sabato 26 marzo 2016

LE ISOLE SHETLAND



Le isole Shetland sono un arcipelago sub-artico della Scozia che sorge a nord-est dell'isola della Gran Bretagna e costituisce parte del Regno Unito.

Nel 43 d.c. e nel 77 d.c. gli autori romani Pomponio Mela e Plinio il vecchio narrano di sette isole che chiamano, rispettivamente Haemodae e Acmodae, di cui si pensa siano le Shetland. Un altro possibile riferimento scritto alle isole è di Tacito nel 98 d.C., dopo la descrizione e la scoperta delle isole Orcadi, che la flotta romana ha identificato come la mitica Thule. Nell'antica letteratura irlandese si fa riferimento alle Shetland come Inse Catt (isole dei gatti), i quali potrebbe essere stato il nome prenorrenico delle isole. La tribù Cat occupò anche parte della Scozia settentrionale e il loro nome può essere trovato in Caithness e nel nome gaelico per Sutherland: Cataibh, che significa: "tra i gatti". L'antico nome del nome attuale Shetland è Hetlandensis, attestato nel 1190, diventa Hetland nel 1431 dopo varie trasformazioni intermedie. È possibile che il suono "gatto" (cat) in pittico formi parte del nome norrenico. Divenne, poi Hjaltland nel XVI secolo.

La maggior parte delle isole ha un nome norrenico, sebbene l'origine di essi sia oscura e potrebbe essere pre-norrenica, probabilmente pittica o anche elementi o nomi pre-celtici.

L'uomo abita le isole sin dal Mesolitico, e i primi riferimenti scritti alle Shetland risalgono all'antica Roma. L'Alto Medioevo fu dominato da influenze scandinave, e specialmente dalla Norvegia, e le isole non divennero parte della Scozia fino al XV secolo. Quanto la Scozia divenne parte del Regno di Gran Bretagna nel 1707, i commerci con l'Europa settentrionale diminuirono, ma la pesca ha continuato a rivestire un ruolo fondamentale nell'economia fino ad oggi. La scoperta del petrolio nel Mare del Nord negli anni '70 ha dato nuova linfa all'economia, all'occupazione e al settore pubblico delle Shetland.

Lo stile di vita locale riflette le tradizioni norrene e scozzesi, incluso il festival del fuoco Up Helly Aa e una forte tradizione musicale, specialmente lo stile tradizionale fiddle. Le isole hanno generato una grande varietà di scrittori di prosa e poesia, molti dei quali utilizzano il dialetto locale. Vi sono diverse aree dove la fauna e la flora sono protette, tra cui molti siti di riproduzione degli uccelli. Il cavallo delle Shetland e lo Shetland Sheepdog sono due famosissime razze originarie del luogo.

Il motto delle isole, che appare nello stemma araldico del Consiglio, è Með lögum skal land byggja. Questa frase islandese è tratta dalla Legge Basica danese del 1241, Jyske Lov, ed è anche menzionato nella Njáls saga; significa "la terra dovrà fondarsi sulla legge". Un tempo il nome era scritto Zetland, e nell'antichità le isole erano chiamate Hjaltland.

Il nome antico in lingua gaelica scozzese delle isole Shetland (Innse Cat, "Isole del popolo dei Gatti") fa pensare che gli abitanti originali facessero parte dello stesso gruppo tribale che abitava il Caithness (il "Promontorio del Popolo dei Gatti",) e il Sutherland (Cataibh, la "terra del popolo dei Gatti"). Intorno al VII secolo vi giunsero dei missionari che iniziarono a convertire la popolazione al Cristianesimo.

Verso il IX secolo le isole furono invase dai Vichinghi e divennero una colonia norvegese per circa 500 anni, ma la proprietà delle Shetland, insieme alle Orcadi, passò alla corona di Scozia il 20 febbraio 1472 in conseguenza del mancato pagamento della dote per il matrimonio di Margherita di Danimarca con il re di Scozia Giacomo III Stuart. I successivi tentativi da parte dei Norvegesi di saldare il debito e di riacquistare le isole vennero ignorati, inclusa l'ultima offerta norvegese dei primi anni del XX secolo. È comunque da rilevare che un'ampia fascia della popolazione ancora oggi è molto più legata alle origini scandinave che non alla Scozia.

