martedì 12 aprile 2016

LO STORIONE



Lo storione comune (Acipenser sturio Linnaeus, 1758) è il più grande pesce d'acqua dolce e salmastra diffuso in Europa. Famoso per offrire carni pregiate e caviale.

In Italia la specie è autoctona. Era segnalata in tutti i mari anche se la presenza era rilevante unicamente nel mare Adriatico, oltre che nel Po. Nel 1892 era localizzata fino a Torino. A causa degli sbarramenti la risalita è di fatto impedita.

Secondo diverse fonti, la specie è oggi estinta in Italia allo stato selvatico; in Europa oramai esiste una sola popolazione riproduttiva nel fiume Garonna. Segnalazioni di storioni pescati nelle acque italiane possono riferirsi a una specie affine (Acipenser naccarii) o ad esemplari introdotti dall'uomo.

Gli storioni sono Pesci Ganoidi della famiglia Acipenseridae. Sono caratterizzati dall'avere il corpo allungato, muso prolungato in un rostro più o meno acuto, occhi piccoli, spiracoli piccoli, bocca inferiore, piccola, protrattile, preceduta da 4 bargigli, priva di dentatura, branchie coperte dall'opercolo, ano arretrato, pinne dorsale e anale uniche molto arretrate, ventrali addominali, codale eterocerca. Hanno lo scheletro interno cartilagineo, corda dorsale persistente, scudi ossei cutanei a superficie ruvida disposti in 5 serie longitudinali sul tronco, 4 sulla coda. Gli scudi cutanei formano alla parte superiore del capo un rivestimento completo. Sul corpo, nelle zone non occupate dalle serie di scudi, la pelle è provvista di scutelli ruvidi. Sul margine dorsale della codale fulcri ossei. Il colore è grigio al dorso, più o meno scuro, biancastro al ventre. Hanno la vescica natatoria comunicante col tubo digerente, l'intestino provvisto di valvola spirale, dietro il piloro delle appendici piloriche.
Gli storioni sono pesci anadromi che vivono generalmente nelle acque marine, per lo più in prossimità delle foci dei fiumi, e risalgono questi ultimi per la riproduzione. Alcune specie vivono però sempre nel mare (Acipenser sturio nel Mar Nero) o sempre nelle acque dolci (A. ruthenus). Depongono un grande numero di uova piccole. Si nutrono di pesci e d'invertebrati. Sono distribuiti in tutto l'emisfero settentrionale tra il 30° e il 70° di latitudine.

Gli storioni sono molto ricercati per le loro carni pregiate, per le uova con cui si confeziona il caviale, per la vescica natatoria che dà la colla di pesce o ittiocolla. Particolammente ricca è la pesca di questi Ganoidi nei fiumi della Russia, principalmente in quelli che si versano nel Mar Nero e nel Caspio (Volga); in Russia si ha la maggiore produzione di caviale.



Nell'Europa centrale e occidentale gli storioni sono in continua diminuzione, soprattutto a causa della regolazione dei fiumi, della navigazione, dell'inquinamento delle acque. A evitare la minacciata scomparsa di questi pesci sono stati fatti tentativi di ripopolamento e di allevamento artificiale.

In Italia gli storioni sono ancora frequenti nel Bacino Padano e nei fiumi della Pianura Veneta. Mentre un tempo erano relativamente frequenti nel Tevere, ora vi compare qualche individuo soltanto eccezionalmente.

Si conoscono parecchie specie di storioni; esse sono molto variabili e si ibridano facilmente.

In Europa è più comune l'Acipenser sturio L., che risale i fiumi a primavera e può raggiungere anche 4-6 m. di lunghezza. Nel Bacino Padano, oltre a questo, si trovano anche il cobice o copese (Acipenser Naccarii Bp.; sin.: A. Nardoi Heck., A. Heckelii Fitz.) e il ladano (Huso huso ). Quest'ultimo è il più grande fra gli storioni europei; nei fiumi della Russia raggiunge anche 9 m. di lunghezza e 1400 kg. di peso.

Eccezionalmente sono stati presi nell'Adriatico alcuni esemplari di Acipenser stellatus Pall.

Nei fiumi dell'Europa centrale e orientale che si versano nel Mar Nero e nel Caspio è poi comune lo sterletto (Acipenser ruthenus L.), più piccolo dei precedenti. Altre specie proprie del Mar Nero, del Caspio e dei fiumi che vi si versano sono: A. Güldenstädtii Br., A. glaber Fitz., ecc. Altre specie ancora vivono nei fiumi dell'Asia e dell'America Settentrionale.

È carnivoro e si nutre di crostacei, molluschi e pesci. In acque interne, pesci vivi o morti, molluschi, crostacei e vermi. Gli animali più anziani si alimentano prevalentemente di notte.

Entra nei fiumi a gennaio-febbraio nonostante la fregola non abbia inizio che due mesi dopo. All'alba o al tramonto lo si può osservare mentre compie dei grandi balzi fuori dall'acqua.
La risalita, che i maschi compiono prima delle femmine, si arresta a valle dei corsi d'acqua ove la temperatura non sia troppo bassa e la portata troppo scarsa e ove manchino fondali profondi e tranquilli. Le uova (in numero di 20.000 circa per kg di peso, di colore bruno e del diametro di 3 mm circa) sono deposte in acqua corrente ad una profondità variabile tra i 2 e i 10 m. Esse aderiscono ai ciottoli ed al substrato del fondo e dopo 3-7 giorni si schiudono. Gli avannotti sono lunghi 10 mm circa. Nel giro di 1-3 anni i giovani storioni scendono al mare, rimanendovi fino all'età riproduttiva intorno ai 7-14 anni.

Essendo una specie protetta ne è vietata sia la pesca sportiva che la pesca professionale. Si praticava con lenza a fondo adeguata alle dimensioni della preda. Come esche si utilizzavano lombrichi a fiocco, pesci vivi o morti e pezzi di carne.

L'importanza economica degli storioni è notevole, sia per la prelibatezza delle carni che delle uova da cui si ricava il rinomato caviale. Molti di essi rientrano tra le specie ittiche allevate, sebbene il ciclo di produzione sia variabile con la specie, è comunque piuttosto lungo, da tre a cinque anni per la carne, da sette a quindici anni per le uova. Lo storione comune è stato riprodotto artificialmente in Francia da alcuni esemplari selvatici pescati nella Gironda.

Alcuni storioni sono stati allevate con successo in grandissimi acquari. A causa delle sue dimensioni è adatto soltanto all'allevamento in strutture pubbliche.


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