domenica 17 gennaio 2016

LE ISOLE EGADI



Le isole Egadi erano note già in antichità col nome latino Aegates che proviene dal greco Aigatai, ossia «isole delle capre». Sull'arcipelago è sita la Riserva naturale marina Isole Egadi.

Tracce di antichissimi insediamenti umani si hanno principalmente a Levanzo e in misura minore a Favignana. Si suppone che ciò avvenne a causa dell'ultima glaciazione, che creò un passaggio naturale tra Africa e Sicilia.

Nel 241 a.C. i Romani conquistarono le isole dopo la battaglia navale finale della Prima Guerra Punica, nella quale Gaio Lutazio Catulo sbaragliò la flotta cartaginese. Dopo il crollo dell'impero romano le isole caddero in mano dei Vandali e dei Goti ed in seguito dei Saraceni.

Nel 1081 vennero occupate e fortificate dai Normanni. Seguirono poi il destino della Sicilia fino al XVI secolo, quando divennero proprietà dei Pallavicini-Rusconi di Genova e poi, nel 1874, dei Florio che potenziarono le tonnare di Favignana.

Fanno parte amministrativamente del comune di Favignana, ad eccezione dell'Isola San Pantaleo e dell'isola Grande, che fanno parte del comune di Marsala.

Secondo la leggenda il dio Elios inviava il suo gregge ai pingui pascoli dell’isola di Trinacria, affidandolo alla custodia delle due graziose figlie, le pastorelle Fauetusa e Lampatia, nate da suo amplesso con la giovane Neerea. Così i nomi delle isole Egadi prenderebbero origine dai due nomi delle pastorella e dalla loro madre: Auegusa – Favignana (Foetusa), Pharbantia – Levanzo (Lampatia) e Hiera – Marettimo (Neerea).

L’arcipelago delle Egadi è situato all’estremità occidentale della Sicilia, a poche miglia da Trapani, ed è composto dalle isole di Favignana, Levanzo, Marettimo, l’isolotto di Formica e lo scoglio di Maraone. Le isole Egadi sono incastonate in splendide acque cristalline, ed ospitano una ricca e variegata flora e fauna marina. Tali caratteristiche rendono questo arcipelago una meta ambita per gli appassionati dello snorkeling, delle immersioni e della vela. Le bellezze naturali che caratterizzano le acque di Favignana, Levanzo e Marettimo si estendono anche alla terraferma. Infatti per coloro che amano passeggiate immerse nella natura, le isole Egadi mostrano una ricca vegetazione dove non mancano piante endemiche con proprietà officinali, mentre dal punto faunistico rivestono rilevante importanza gli uccelli. Al fine di preservare le bellezze naturali dell’arcipelago, è stata recentemente istituita l’Area Marina Protetta (AMP) delle Isole Egadi, la più grande riserva marina d’Europa.

L’isolotto di Formica è un piccolo lembo di terra, quasi un grosso scoglio che trae il suo nome dalla singolare “invasione” di formiche sui suoi scogli coperti di una pianta viscosa. Formica si trova tra l’isola di Levanzo e la costa trapanese dalla quale dista 7,4 km. Si estende per 680 mt, ha un perimetro di circa 3 km ed una superficie di 30 mila mq. Sull’isolotto esiste ancora una vecchia tonnara a testimonianza del fatto che Formica fu sede della seconda tonnara delle Isole Egadi. E’ presente un museo che custodisce anfore e un’antica barca, utilizzata per la mattanza, perfettamente conservata. Vi è situata anche un’antica chiesa dove i pescatori e gli abitanti si recavano a pregare. Oggi è sede di una comunità terapeutica per tossicodipendenti, “Mondo X”, fondata da Padre Eligio. Amministrativamente fa parte del comune di Favignana e ufficialmente conta un solo abitante.

Maraone è uno scoglio piatto, totalmente disabitato, che si trova ad Ovest dell’isolotto di Formica. Esso è lungo circa 600 mt.




L’Isola maggiore dell’arcipelago è quella di Favignana, che misura ben 19 km2 e dista dalle coste di Trapani circa 9 miglia marine. È anche chiamata la Grande Farfalla del Mediterraneo per la sua morfologia, di fatti al centro si trovano delle colline denominate di Punta Grossa, Punta Campana e Monte Santa Caterina mentre ai due lati le due piccole pianure quali quelle del Bosco e della Piana.

