giovedì 18 febbraio 2016

MARLIN



Il Marlin fa parte della famiglia degli Istiophoridae ed è presente in tutti i mari e oceani con acque temperate. Molto più raro è trovarlo invece nelle acque fredde, infatti più ci si avvicina ai poli e più sarà difficile trovare questa specie. Altri nomi con il quale è indicato questo pesce sono "Pesci vela" e "Aguglie Imperiali". Molto spesso nelle pescherie viene venduto come pesce spada, sebbene ci siano delle notevoli differenze fra questi due tipi di pesci.

Nel mar Mediterraneo sono segnalate sette specie di tutti e tre i generi ma vi formano popolazioni stabili solo due di esse: Kajikia albida e T. belone. T. belone è una specie endemica del Mediterraneo.

Sono pesci pelagici che vivono in acque aperte più o meno lontano dalle coste.

Sono simili al pesce spada ma se ne differenziano per la presenza di piccole scaglie e denti, la pinna dorsale lunga (e molto alta negli Istiophorus), le pinne ventrali presenti, il rostro ("spada") cilindrico e non piatto e per la presenza di quattro carene (due per lato) sul peduncolo caudale. La linea laterale è presente.

Il colore è di solito blu acciaio sul dorso e bianco madreperlaceo sul ventre ma in molte specie vi sono anche linee verticali e punti di vario colore. La pinna dorsale dei pesci vela (Istiophorus) è brillantemente colorata di blu e violetto con punti e macchie scuri.

Sono pesci di grosse dimensioni, con lunghezze che vanno da meno di due metri per il Tetrapturus georgii ad oltre cinque metri per i Makaira.

Si nutrono di pesci pelagici come scombridi, clupeidi e carangidi che tramortiscono con il rostro.

Hanno carni ottime, pari a quelle del pesce spada e vengono pescati attivamente con ogni tecnica di pesca commerciale come tonnare, reti di vario tipo, palamiti ed arpioni. I pescatori sportivi li insidiano soprattutto alla traina. Il turismo dovuto alla pesca al marlin o al pesce vela rappresenta una fonte di entrate non indifferente per diversi paesi tropicali. A causa della pesca intensiva è a rischio di estinzione e rientra nella lista rossa di Greenpeace, che segnala le specie marine più sensibili sconsigliandone il consumo.



Questo tipo di pesce, specialmente per gli occhi meno esperti, può essere facilmente ma erroneamente scambiato per il pesce spada, data la lunga spada che anch'esso si ritrova sul muso.
In realtà, il Marlin ha caratteristiche ben semplici da notare che lo differenziano dal cugino.
Il corpo, innanzitutto, è un po' meno lungo e un po' più tozzo verso il capo, allo stesso tempo è più massiccio. Il Marlin bianco in particolare ha poi una vistosa gobba dietro l'occhio.

La pinna dorsale è molto lunga, in alcuni casi anche alta. Sono presenti inoltre delle pinne ventrali e il rostro (la spada) è cilindrica, non piatta come i pesce spada. Sul peduncolo caudale ci sono quattro carene, due per lato. Nel caso del Marlin bianco le pinne dorsali sono due: la prima è lunga e bassa, tranne nel lato posteriore, dove si alza un lobo appuntito; la seconda è piccola e opposta alla prima. La spina dorsale si compone di una lunga cresta che parte proprio sopra il capo nei pressi delle branchie e arriva quasi fino alla coda, creando così una sorta di vela che dà al pesce una particolarità idrodinamica che gli permette di spostarsi a grandi velocità.
Questo tipo di pesce può arrivare anche quasi a tre metri di lunghezza e la sua livrea è di un blu oceano sul dorso con riflessi giallastri sui fianchi che sono, a loro volta, attraversati da linee più scure che dal dorso vanno sul ventre.


Nessun commento:

Posta un commento

Eseguiamo Siti e Blog a prezzi modici visita: www.cipiri.com .