venerdì 18 marzo 2016

L'SOLA SAMOS



Samos è un'isola greca dell'Egeo orientale, ubicata tra l'isola di Chio a Nord, le isole del Dodecaneso, in particolare Patmo a Sud e poco lontano dalla costa della Turchia (l'antica Ionia). Dal punto di vista amministrativo costituisce un'unità periferica e comune nella periferia dell'Egeo Meridionale.

Samo è la patria di Epicuro, di Aristarco, e forse anche di Pitagora.

Già abitata in età preistorica da popoli anatolici, intorno all'anno 1000 a.C. fu occupata da gente ionica, guidata da Neleo, principe ateniese. Nei secoli successivi l'isola ebbe un periodo florido grazie ai commerci marittimi e all'abilità dei suoi abitanti nella navigazione, tra i quali si distinse Kolaios che superò nel 640 le Colonne d'Ercole. La massima fortuna dell'isola si ebbe intorno al 540 a.C., in coincidenza con il regno di Policrate, durante il quale l'isola si popolò di artisti, poeti, scienziati. Nel 478 l'isola aderì alla lega delio-attica e nel 439 fu conquistata da Atene. Durante il periodo ellenistico l'isola rimase autonoma e dal 129 a.C. entrò a far parte della provincia romana d'Asia.

L'isola di Samo ebbe governo autonomo come Principato di Samo sotto sovranità ottomana dal 1835 fino a quando non fu riunito alla Grecia all'esito della Prima guerra balcanica nel 1912.

Negli anni 1978/1979 è avvenuto il gemellaggio tra la cittadina greca e la città di Samo, piccolo comune calabrese.

Gli scavi hanno portato alla luce le mura fornite di torri circolari, due enormi moli risalenti al VI secolo a.C. e una necropoli.
Il tempio di Hera è formato da una parte più antica, risalente al IX secolo a.C., realizzato in pietra e mattoni di argilla e una copertura di legno. Dopo un incendio, nel 600 a.C. venne costruita la stoà e quarant'anni dopo fu ultimato il cosiddetto grande tempio chiamato "labirinto" per la presenza di numerose colonne. Nel 530 a.C. fu ricostruito da Policrate. Durante la dominazione romana il centro fu impreziosito da numerosi edifici sacri e nel V secolo d.C. venne eretta una basilica cristiana.

Il clima dell'isola è tipicamente mediterraneo. Durante i mesi estivi, come la maggior parte delle isole del Dodecaneso, Samo viene spazzata dal meltemi, un vento che riesce in parte a mitigare la calura, soprattutto sulla costa settentrionale.

Tra i prodotti di Samo vi sono tabacco, vino di Samo, miele, olio d'oliva, cedro, fichi. Il moscato è la principale varietà di uva usata per la produzione del vino. Il vino di Samo, celebrato nei tempi antichi, è il prodotto più caratteristico e gode di una buona reputazione.

Tra le esportazioni si contano anche seta, olio, uva sultanina ed altra frutta secca.

L'espressione portare vasi a Samo significa fare una cosa inutile dato che a Samo vi era una grande produzione di vasi.

È un’isola incantevole e tutta da scoprire grazie grazie alla sua ricca vegetazione, alla varietà del suo paesaggio, bellissime calette e agli importanti siti archeologici.

Sono molte le spiagge nascoste, gli importanti siti archeologici, le piccole cappelle, i boschi e gli splendidi sentieri che si trovano su Samos.



