcano che avrebbe dato vita all'isola. L'isola si è formata contemporaneamente alle Alpi, che invece devono la loro nascita ai movimenti della placca africana. Questo fenomeno, chiamato lava a cuscino, ha dato all'isola la forma caratteristica di oggi. Questi materiali si accatastano e costituiscono le fondamenta dell'isola sotto il mare.

Dopo un lungo tempo, durante il quale i materiali si accatastarono, l'isola cominciò a emergere dal mare nel periodo del Miocene. Sette milioni di anni fa si formarono alcune parti dell'isola. Così ebbero origine tre isole vicino a Tenerife; in ordine cronologico: a ovest, a est e a sud.

Per circa 3 milioni di anni durò un secondo ciclo vulcanico, molto più intenso del primo, che portò alla formazione della zona centrale dell'isola.

Successivamente, l'isola avrebbe continuato a formarsi col deposito di altri materiali vulcanici. Finita la formazione, avvennero due frane (800.000 anni fa) che portarono alla nascita delle valli di La Orotava e Güímar.

Infine, 200.000 anni fa, cominciò a sollevarsi il Teide al centro dell'isola.

Circondata dall’Oceano Atlantico, a pochi chilometri dalla costa africana, Tenerife è la più conosciuta delle isole dell’arcipelago canario.

Oggi Tenerife appartiene alla Comunità Autonoma delle Isole Canarie facente parte dello Stato spagnolo e la sua capitale è Santa Cruz de Tenerife che lo è stata di tutte le canarie dal 1833 al 1927. Nel 1927 un decreto stabilì che la capitale delle canarie fosse condivisa con Las Palmas di Gran Canaria e San Cristobal de la Laguna.

Tenerife è divisa in 31 municipi:

Adeje, Arafo, Arico, Arona, Buenavista del Norte, Candelaria, Fasnia, Garachico, Granadilla de Abona, La Guancha, Guía de Isora, Güímar, Icod de los Vinos, La Matanza de Acentejo, La Orotava, La Victoria de Acentejo, Puerto de la Cruz, Los Realejos, El Rosario, San Cristóbal de La Laguna, San Juan de la Rambla, San Miguel de Abona, Santa Cruz de Tenerife, Santa Úrsula, Santiago del Teide, El Sauzal, Los Silos, Tacoronte, El Tanque, Tegueste, Vilaflor.

A garantire, per numero e frequenza, i collegamenti sia con l’Europa che con gli altri Continenti, l’isola dispone di due aeroporti internazionali; uno posto al nord (Los Rodeos) e uno al Sud (Reina Sofia). Il porto di Santa Cruz garantisce i collegamenti navali intercontinentali sia per il trasporto passeggeri che delle navi da crociera come per il trasporto merci.

Santa Cruz de Tenerife, la capitale, è famosa per il suo Carnevale che con feste, sfilate di carri allegorici, scuole di samba e musica che invade le strade e le piazze. Tenerife offre parecchie opportunità per chi è interessato alla natura con diversi insediamenti dedicati alla botanica o alla conservazione faunistica; da visitare la vicinissima Isola di "La Gomera" dichiarata, per le sue incontaminate bellezze naturali, bene universale dall' U.N.E.S.C.O.

Tenerife dispone di due centri turistici principali: al nord Puerto de la Cruz, storicamente e per anni capitale del turismo sull'isola, oggi messa in secondo piano da Las Americaa Los Cristianos e Costa Adeje; località poste nel sud dell'isola; queste località (preferite in quanto offrono un clima più secco e temperato rispetto al nord) sono sorte e sviluppate a partire dagli anni 80 e si sono sviluppate in breve tempo.

Le spiagge di Tenerife rispecchiano nella loro tipologia e morfologia la caratteristica dell'isola : una località con incredibili varietà di paesaggi e microclima.

Gli scenari che si possono presentare ai vostri occhi possono variare dalle spiagge vaste e sabbiose di color chiaro o tipicamente nero vulcanico, a piccoli o medi bagnasciuga con sabbia e/o ciotoli e/o sassolini a picco sull'oceano ricavate in suggestive e ancora incontaminate insenature.
Questo per quanto riguarda le spiagge con arenile originale e non "importato".

