sabato 2 aprile 2016

L'ISOLA DEI CONIGLI



L'Isola dei Conigli è una baia della costa nord occidentale dell'Isola di Lampedusa, caratterizzata dalla presenza di un incontaminato isolotto di appena 4,4 ettari.

L'isolotto dista molto poco dalla costa, tant'è che di rado è stata anche unita ad essa attraverso un estemporaneo istmo sabbioso della lunghezza di 30 metri. Si tratta di un evento raro (l'ultima volta nel 2008), dovuto all'incedere del moto ondoso e alla bassa marea, ma di norma è comunque possibile sostare in quella zona della baia senza mai immergersi del tutto in acqua, dato che la profondità varia dai 30 ai 150 cm.

I più anziani dicono  che il fenomeno si verifica all’incirca ogni 60-70 anni. Qualcuno addirittura dice ogni secolo.
Il “fenomeno” consente anche di spiegare come mai l’isolotto si chiami appunto “Isola dei Conigli”. Proprio perché andando indietro nel tempo chissà di quanti anni, una colonia di conigli raggiunse l’Isolotto. Poi quel “ponte” di sabbia che lo collegava a Lampedusa venne spazzato lentamente dal mare ed i conigli rimasti intrappolati si riprodussero, come è tipico della loro specie, a ritmo così elevato che fu quasi naturale dare il nome dei roditori a quell’isolotto. Ma ora, in quello scoglio, conigli non ce ne sono più.

Nella prima carta nautica rinvenuta, datata 1824 e redatta dall'ammiraglio Smith, l'area è denominata "Rabit Island", in riferimento all'istmo che collega l'isolotto alla costa: rabit in arabo vuol dire infatti collegamento, che collega. Con buone probabilità nelle cartografie successive questo toponimo è stato riportato in maniera impropria e quindi tradotto dall’inglese (rabbit = coniglio) anziché dall’arabo.

Secondo altri invece il nome deriverebbe da una colonia di conigli installatasi nell'isola in occasione di una delle ricorrenti formazioni dell'istmo sabbioso. La colonia si sarebbe poi estinta con la scomparsa del collegamento terrestre.



Tutta la baia dell'Isola dei Conigli è parte della Riserva naturale orientata Isola di Lampedusa ed è quindi fortemente protetta. È possibile accedervi solo nelle ore diurne, dalle 08:30 alle 19:30, in modo da salvaguardare la nidificazione delle tartarughe marine (che di solito avviene di notte, appunto). Dal 1995 l'intera area è affidata alla gestione di Legambiente che ogni anno attiva i campi di volontariato per selezionare il personale che sorveglierà la spiaggia durante la stagione estiva.

L'isolotto è basso, con un'altezza massima di 26 metri, e completamente roccioso. La flora e la fauna sono molto simili a quelle della costa nord-africana; la spiaggia adiacente all'isolotto è una delle poche zone dove le tartarughe marine Caretta caretta depongono le uova. È inoltre un'importante stazione di sosta di uccelli migratori che vi fanno tappa in aprile e settembre e l'unica area (oltreché nelle zone africane dalla quale proviene) in cui vive una particolare specie di lucertola, la psammodromus algirus.

L’Isolotto si presenta alto, pianeggiante con le pareti a picco. È abitato esclusivamente da gabbiani reali (che pure vi nidificano) e da una specie di lucertola , Psammodromus algirus, che vive esclusivamente sull’isolotto dei Conigli.

Di sabbia finissima è invece formata la spiaggia dove a giugno, annunciando l’estate, vengono a deporre di notte le uova le tartarughe marine “Caretta caretta”, specie minacciata e protetta.

La spiaggia dei Conigli è molto importante per la loro sopravvivenza, perché ormai sono molto rari i siti naturali, privi di urbanizzazione, di luci e di rumori, che possono consentire alla tartaruga di riprodursi.

Poco prima di arrivare sulla spiaggia dell'Isola dei Conigli, proprio nel cuore della baia e quasi nascosta in un vallone, si incontra quella che fu la villa di Domenico Modugno a Lampedusa, della quale era follemente innamorato tanto trascorrervi i suoi ultimi momenti di vita. Fu proprio lui che coniò il termine Piscina di Dio, riferendosi al mare cristallino che bagna questo luogo.



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