Durante la Seconda guerra mondiale alcune navi provenienti dalle isole Shetland fornirono un servizio di soccorso clandestino alla Norvegia occupata dalle truppe della Germania; questa serie di operazioni venne chiamata l'"autobus delle Shetland" ("the Shetland Bus"). Inizialmente si trattò di un gran numero di piccole barche da pesca, ma in seguito si aggiunsero tre sottomarini di fabbricazione statunitense: il Vigra, l'Hitra e l'Hessa. Il sottomarino Hitra è tuttora galleggiante ed è adibito come nave museo. Dall'estate del 1942 il servizio di soccorso venne ufficialmente denominato come Unità navale norvegese indipendente (NOR.N.U.)

I viaggi di attraversamento del Mare del Nord vennero fatti principalmente in inverno per facilitare il raggiungimento della costa norvegese coperti dall'oscurità della notte artica. Ciò significa che gli equipaggi e i passeggeri dovettero sopportare pesantissime condizioni climatiche e di mare, senza luci, con il rischio costante di essere scoperti da aerei o navi tedesche in ricognizione. Vi era inoltre la possibilità di essere catturati mentre compivano la loro missione sulla costa norvegese. Tuttavia, fu subito deciso che il mascheramento sarebbe stato la migliore difesa: le barche vennero camuffate da pescherecci e gli equipaggi da pescatori. L'operazione fu costantemente sotto la minaccia delle forze d'occupazione tedesche, e diverse missioni fallirono: la tragedia di Telavåg è il caso più tristemente conosciuto.

Parecchie barche da pesca andarono perdute nelle prime operazioni, ma dopo l'arrivo dei tre sottomarini, veloci e adeguatamente armati, non ci furono più perdite durante i viaggi.

Leif Larsen (popolarmente conosciuto come "Shetland Larsen") fu forse il più famoso tra i partecipanti alle operazioni. In tutto egli compì 52 viaggi tra le isole Shetland e la Norvegia, diventando l'ufficiale navale alleato maggiormente decorato della Seconda guerra mondiale.

Solo 16 delle circa 100 isole sono abitate; l'isola principale del gruppo è conosciuta come Mainland e, tra le maggiori, Yell, Unst e Fetlar sorgono a nord, mentre Bressay e Whalsay si trovano ad est. East e West Burra, Muckle Roe, Papa Stour, Trondra e Vaila sono isole minori situate ad ovest di Mainland. Le altre isole abitate sono Foula, a 28 km ad ovest di Walls, Fair Isle a 38 km a sud-ovest di Sumburgh Head e le Outer Skerries ad est.

Le isole disabitate comprendono Mousa, conosciuta per il Broch di Mousa, l'esempio meglio conservato in Scozia delle torri rotonde dell'età del ferro, St Ninian's Isle connessa a Mainland tramite il più grande tombolo del Regno Unito e Out Stack, il punto più a nord delle isole britanniche. La posizione delle Shetland implica diversi primati: Muness è il castello più settentrionale del Regno Unito, e Skaw risulta essere l'insediamento abitato più a nord. La geologia delle Shetland è complessa, con numerose faglie e pieghe. Queste isole sono l'avamposto settentrionale dell'orogenesi caledoniana e vi sono affioramenti di rocce metamorfiche Lewisiane, Daldariane e di Moine, con storie simili alle loro equivalenti della terraferma scozzese. Vi sono anche depositi di Old Red Sandstone e instrusioni granitiche; le caratteristiche più distintive sono rappresentate dall'ofiolite basica, peridotite e gabbro su Unst e Fetlar, che costituiscono i resti dell'Oceano Giapeto. Gran parte dell'economia delle Shetland dipende dai sedimenti ricchi di petrolio nei mari circostanti. Nell'era post-glaciale, circa nel 8150 avanti Cristo, le isole furono colpite da tsunami alti fino a 20 metri causati dalla frana di Storegga, un'immensa valanga sottomarina al largo delle coste norvegesi.