Vathi o Samos città è la capitale dell’isola. Costruita ad anfiteatro all’interno di uno stretto golfo si affaccia lungo la costa settentrionale nella parte orientale di Samos.
Vathi è un attivissimo porto turistico molto frequentato anche per la presenza di numerosi negozi sul vicino lungomare dove si trova la via principale dello shopping del capoluogo dell’isola.
Da visitare il quartiere vecchio di Vathi che si trova nella parte alta, detto Ano Vathi, caratterizzato dalla presenza di numerosi vicoli e dell’importante Museo Archeologico.
Vathi è uno dei tre principali porti dell’isola ed è una miscela di vecchi e nuovi edifici. Il porto si trova nel lato orientale della baia e dà il nome alla città.
Limin Vatheos o Kato Vathi è il luogo più vivace dell’isola, soprattutto durante la stagione turistica.
Vathy ha anche due spiagge di ghiaia.
Molto belli la storica chiesa di Agios Spyridon, l’edificio che ospitava il Parlamento, il Municipio e il Museo Bizantino. La città è meta preferita dai turisti anche per i prezzi più bassi rispetto alle altre località dell’isola.
Il Museo archeologico si trova nei due edifici dietro il giardino municipale. Oltre che esaustive guide, il Museo offre ai turisti importanti opere dell’antichità. Nella parte nuova del Museo c’è il famoso Giovinetto marmoreo di Kouros, alto ben 4 metri e 75 centimetri e altre statue emerse nel sito di Heraion (Pythagorion), come la Koré, gemella del pezzo in mostra al Louvre. Nel vecchio edificio è custodita una collezione di rari calderoni e figurine in avorio di Perseo e Minerva.
Ano Vathi si arriva all’antico villaggio a piedi, salendo dalla strada del porto. Lo storico nucleo ha conservato la caratteristica di piccolo borgo e oggi tra i suoi numerosi vicoli stretti e accoglienti case ci si può tranquillamente sedere in un caffè e rivivere il tempo passato. Kokari o Kokkari si trova a circa 10 chilometri da Vathi, lungo la costa settentrionale di Samos.
Questo ex villaggio di pescatori molto pittoresco e accogliente composto da casette bianche ora si è trasformato nel terzo centro turistico dell’isola. Fortunatamente il centro mantiene ancora il suo fascino grazie alla presenza dei vicoli stretti e del caratteristico lungomare cicladico.
Costruita tra due piccoli e meravigliosi promontori che la proteggono dal Meltemi, sulle pianure del monte Karvounis, Kokari ha diversi piccoli bar, caffè e taverne tradizionali gestiti da persone gentili e accoglienti.
Popolare tra i surfisti, si possono prendere lezioni alla scuola di windsurf, il villaggio unisce mare e montagna.

Le vicine spiagge di Lemonakia, Tsamadou e Tsambou, sono tra le più belle di Samos mentre le lussureggianti colline e i vicini villaggi di montagna sono i luoghi ideali per le escursioni e dove ammirare una straordinaria vista sul Mar Egeo.

Lemonakia, Tsambou e Avlakia: stupende spiagge dai ciottoli piatti e variopinti. Presenti numerosi stabilimenti e taverne.
Valle degli Usignoli. Prima di arrivare a Agios Konstandinos vale la pena immergersi tra la natura di questa valle, ricca di frutti, acqua sorgiva e dolci note emesse dagli usignoli.
Manolates è un borgo arroccato, dai vicoli bianchi e ripidi, dal quale ammirare un paesaggio unico ed emozionante, soprattutto dalla terrazza della taverna Loukas.
Agios Konstandinos. E’ uno dei paesi più vivi dell’isola, sul suo porto ci sono numerosi ristoranti e taverne. Agios Konstandinos si trova a 10 chilometri da Kokari.
Vourliotes. Il paese di Vourliotes si trova su un versante del monte Karvounis e si raggiunge attraverso una strada molto panoramica che lambisce anche la sorgente Pnaka. Nella caratteristica piazzetta si trovano 4 taverne e antiche case in stile ellenico. Fermarsi qui, sopratutto la sera, è molto piacevole e rilassante.

Karlovasi è la seconda città per importanza di Samos e si trova a 32 chilometri da Vathi nella parte nord occidentale dell’isola.
Karlovasi si compone di 5 quartieri: il borgo vecchio, Karlovasi media, il centro, l’area è ornata con edifici neoclassici del 19° secolo e palazzi eleganti che testimoniano il suo glorioso passato, il porto (Limani) e infine la baia, Ormos, caratterizzata da antichi edifici in pietra da taglio, un tempo sede di antiche concerie.
Numerose le chiese della città, la più importante è Agia Triada, che sorge in cima alla collina che domina l’insediamento, ma degna di nota è anche la chiesa di Agios Nikolaos, e significative le rovine del castello bizantino. Karlovasi si trova in una delle zone più fertili di Samos.
Karlovasi ha molte strutture turistiche di qualità e infrastrutture per i visitatori. A quattro chilometri a ovest di Karlovasi si trova Potami, una delle più belle spiagge di Samos.
Numerosi eventi culturali si svolgono in città durante tutto l’anno tra cui: le feste di Profetes Ilias, il 20 luglio, in occasione della festa per la Trasfigurazione di Gesù Cristo, il 6 agosto e il 15 agosto in onore dell’Assunzione della Vergine Maria.
La città è il punto da cui partono le escursioni per la vicina e grande area naturale protetta.