La spiaggia de las vistas, los cristianos, playa lobos, playa tryaPlaya de Las Americas, o più precisamente la zona di "Las Americas", nasce negli anni '60 grazie ad un privilegiato contesto sempre soleggiato e per un microclima ideale per soggiornarvixci. .Questa area sorge a poche centinaia di metri dal porto di Los Cristianos e si estende sino ai confini con Playa Feñabe; Las Americas e Los Cristianos da soli accolgono circa 2 milioni di villeggianti ogni anno.

Los Cristianos e Playa de Las Vistas cerca di mantenere la sua origine di paesino di pescatori con una propria spiaggia di sabbia dorata. Attorno a questo è sorto un centro balneare di alto livello, curato e ricercato i tutti i suoi aspetti. Anche qui strutture turistiche e di servizi sono di alto livello qualitativo.

Costa Adeje - playa la Pinta - Playa de Torviscas e Playa de Fenabe hanno conosciuto il loro sviluppo più consistente in un secondo momento, verso la fine degli anni 90; attualmente sono molto apprezzate e frequentate da una clientela di buon livello.Da sempre però l'offerta, sia dal punto di vista turistico che immobiliare, è stata rivolta ad una clientela più selezionata ed esigente rispetto a Las Americas.



Sul litorale del comprensorio di "Costa Adeje", uno dei più rinomati e prestigiosi nuclei turistici dell'isola, sorgono le vicine spiagge di Torviscas e Fañabé.Queste formano un lungo e soleggiato litorale, grazie a particolare micro clima di cui dispone duratnte tutto l'arco dell'anno, è caratterizzato da fine sabbia dorata ed acque tranquille.Negli ultimi anni la località ha catalizzato sempre più l'interesse da parte di frequentatori attenti e di una certa lavatura (frequentata anche dai nuovi ricchi provenienti dai paesi emergenti); per tale ragione forte è stato l'impegno affinché l'offerta turistica e per la ricettività come anche di tutti i servizi ( svago, shopping, la ristorazione, divertimento, assistenza e servizi alla persona) sia eccellente. Le due spiagge sono collegate mediante un suggestivo quanto affollato lungomare con relativa passeggiata (paseo maritimo) che permette l'accesso all'arenile, ai locali pubblici, a centri commerciali, ai bazar ed ai negozi.

Las Galletas, caratterizzata dalla tranquillità dell’ambiente e dalla trasparenza delle sue acque, è una località costiera nel Comune di Arona, che si trova a circa 20 chilometri dall’aeroporto di Tenerife Sud e 15 Km dalle località turistiche di Los Cristianos e Playa de Las Americas.

El Medano sta conoscendo solo recentemente il suo sviluppo e organizzazione come stabilimento balneare, è molto famosa agli appassionati del windsurf perché vi soffiano costantemente forti venti e le onde sono molto alte. La facilità con la quale si possono raggiungere le vicine Playa de Las Americas e le vicine località di Amarilla Golf e Golf del Sur ed il tipico paese di pescatori "Los Abrigos" contribuiscono a rendere questa zona interesante quanto valida ed alternativa meta turistica.

Località che dista circa 20 minuti d'auto da Playa de Las Americas è molto strategica in quanto offre una quotidiana suggestiva visione de "Alcantilado Los Gigantes", una sensazione di assoluta rilassatezza, permette di frequentare la "Playa de Las Arena" o di andare alla scoperta di piccole quanto intime e selvagge spiagge che si ricavano da insenature della costa.Tutte le spiagge sono di sabbia nera; servizi e strutture alberghiere sono di buonissimo livello ; da non trascurare la vicina presenza del porto (zona protetta per l'inusuale presenza di muggini) per quanto riguarda gli sport nautici. Posizione strategica per chi voglia inoltre andare alla scoperta dell'entroterra per poter visitare molte tipiche località tra cui segnaliamo Masca (antico villaggio di pirati), il Parco Nazionale del Teide passando per Chiguergue, attraversare il dorsale montudo ovest dell'isola passando per Puerto de Santiago fino ad arrivare a Icod de Los Vinos e tutte le altre interesanti località vicine come Garachico, S. Juan de la Rambla, spingendosi fino a Puerto del La Cruz ed oltre sino alla capitale Santa Cruz de Tenerife.