Levanzo invece, ultima in grandezza, dista a poco meno di 8 miglia Marine da Trapani e si estende solamente per 10 km2. Per lo più la sua costa è alta e frastagliata sul mare; il punto più alto di tutta l’isola è quello di Pizzo del Monaco che arriva fino a i 278 metri.

La più lontana di tutto l’arcipelago delle Egadi è l’Isola di Marettimo, distante circa 20 miglia da Trapani e con una superficie di 12 km2. Il territorio è prevalentemente montuoso e spiccano i nomi dei monti più alti di tutto l’arcipelago come Monte Falcone che conta ben 686 metri di altezza.
Ma l’elemento caratterizzante dell’isolotto di Marettimo è la sua natura incontaminata. L’isolamento geologico ha dato l’opportunità di mantenere conservate all’interno dell’isola moltissime specie autoctone.

In generale tutto l’arcipelago gode di questa fortuna naturale, verrete infatti ammaliati dalla bellezza della flora e dalla varietà della fauna.  Tutte le coste sono pressoché costituite da boschi di Leccio e da ricchi cespugli di Erica Multiflora e Dafne Oleifoglia. Nelle zone più secche e mediterranee possiamo trovare Rosmarino, Euphorbia e Satureia.
Il vero fiore all’occhiello delle tre isole rimane però l’isola di Marettimo, qui possiamo trovare una delle vegetazioni più eccezionali e rare dell’ambiente mediterraneo, ovvero la Dianthus Rupicola con i suoi meravigliosi fiori rosa.

Per quanto riguarda la fauna, tutto il territorio è abitato da una grande quantità di uccelli, soprattutto predatori. L’arcipelago è oltretutto ubicata nel bel mezzo delle rotte migratorie di molte specie aviarie e quindi è possibile anche ammirare moltissimi uccelli di passaggio. Tra le specie che invece nidificano sulle isole troviamo l’Uccello delle Tempeste, la Magnanina, il Falco Pellegrino, il Rondone Maggiore, il Verzellino, il Verdone e il bellissimo Gabbiano reale del Mediterraneo. Le Egadi ospitano anche una bella quantità di rettili come il Biacco, il Gongilo e una lucertola endemica isolana, la Podarcis wagneriana marettimesis. Presso la spiaggia possiamo notare bianchi gabbiani e anche qualche Martin Pescatore e il Marangone.

Le Egadi sono un arcipelago magico ove la mano dell’uomo sembra quasi essersi fermata, lasciando intatti i panorami e le bellezze del paesaggio. Il mare è la caratteristica dominante, con le sue scogliere, spiagge e cale ancora intatte, dove è possibile fare il bagno in acque limpide, caratterizzate dai colori meravigliosi di un mare ricco di vita. Non mancano tuttavia anche attrattive culturali: dall’ex Stabilimento Florio, il più grande museo del mare d’Europa, fino alla Grotta del Genovese, il più importante complesso di figure parietali del nostro paese, risalenti al paleolitico-neolitico. Per chi ami anche un pizzico montagna, Marettimo propone sentieri di trekking, mentre per i più avventurosi a Favignana è possibile cimentarsi in un Charter di Pesca Sportiva, uno dei pochissimi in Italia. Numerose sono poi le escursioni nelle Egadi adatte a tutti: il giro delle isole in barca, la visita dei giardini ipogei, la scalata a dorso d’asino in cima al monte Santa Caterina, e tanto altro ancora. Le Isole Egadi saranno senza dubbio in grado di far riscoprire al visitatore il piacere delle cose semplici e della natura, lasciando talvolta senza fiato per la loro bellezza.