Il punto più alto delle Shetland è Ronas Hill, che raggiunge solamente i 450 metri di altezza sul livello del mare. Le glaciazioni del Pleistocene coprono interamente le isole; durante questo periodo, le Stanes of Stofast, un masso erratico di 2000 tonnellate, raggiunse la sua posizione attuale sulla cima di una collina a Lunnasting.

Le Shetland sono un'area nazionale scenica che, diversamente dal solito, è costituita da diverse località distinte: Fair Isle, Foula, South West Mainland (incluse le isole Scalloway), Muckle Roe, Esha Ness, Fethaland e Herma Ness.

Le Shetland hanno un clima oceanico temperato marittimo, e confinano con la zona subpolare, con inverni lunghi ma freschi e estati corte e miti. Il clima, durante tutto l'anno, è moderato a causa dell'influenza delle aree circostanti, con temperature massime medie di 7°C a marzo e 18°C a luglio ed agosto. Temperature oltre i 25°C sono molto rare; la più alta temperatura registrata è stata 28,4°C nel luglio 1991 e la più bassa è stata -8,9°C nel gennaio 1952 e gennaio 1959. Il periodo senza ghiacci può accorciarsi fino a tre mesi. In contrasto, le aree interne della vicina Scandinavia a latitudini simili registrano differenze di temperatura maggiori tra inverno ed estate, con le massime medie di luglio comparabili al record di sempre di Lerwick, intorno ai 23°C, dimostrando ulteriormente l'effetto moderante dell'Oceano Atlantico. In contrasto, gli inverni sono considerevolmente più miti rispetto a quelli delle vicine aree continentali, comparabili addirittura alle temperature invernali di Inghilterra e Galles che si trovano molto più a sud.

Il carattere generale del clima è ventoso e nuvoloso con almeno 2 mm di pioggia al giorno in oltre 250 giorni l'anno. Le precipitazioni medie sono intorno ai 1003 mm l'anno, con novembre e dicembre che risultano i mesi più umidi. La neve si trova solitamente nei mesi tra novembre e febbraio, e la neve raramente rimane sul terreno per più di un giorno. I mesi meno piovosi vanno da aprile ad agosto, anche se nessun mese conta meno di 50 mm di precipitazioni. La nebbia è comune nei mesi estivi a causa dell'effetto rinfrescante del mare sulle correnti miti che provengono da sud.

A causa della latitudine delle isole, nelle notti invernali serene può essere osservata l'aurora boreale, mentre in estate vi è quasi un crepuscolo perenne, che localmente viene chiamato "simmer dim". Le ore di sole annuale ammontano a circa 1.110, il che rende molto comuni i giorni nuvolosi.

Tradizionalmente, le attività economiche principali nelle isole Shetland sono sempre state l'agricoltura e l'allevamento. Le piante coltivate includono l'avena e l'orzo, oltre a diversi ortaggi; tuttavia, il clima oceanico fresco e umido, il suolo sterile, la scarsa insolazione e la forte esposizione al vento creano un ambiente molto rigido per la maggior parte delle piante, permettendo un'agricoltura molto limitata. Il crofting, la coltivazione di piccoli appezzamenti di terreno in base a un limitato diritto di usufrutto, è tuttora praticato e visto come una tradizione fondamentale delle Shetland, oltre che un'importante fonte di reddito.

Maggiore importanza hanno l'allevamento e la pesca. Il primo in particolare ha fornito delle specie assai conosciute ed apprezzate, come la pecora delle Shetland, dalla lana molto soffice e bella, insieme al cane da pastore (lo Shetland shepard) e al pony delle Shetland.

Un'attività industriale molto importante, collegata all'allevamento delle pecore, è la lavorazione della lana.

Più di recente, la scoperta nel XX secolo di giacimenti di petrolio nel Mare del Nord ad est delle isole ha procurato una fonte alternativa di reddito di grande importanza. Il "Bacino delle Shetland Orientali" si sta rivelando come uno dei giacimenti petroliferi più grandi d'Europa. Il petrolio estratto viene scaricato al terminal di Sullom Voe nelle Shetland.