La prima e più famosa spiaggia artificiale realizzata importando sabbia dal vicino deserto è la spiaggia di Las Teresitas che si trova a NORD. Passata quasi in secondo piano rispetto alle "nuove" spiagge del Sud, Playa de Las Teresitas rimane un punto di riferimento sia per la popolazione locale che per il turismo di un certo livello. In questa località si svolgono infatti importanti eventi a livello internazionale legati agli sport marini ed alla vela in particolare; la spiaggia viene frequentata e diventa punto di riferimento per i momenti di relax in occasione degli appuntamenti (molti di questi ad alto livello) politici ed economici, seminari ed eventi culturali ed a volte mondani che si svolgono tra la capitale, La Laguna e Puerto de la Cruz.La spiaggia di "Las Teresitas" si trova a 5 minuti dalla Capitale Santa Cruz de Tenerife.

Per chi durante una vacanza vuole rilassarsi ma anche praticare un pò di sport a Tenerife può trovare tutte le risposte che cerca.Il golf in primis con diversi Golf Clubs ed anche equitazione, diving, surf, trekking, windsurf, parapendio, ciclismo e mountain bike, yacht chartering, vela, pesca d'altura, free climbing, karting , parapendio ed altro ancora. Le condizioni climatiche straordinariamente favorevoli di Tenerife, permettono ai golfisti ( Tenerife ha sempre dedicato un occhio di riguardo verso questi sportivi, la dimostrazione è la presenza di diversi campi atti a praticare il golf e a tutti gli amanti delle attività fisiche all'aperto di praticare il loro sport preferito 365 giorni l'anno.   A Tenerife si può praticare anche il surf , la migliore stagione è quella invernale (da novembre a marzo) con onde importanti, frequenti, regolari e spesso off-shore rispetto a quelle che si possono reperire negli altri mesi dell'anno.Tenerife e le Canarie non sono molto conosciute e blasonate per quanto riguarda le immersioni, ma anche queste località possono dare grandi soddisfazioni ai praticanti del diving. I fondali marini custodiscono un vero e proprio tesoro e territorio da scoprire composto da piante ed animali subacquei sgargianti e multicolori; è molto frequente imbattersi in razze, medregales e murene ed altre specie di pesci.Un altro sport molto praticato è la pesca d'alto mare, nell'arcipelago infatti vi è una notevole presenza di fauna ittica importante e apprezzate; il gran marlin azzurro ne è il punto di riferimento.

Come nel resto della Spagna, e secondo le indagini, la popolazione dell'isola è prevalentemente cattolica. Tuttavia, l'aumento dei flussi migratori (turismo, immigrazione, etc.) sono in aumento il numero di seguaci di altre religioni, come l'Islam, l'Induismo, il Buddismo, denominazioni cristiane evangeliche, l'ebraismo e le Religioni afroamericane. Esiste anche in una forma di arcipelago nativa neopaganesimo, la Chiesa del popolo guanci.

Ogni anno nel mese di agosto l'isola celebra una pellegrinaggio alla Basilica di Nostra Signora della Candelaria nel municipio di Candelaria, dove si trova l'immagine della Vergine della Candelaria, patrona delle Isole Canarie. Questa pellegrinaggio è fatta da persone provenienti da tutta l'isola, ad altre isole achipiélago e altre parti della Spagna e dell'America Latina. La Basilica di Candelaria è uno dei santuari mariani più importanti in Spagna e più importanti nelle Isole Canarie oltre 2,5 milioni di visitatori ogni anno. Altri importanti santuari di pellegrinaggio sull'isola sono: il Real Santuario del Santísimo Cristo de La Laguna, la Cueva del Hermano Pedro, il Santuario del Santísimo Cristo de Tacoronte e il Santuario di Santo Hermano Pedro.