Il Museo delle Arti e Tradizioni popolari si trova in una piazza vicino al Municipio, in centro. Il museo custodisce importanti collezioni del periodo in cui l’isola era sotto il dominio turco.
“Piccola Parigi” è un piccolo quartiere vicino al porto e molto caratteristico. Se si raggiunge la chiesa della S. Trinità (che da il nome al quartiere) è possibile ammirare un suggestivo panorama.
A mezz’ora dal porto c’è la spiaggetta di Potami. Risalendo il sentiero che porta alla chiesa della Metamorfosi, la più antica dell’isola, e costeggiando il corso d’acqua si scoprono le suggestive cascate.
Megalo Seitani e Mikro. Vicino Potami ci sono queste due stupende spiagge raggiungibili solamente a piedi o per mare dove si incontrano le foche mediterranee monachus monachus.

Ormos Marathokambos è un piccolo paese di pescatori che si trova lungo la costa sudoccidentale di Samos, ai piedi della montagna Kerkis, a 40 chilometri da Vathi e 30 chilometri dall’aeroporto dell’isola.
Il villaggio di Ormos Marathokambos ha un porto e una grande spiaggia sassosa, molto tranquilla, dove si trovano ristoranti di pesce fresco e diversi locali notturni dove divertirsi.
Nelle vicinanze del borgo andando verso l’interno dell’isola di Samos si trova Marathokambos, un grande villaggio agricolo circondato da mulini a vento, mentre verso ovest si trovano Votsalakia e Kambos, due paesi molto vicini tra loro con relative spiagge di sabbia, collegate anche con Karlovasi tramite pullman.
Lontana dalla folla dei turisti, questa parte dell’isola racconta la Grecia originale ed è ricca di villaggi tradizionali nascosti nel bosco e siti storici e archeologici.
A Ormos Marathokambos il lungomare diventa pedonale dopo l’ora di pranzo così il visitatore può ammirare il pittoresco panorama, l’ambiente naturale e il villaggio autentico nel modo più rilassato possibile.
Oltre alla spiaggia del paese a breve distanza si trovano molte spiagge famose come Velanidia, Votsalakia, Psili Ammos, Limionas.
Da Ormos Marathokambos vi potete imbarcare per la piccola e bellissima isola di Samiopoula, ideale per escursioni di un giorno.
Baia di Pefko. Tra Ormos Marathokambos, Koumeika e Skoureika ci sono numerosi sentieri tutti da scoprire, magari in moto o in jeep, che arrivano in caletta praticamente deserte. Si segnala in particolar modo la baia di Pefko.
Grotta di Pitagora. Il matematico Pitagora, perseguito dal tiranno Policrate, si rifugiò qui prima di andare in esilio. Si trova a 5 chilometri da Marathokombos, ma è ben nascosta e difficile da trovare. Seguite la strada che porta alla chiesa dedicata alla Madonna dei Quaranta Scalini.
Escursione a Kalithea e Drakei. Verso ovest, dopo la spiaggia Psili Ammos, si va alla scoperta degli angoli più remoti e incontaminati dell’isola. Salendo per sentieri ripidi dai quali ammirare un paesaggio unico e incantevole, soprattutto al tramonto, si riscende nelle vicinanze di Paleochori, dove ci sono delle calette deserte davvero stupende. Andando verso Nord si raggiunge Kalithea, un villaggio vicino una foresta dove è sita la grotta con chiesetta della Panagia Makrini, la Vergine Lontana. La strada principale che attraversa la foresta arriva fino a Drakei, un piccolo centro con 4 taverne dove ristorarsi a 18 chilometri da Psili Ammos.