La lingua originariamente parlata nelle isole Shetland, il Pitto, fu sostituita dall'antico Norvegese, da cui si sviluppò il Norn, che a sua volta fu rimpiazzato dal dialetto delle Shetland, una variante locale dello Scots, che attualmente sta scomparendo per lasciare posto all'"Anglo-scozzese", la lingua inglese standard parlata in Scozia. Tuttavia, l'eredità del Norn resta nella grammatica e in un certo numero di parole, rendendo il dialetto delle isole Shetland peculiare e distinto dall'inglese parlato in Scozia.

Quando il Norn venne gradualmente soppiantato dallo Scots, il nome originario di provenienza scandinava delle isole, Hjaltland ("terra alta") divenne jetland (la lettera iniziale era l'antica lettera della lingua Scots, yogh, che suonava quasi identica al suono originale scandinavo, hj ). Quando la lettera yogh finì per scomparire, venne spesso sostituita con la lettera graficamente somigliante z, da cui derivò la grafia del nome Zetland, la forma usata per denominare prima del 1975 l'originale contea delle Shetland. Successivamente, la grafia venne uniformata alla pronuncia ormai comune del nome delle isole, e divenne quella attuale.

Le Shetland Meridionali consistono in 11 isole principali e diverse isole minori, per un totale di 3.687 km² di superficie. Tra l'80 e il 90% del territorio è coperto da ghiacciai. Il punto più elevato è il Monte Foster sull'Isola Smith a 2.105 metri s.l.m.

Secondo la versione ufficiale le isole vennero "scoperte" dall'esploratore britannico William Smith il 19 febbraio 1819 e reclamate in nome di Re Giorgio III del Regno Unito. Lo sbarco sulle isole venne effettuato sulla più grande delle Shetland Meridionali, l'Isola di Re Giorgio sempre da William Smith, il 16 ottobre dello stesso anno.

Le isole vengono tuttavia reclamate anche da Argentina e Cile. Sembra che nel 1818, precedentemente dunque allo sbarco dello Smith, Juan Pedro de Aguirre, avesse chiesto permessi al governo argentino, che dava concessioni di caccia e pesca nel territorio antartico, e operasse con la nave "Espíritu Santo " facendo base sull'"isola Decepción", il cui nome resta tuttora in una piccola isola dell'arcipelago.

La caccia alle foche e alle balene si è svolta sulle isole nel XIX e all'inizio del XX secolo, ma le isole sono state abitate solo dal momento dell'installazione di una stazione scientifica di ricerca nel 1944. Una minima parte di turismo specializzato vi si svolge durante l'estate.

L'Isola Livingston è la seconda più grande isola nelle Isole Shetland Meridionali, Antartide.

La formazione principale della montagna, la Montagna di Tangra nella regione sudorientale, è di lunghezza 30 km e d'altezza 1700 m. La maggior parte dell'Isola Livingston è coperta da un calotta di ghiaccio, che forma la linea costiera in molti settori. Il clima è antartico marittimo.

Livingston è stato scoperto dall'inglese William Smith il 19 febbraio 1819 e durante gli anni successivi è diventato il centro di sfruttamento delle risorse viventi marine. Rimane delle capanne, barche ed altri manufatti dei cacciatori di foche statunitensi ed inglesi dal secolo XIX ancora sono trovati su Livingston, che possiede la concentrazione più grande dei luoghi storici in Antartide (dopo la Georgia del Sud).

L'isola è governata sotto il regime del Trattato Antartico. Le basi scientifiche Juan Carlos I (Spagna) e San Clemente di Ocrida (Bulgaria) esiste alla Baia Sud dal 1988, e la piccola base di Capo Shirreff (Cile e Stati Uniti d'America) funziona dal 1991. Ci sono due aree naturali protette sull'isola, la Penisola Byers e il Capo Shirreff. Il Punto Hannah sul litorale del sud di Livingston e l'Isola Half Moon vicino al litorale orientale, sono fra le destinazioni più popolari di turismo antartico, visitate frequentemente da navi turistiche.





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