Nella città di San Cristóbal de La Laguna si trova la diocesi di San Cristóbal de La Laguna. In questa città la Cattedrale di Nostra Signora dei Rimedi. La diocesi comprende le isole di Tenerife, La Palma, La Gomera ed El Hierro, che costituiscono la provincia di Santa Cruz de Tenerife.

A Tenerife sono nati due santi cattolici, che sono stati tra i più grandi missionari nelle Americhe: Pedro de San José de Bethencourt e José de Anchieta. Il primo era un missionario in Guatemala e fondatore dell'Ordine dei fratelli di Betlemme (il primo ordine religioso nato in America), il secondo era un missionario in Brasile, ed è stato uno dei fondatori di São Paulo e Rio de Janeiro. Sottolinea anche la venerazione di María de León Bello y Delgado, una suora e mistica molto venerata in tutto l'arcipelago, il suo corpo rimane intatto nel Convento di Santa Caterina da Siena a San Cristóbal de La Laguna.

La maggior parte dei monumenti che si possono ammirare a Tenerife risalgono al periodo successivo alla conquista delle Canarie, nonostante si siano preservati alcuni giacimenti e luoghi risalenti agli indigeni isolani come la Cueva de Achbinico a Candelaria e il Barranco de Herques a Fasnia. Il monumento naturale più importante è il monte Teide. Monumenti architettonici importanti sono l'Auditorium di Tenerife che si trova a Santa Cruz de Tenerife, la Iglesia de La Concepción a San Cristóbal de La Laguna, la Cattedrale de La Laguna e la Basilica di Nostra Signora della Candelaria, patrona della Isole Canarie, che si trova a Candelaria, è il primo tempio mariano delle isole Canarie.

A Santa Cruz de Tenerife evidenzia anche il Museo de la Naturaleza y el Hombre, attualmente il museo riunisce resti archeologici della preistoria tanto della Tenerife come del resto dell'arcipelago canarino. È considerato il principale museo archeologico nelle isole Canarie e uno dei più importanti in Spagna.

L'autobus viene chiamato guagua come nei Caraibi di lingua spagnola.
Le sigarette hanno i prezzi più bassi di tutta Europa, compresa la Spagna peninsulare.
Nonostante si tratti di un'isola, anche la benzina ha prezzi molto più bassi dell'Europa continentale.
Il 27 marzo 1977 due Boeing 747 si scontrarono sulla pista dell'aeroporto di Los Rodeos, nell'isola di Tenerife, uccidendo 583 persone. Rimane ancora oggi il più grave incidente nella storia dell'aviazione.
L'isola è stata utilizzata come modello per uno scenario del videogioco Operation Flashpoint
L'ex generale croato Ante Gotovina, ricercato per crimini di guerra e crimini contro l'umanità è stato catturato a Tenerife nel 2005.
Nel gioco Asphalt 8: Airborne vi è presente un tracciato dell'isola Tenerife.

Si possono degustare molti prodotti tropicali in queste isole: dalla frutta esotica come papaya, avocado, mango e platano (varietà di banane) fino alla grande varietà di succhi di frutta tropicali e tanti altri prodotti tipici, come il miele di palma, la marmellata di cactus, la crema di banane tropicali canarie, e anche le "papas arrugadas" (patate dolci ed esotiche, bollite in acqua salata e servite con salsa all'aglio e yogurt o piccante).

Molto interessante è l'aloe vera, una pianta grassa tropicale originaria delle Canarie. Era considerata sacra dagli indigeni aborigeni (Guanci). L'aloe vera cresce in queste isole e ha mille proprietà: il succo è bevuto come energetico, ricostituente, ed è usato anche contro il mal di stomaco, essendo la pianta molto curativa. Come gel è usato per guarire scottature e per curare dolori muscolari; come crema è usata per la bellezza di viso e corpo.



