giovedì 4 febbraio 2016

LE ISOLE IONIE



Le Isole Ionie costituiscono un arcipelago greco nel Mar Ionio, nonché una delle tredici periferie del paese.

La regione storica delle isole Ionie era costituita da sette isole maggiori (e dagli isolotti circonvicini), che formavano il cosiddetto "Eptaneso", cioè "Sette Isole" (lingua greca: Heptanesos).
Di queste sette isole maggiori, l'attuale regione amministrativa non include l'isola di Cerigo, che oggi rientra nell'Attica.

Sono isole per lo più montuose, con un clima caldo e umido. I prodotti agricoli principali sono uva sultanina (uva passa), olive, uva, cereali, frutta e ortaggi. Le principali attività sono la pesca, la cantieristica e la manifattura di sapone.

Nell'antica Grecia vi si trovava la città di Alalcomene.

Maio di Monopoli (1197-1260), fuggito dalla città pugliese insieme ad alcuni compagni per aver ucciso una persona di rango elevato, trovò rifugio nell'isola di Cefalonia, impadronendosene. Successivamente riuscì a conquistare anche le isole di Zante e Itaca divenendone conte. I discendenti di Maio controllarono Zante, Cefalonia e Itaca fino all'inizio del XIV secolo. Corfù divenne una dipendenza della Repubblica di Venezia nel 1204, Citera nel 1393, Zante nel 1482, Cefalonia ed Itaca nel 1483, Leucade nel 1502. Le isole Ionie furono la sola parte della Grecia a sottrarsi al dominio ottomano. Durante quegli anni le classi dirigenti si convertirono al cattolicesimo ed adottarono la lingua veneta, mentre la maggior parte del popolo continuava a parlare greco e ad essere di religione ortodossa.

Nel 1797 con dopo la caduta della Repubblica di Venezia occupata dalle truppe francesi di Napoleone Bonaparte ed il trattato di Campoformio le isole passarono alla Francia e furono suddivise nei dipartimenti di Corfù, Itaca e del Mar Egeo. Nel 1799 l'ammiraglio russo Fëdor Fëdorovic Ušakov, alla guida di forze russo-turche, le strappò ai Francesi e nel marzo 1800 lo zar Paolo I le costituì in stato autonomo (Repubblica Settinsulare) sotto sovranità ottomana; la Repubblica Settinsulare fu il primo governo semiautonomo greco dopo molti secoli e adottò come emblema il Leone di San Marco. Nel 1807 la Francia conquistò nuovamente le isole Ionie, ma nel 1809 la Gran Bretagna, sotto la guida di Stuart e di Church, gliele ritolse tutte, tranne Corfù e nel 1815 il Congresso di Vienna avallò la creazione del protettorato britannico degli Stati Uniti delle Isole Ionie. Nel 1848 la popolazione greca delle isole Ionie si ribellò agli inglesi chiedendo l'unione alla Grecia; l'unione avvenne nel 1863 con l'avvento al trono di Giorgio I, un sovrano filoinglese. Durante la seconda guerra mondiale le Ionie vennero occupate dalle truppe italiane e in seguito annesse al territorio metropolitano italiano (ad eccezione di Corfù, legata a statuto speciale all'Albania), per tornare alla Grecia con la fine del conflitto.

A seguito della riforma in vigore dal 1º gennaio 2011 la periferia delle Isole Ionie è suddivisa in 5 unità periferiche (Corfù, Itaca, Cefalonia, Leucade, Zante) e 7 comuni (Cefalonia, Corfù, Itaca, Leucade, Meganisi, Paxò, Zante).
Delle altre isole greche del mar Ionio, Cervi è sede comunale dell'unità periferica della Laconia nella periferia del Peloponneso, mentre Cerigo e Cerigotto sono confluiti nel nuovo comune di Cerigo, unità periferica delle Isole (in precedenza prefettura del Pireo) nella periferia dell'Attica.

A ridosso della costa occidentale della Grecia, le isole Ionie non sembrano far parte della terra degli dei e degli eroi, non assomigliano alle loro sorelle dell'Egeo nè a Creta.



Le alture montuose che dominano il mare Ionio sono ricoperte di foreste, luoghi fertili, punteggiati dagli ulivi e dai vigneti, verdeggianti di pascoli erbosi e colorate dalle meravigliose fioriture, spettacolo affascinante delle primavere ioniche.

Isole generose di acqua e di vita, che hanno ospitato potenti regni e ricche città, la cui storia e grandezza è ancora visibile nei loro paesaggi meravigliosi e presente nella memoria dei loro abitanti. Nelle Isole Ionie non c'è traccia della luminosità accecante delle Cicladi, né del clima secco che le contraddistingue. Nessuno spazio alla brulla ed arida bellezza che contraddistingue lo stereotipo delle isole greche.

Scendendo da nord verso sud lungo la costa della Grecia, sotto il confine con l'Albania e non lontano delle coste pugliesi e calabresi, si incontrano Corfù, Lefkada, Itaca, Cefalonia e Zante.

E infine Citera (o Cerigo), separata dalle altre, lontana dal cuore dell'arcipelago e al largo delle coste del Peloponneso ed ormai alle porte dell'Egeo. Le Ionie sono isole spesso ampie e molto abitate, a lungo lontane dagli itinerari dei vacanzieri, ed ancor oggi per lo più estranee ad un turismo di massa e caotico.

Luoghi ancora idilliaci, facilmente raggiungibili dall'Italia e a noi legati da secoli di storia comune, adatti a chi ama le atmosfere tranquille e rilassanti, e soprattutto sede di culture molto differenti da isola ad isola, di popolazioni dall'identità forte e dalle radici ben salde in una storia gloriosa e mitica, tutta da scoprire, i cui echi riaffiorano nella cultura, nella cucina e nelle bellezze naturali ed architettoniche delle isole dello Ionio.




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