giovedì 7 aprile 2016

IL COCCO DI MARE



Nei secoli passati erano conosciute dagli Arabi, dagli Indiani e dai popoli dell'Asia orientale ed avevano un grande valore commerciale. Presso gli aristocratici europei del XVI secolo i gusci, decorati con pietre preziose, erano oggetto di collezione. Sino a che l'origine di tali frutti non fu scoperta nel 1768, si pensava che giungessero dagli abissi marini. Nacque la leggenda che si trattasse dei frutti di un albero che cresceva sotto la superficie del mare, che venne conosciuto anche in Occidente come “cocco di mare”.

Il cocco di mare, detto anche coco de mer è una pianta della famiglia delle Arecaceae, unica specie del genere Lodoicea.

Lodoicea Maldivica, è il nome scientifico della palma che produce un frutto (seme) lungo fino a mezzo metro e che può pesare anche 20 Kg, simbolo delle Seychelles, visibile allo stato naturale solo nella Vallèe de Mai, nell'isola di Praslin e nell'isola di Curieuse. Le piante sono enormi: raggiungono i 40 metri di altezza e più di 800 anni di età. E' il seme più grande del mondo. La sua particolarità è di avere una strabiliante somiglianza all'anatomia del bacino di una donna (infatti viene anche chiamato Coco d'Amour), per questo in antichità gli venivano conferiti poteri soprannaturali (e terrestri: era usato come Viagra nel Medioevo), anche perché la provenienza dei pochi esemplari trovati in mare lungo le coste (per esempio nello Sri Lanka, in 'Arabia o alle Maldive) era sconosciuta. Si pensava che giungessero dagli abissi marini ed erano commerciati a cifre esorbitanti, status simbol per alcuni ricchissimi sultani. Solo i francesi svelarono il mistero della loro origine nel 18° secolo.



I 4000 alberi di Coco de Mer sono ora protetti, il governo permette di raccogliere 3000 noci all'anno, che vengono vendute, pulite e lucidate, a prezzi elevati. La palma è dicoica, cioè i fiori maschili si trovano su piante diverse da quelle femminili...una curiosità: le infiorescenze maschili assomigliano ad un enorme pene.
Queste palme sferzate (e talvolta rovinate) dagli uragani rappresentano l'ultimo pezzo dell'antico continente Gondwana (formato da Africa, Madagascar ed India) che si scisse in varie terre 65 milioni di anni fa lasciando isolate le Seychelles.
Si dice che di notte le piante femminili si uniscano sessualmente con quelle maschili. I Seychellesi credevano che chi avesse assistito all'atto sarebbe stato trasformato in un pappagallo nero (una specie endemica della Seychelles) e avrebbe vissuto per
sempre nella foresta della Valle.

La esclusiva presenza nelle due isole dell’arcipelago delle Seychelles deriva dalla particolare struttura del seme, molto grande, ma anche privo di mallo (ossia della polpa) a maturità. E’ così impossibile la diffusione naturale, tramite le correnti del mare, come avviene per la palma da cocco. Il seme maturo ha infatti un peso specifico superiore a quello dell’acqua e quindi non galleggia.

La raccolta delle noci è controllata dalla Seychelles Island Foundation. Il ricavato finanzia le attività di conservazione della Fondazione nella Vallée de Mai e ad Aldabra.



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