domenica 20 dicembre 2015

IL VERME CANE



I vermocani sono animali leggendari dell'antica Grecia che avrebbero avuto due sembianze : la prima era un cane senza arti che strisciava, la seconda un insetto che abbaiava e viveva nell'inferno.

Il “verme cane” (nome scientifico Hermodice carunculata) è da sempre un abitatore delle acque dello Stretto di Messina. Un abitatore tradizionalmente discreto, dalle abitudini notturne, noto ai pescatori esperti, ma sconosciuto agli abituali frequentatori delle spiagge. Specie amante dal caldo, da alcuni anni ha cominciato a proliferare,  diffondendosi sempre più a nord, probabilmente aiutato dal riscaldamento climatico globale. L’inquilino discreto dei nostri mari è alla fine diventato un ospite invadente e indesiderato, che non rispetta più gli orari notturni, e che in alcuni tratti delle nostre coste si vede addirittura pullulare a profondità di bagnante.

In qualche spiaggia i bambini li raccolgono da riva con il coppo. Certamente a nessuno, magari munito di maschera, può far piacere trovarsi in acqua avendo sotto i piedi centinaia di vermi grossi e lunghi come würstel, ma il problema non è solo paesaggistico. Il verme cane infatti, se toccato, risulta estremamente urticante, a motivo delle migliaia di setole velenose e uncinate di cui è munito. Le setole possono poi staccarsi accidentalmente  e ustionare il malcapitato anche senza un diretto contatto con l’animale. Il termine inglese “fireworm” (verme di fuoco) rende bene l’idea. E’ dunque chiaro che l’invasione delle nostre coste da parte di questa bestiola rappresenta ormai un problema socio-sanitario, quasi al pari delle temibili onnipresenti meduse“.



Il vermocane (Hermodice carunculata Pallas, 1766), detto anche "verme cane", "verme di fuoco" o "verme di mare", è un verme marino errante appartenente alla classe dei Policheti.

Si nutre principalmente di sostanze in decomposizione ed altri pesci morti. Non è raro trovarne un gruppetto mentre si nutre di un pesce morto.

Se ne trovano di diverse dimensioni, da pochi centimetri di lunghezza fino a 30 centimetri.

Vive sui fondali marini, soprattutto rocciosi, dei mari tropicali e sub-tropicali, Mediterraneo compreso. Specialmente nei fondali mediterranei si può trovare a basse profondità (a partire da 7 metri circa) nascosto tra gli scogli o rasente ad essi.

Molto spesso si intrufolano in acquario quando si acquistano le rocce vive, raggiungendo poi dimensioni sempre più grosse nel tempo. Sono ospiti non molto graditi, nonostante ci siano alcune scuole di pensiero che sostengono che sono degli ottimi mangiatori di detriti.




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