A Favignana particolarmente sentita è la festa del SS. Crocifisso, le cui origini sono molto antiche. Questa ricorrenza affonda le radici in una leggenda che risale ai primi del 1400: il ritrovamento da parte di un sordomuto di un’immagine del Cristo in Croce raffigurata nel tufo all’interno di una grotta nei pressi del cimitero. Questa miracolosa scoperta fece nascere una grande venerazione della croce da parte degli isolani, trasformandola nel principale oggetto di culto dell’isola. Nel luogo della scoperta fu edificato inizialmente un altare che successivamente lasciò il posto alla costruzione di una chiesa. Nel XIX secolo un orefice trapanese commissionò una croce di legno sulla quale riprodusse l’originaria effige ritrovata nella grotta. Nel 1837 Favigana fu colpita dal colera, così gli isolani decisero di portare la Croce nella Chiesa Madrice, chiedendo l’intercessione per mettere fine alla piaga che stava colpendo la comunità. La grazia fu ricevuta e da quel momento il Crocifisso rimase nella chiesa. Da allora il 14 settembre di ogni anno il SS. Crocifisso viene portato in processione per le vie del paese e festeggiatp con giochi pirotecnici che si possono ammirare nella spiaggia antistante al porto, la Praia.

Altra festa sentita nell’isola di Favignana e quella della Madonna del Rosario, che si trova nell’omonima chiesa in contrada Piana, è considerata la protettrice dei pescatori. Viene festeggiata ogni anno con una processione che si svolge ogni prima domenica di ottobre e che termina al porto dove i pescatori suonano con le loro imbarcazioni in onore della Madonna. E’ tradizione che in questa ricorrenza i pescatori vadano di porta in porta per raccogliere le offerte grazie le quali poter festeggiare con spettacoli di intrattenimento in piazza e con giochi pirotecnici in onore della loro santa protettrice.

Il 14 e 15 agosto, sia a Favignana che a Marettimo, ha luogo la suggestiva processione di barche in mare in onore dell’assunzione della Vergine Maria. In particolare la notte del 14 agosto si accendono numerosi falò in onore della Madonna.

La festa sicuramente più conosciuta è quella in onore del santo patrono di Marettimo San Giuseppe, che viene festeggiato in modo ricco anche a Favignana e a Levanzo. La festa di San Giuseppe è uno di quegli eventi di cultura e religiosità popolare che meglio esprime i valori e le tradizioni del passato.

Ha la durata di tre giorni (18, 19 e 20 marzo) ed inizia con la banda musicale che si esibisce per le vie del paese. La sera si svolge il rito della “Duminara”, durante la quale si bruciano in piazza tre fascine di legna che simboleggiano i componenti della Sacra famiglia. Nelle case è tradizione allestire l’altare di San Giuseppe, un altare votivo con l’effige del santo, e preparare i “panuzzi” , particolari panini per forma e dimensione che vengono benedetti ed esposti sull’altare e su una tavola imbandita in onore del santo. Secondo la tradizione popolare questi panuzzi hanno il potere di calmare il mare in tempesta se gettati in mare dai marinai in pericolo o dai loro famigliari preoccupati per il loro destino. Durante la sera gli isolani che hanno allestito nelle proprie case gli altari apro le porte a coloro i quali vogliano ammirarli. Il giorno di San Giuseppe si allestisce in piazza un palco dove si svolge il tradizionale pranzo dei Santi, in occasione del quale vengono offerti ai presenti dolci caratteristici dell’isola. La processione, la distribuzione dei panuzzi, gli spettacoli e giochi di intrattenimento completano la festa in onore del Santo.

Tra le sagre egadine si menzionano quella del pesce azzurro a Marettimo nel mese di settembre e quella delle cassatelle a Favignana ad aprile. Eventi che hanno una grande cassa di risonanza e che attirano appassionati del settore sono sicuramente le regate che si svolgono da alcuni anni nelle Egadi, nei mesi di maggio e di settembre: il Trofeo Challenge Ignazio Florio e la Targa Florio del mare, che trae origine dalla leggendaria gara automobilistica, la Targa Florio, indetta nei primi del ‘900 da Vincenzo Florio, che riuscì a realizzare il sogno di portare in Sicilia le stesse gare automobilistiche che si tenevano in tutta Europa.

Le pietanze caratteristiche delle Egadi comprendono piatti a base di cuscus, e specialità connesse alla pesca, come il tonno marinato, il pesce spada arrostito e il lattume di tonno fritto. Conservati sono il tonno all'olio d'oliva, la bottarga e il tonno salato.



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