La cittadina di Pythagorion si trova in una pianura lungo la costa meridionale dell’isola di Samos e si affaccia nella parte orientale del golfo di Tigani da cui nel passato prendeva il nome. Dal 1955 il borgo ha preso il nome del matematico Pitagora, nato nella vicina Vathi, la cui statua svetta di fronte al porto.
Pythagorion, oltre che importante centro turistico balneare, è anche un interessante sito archeologico poiché costruito sui resti della città vecchia risalente ai tempi di Policrate.
Pythagorion si trova vicino all’aeroporto ed è la principale località turistica di Samos. Ricca di strutture, la città ha un pittoresco porto, il primo artificiale ad essere costruito nel Mediterraneo, dove attraccano lussuosi yacht e numerose imbarcazioni che raggiungono le vicine isole di Samiopoula, Agathonissi e Patmos, la città di Efeso nella Turchia continentale, o esplorano la costa di Samos raggiungendo le spiagge di Tsopela, Kako Rema, Kiriakou e Asproskavos.
Il centro commerciale della città è Odos Lykourgou Logothti, la via che arriva al porto, ma anche nella zona interna del villaggio si trovano moltissimi ristoranti, taverne, caffetterie, club e alberghi.
Tra le pittoresche stradine del Pythagorion troviamo edifici neoclassici unici, le rovine dell’antica Samos, la piazza con il municipio e i musei che custodiscono la collezione archeologica della città.
Sono diversi i siti archeologici da visitare nella zona, tra cui antiche statue greche e romane, opere di Aiakes, padre di Policrate, Traiano e di altri famosi artisti del tempo, e l’Acquedotto di Eupalino, il Castello di Likourgos, le terme,  il tempio di Afrodite e il tempio di Hera.
La Chiesa della Trasfigurazione del Salvatore e Castello di Likourgos si trova sulla vicina collina, la chiesa è sempre visitabile, mentre del castello si può apprezzare solamente la costruzione esterna. Vicino c’è anche un sito archeologico di una basilica paleocristiana. In questi luoghi si commemorano diverse feste popolari.
Collezione archeologica. Si trova in pieno centro, in platia Irinis e conserva sculture del periodo imperiale romano.

Il sito archeologico più importante di Samos, e uno dei santuari più importanti dell’antica Grecia, è Ireo, a 3 chilometri dal villaggio di Pythagorion e a 7 chilometri dalla città di Vathi.

Ireo si distingue per il glorioso Tempio di Hera, il più grande tempio di tempi antichi dedicato alla moglie di Zeus.
I monumenti più importanti del sito archeologico di Ireo sono il Tempio di Hera, il santuario dichiarato dall’UNESCO Patrimonio Mondiale dell’Umanità, il Grande Altare e la Via Sacra.
Il tempio di Hera è stato costruito tra il 570 e 560 a. C. in stile ionico. Questo enorme edificio era lungo 108,73 metri, largo 54,8 e alto 25 metri, tanto da essere quattro volte il Partenone, e la sua struttura interna era circondata da due file di colonne invece della fila unica generalmente utilizzata.
Quando furono erette, sui resti di un edificio precedente, le due ali del tempio erano composte da 155 colonne di cui oggi solo una singola colonna e mezzo è visibile, tanto che la zona è chiamata anche Colonna.
Un fregio continuo ornava la sommità delle pareti del pronao e della cella. Il terreno su cui è stato costruito è paludoso visto che si trova alla foce del fiume Imbrasus, luogo associato al culto della dea Hera.
Una strada sacra lastricata larga 4 metri e ornata con statue, collegava il santuario con la città di Pythagorion.

Ciottoli e ghiaia: le spiagge a Samos sono quasi tutte così. Di spiagge con la sabbia, in tutta l’isola, ce ne sono soltanto due. Ma difficile dire quali potrebbero essere le più belle: con o senza ghiaia.

Alcune spiagge sono scavate tra le insenature: spesso per raggiungerle bisogna fare prima una passeggiata in mezzo al verde. Arrivi all’ultima fila d’alberi, e subito ti ritrovi tra un ombrellone e l’altro. Le diresti spiagge isolate, e invece finisce che in molti hanno avuto la stessa idea di scender laggiù. Di insenature così, l’isola di Samos è piena: sono posti dove l’acqua diventa subito alta e il mare non lo smuovi nemmeno col peggiore dei meltemi. Il meltemi è il vento secco e fresco che soffia d’estate sul mar Egeo, e che rende il tempo asciutto e il cielo sereno. Senza meltemi le isole greche non sarebbero quel piccolo paradiso mediterraneo che sono. A Samos le spiagge libere non mancano. Ma è sempre possibile affittare sdraie e ombrelloni. Da tener conto che ci sono spiagge in cui indossare il costume… può essere facoltativo.



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