Le Canarie tengono in questi ultimi anni sempre un trend positivo relativamente agli Italiani in fuga, un flusso che non si è mai fermato e come dicevo prima, magari per ragioni diverse:

nel 2008 come normale fuga giovanile di ragazzi in cerca di esperienza
dal 2010 il flusso ha iniziato a prendere proporzioni molto significative, anche se ci risulta difficile quantificarlo perchè moltissimi non si iscrivono o lo fanno in ritardo all’AIRE, l’anagrafe dei residenti all’estero.
Sicuramente la situazione anche nell’isola non è delle migliori, infatti anche a Tenerife la crisi negli ultimi anni si fà sentire e come, ma per chi ha soldi da investire nel settore turistico, per chi ha una rendita minima di 800/1000 euro sicuramente le prospettive di vita risultano essere decisamente al di sopra dello stivale, per non parlare del popolo dei pensionati, una delle categorie più gettonate alle quali l’isola tiene in particolar modo con il suo clima favorevole e una bassa fiscalità che aumenta il potere d’acquisto delle pensioni anche minime, regalando un ventaglio più ampio di soddisfazioni e una seconda giovinezza più ricca di libertà.

Ad oggi si contano circa 30.000 Italiani residenti e non alle Canarie, innamorati del clima paradisiaco, delle lunghe spiagge e del popolo stesso, si dividono grosso modo in due categorie:

quelli arrivati più di trentanni fà
quelli emigrati negli ultimi dieci anni,
con la differenza che i primi hanno avuto la fortuna di ammirare il paesaggio decisamente più selvaggio e incontaminato, gli ultimi, oltre a tonnellate di cemento in più, anche una situazione economica decisamente cambiata, sono molti i locali chiusi o le case all’asta, la politica del mattone ha risentito moltissimo di quest’ultimo dato, le case hanno costi molto contenuti, il turismo ha risentito della crisi economica mondiale, ed essendo l’unica risorsa dell’isola la percentuale risulta essere maggiore dei grandi centri abitati spagnoli, l’agricoltura ha una quota di solo l’1,1%, mentre l’industria del 5,9%, le costruzione di meno del 10%, la disoccupazione risulta essere ad un + 10% rispetto alla media nazionale, altro dato che ultimamente risulta essere una delle maggiori leve negative dell’isola risulta essere il cosiddetto all inclusive praticato dagli alberghi, dove la maggior parte dei soldi dei turisti non entra neanche in minima parte nelle casse dell’isola ma si ferma in quelle dei tour operator stranieri.
Le isole Canarie, a discapito di quanto dicono molti “frottoliani” non sono “paradiso fiscale” e quindi non sono inserite nelle black list di riferimento utilizzata da parte di tutte le Autorità e Funzioni competenti in materia di fiscalità e tributi, ma con l’entrata in vigore di disposizioni del Governo Spagnolo, mirate a promuovere lo sviluppo economico e sociale e la diversificazione produttiva dell’area, l’arcipelago delle Canarie viene dichiarata Zona Speciale, offrendo molte prospettive interessanti a imprenditori e investitori infatti ha sempre goduto, essendo comunità autonoma facente parte della Spagna, per la sua posizione decentrata e le sue peculiarità, ora classificata come Regione Ultraperiferica,  di un regime fiscale privilegiato, rispetto alle altre regioni spagnole arrivando ad un regime fiscale del 4% classificandole come le migliori condizioni a livello Europeo che si possano realizzare, ovviamente tale percentuale è un caso limite valido per le sole piccole attività imprenditoriali che hanno la possibilità di poter reinvestire i soldi che andrebbero versati nelle casse dello stato, mentre la media della tassazione si aggira in una differenza a quanto appena citato del 23% oltre a un IGIC assimilabile alla nostra Iva, pari al 7%.

Oltre a questo nell’isola vi è una percentuale di smog bassissima grazie alle correnti d’aria e alle politiche di prevenzione messe in atto dallo Stato, idem per la sicurezza sociale, infatti grazie ad un sistema di prevenzione e controllo atti delinquenziali sono praticamente inesistenti…



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