giovedì 24 marzo 2016

LE CASCATE VITTORIA



Le Cascate Vittoria sono tra le cascate più spettacolari del mondo.

Cascate con le quali lo Zambesi, a circa 900 m s.l.m., salta nel suo corso medio un gradino alto circa 120 m e largo 1700. Il corso del fiume è incassato in una gola, sormontata da un ponte sul quale passa la ferrovia che collega la Repubblica Democratica del Congo con la Repubblica Sudafricana, attraverso lo Zambia e lo Zimbabwe. Lungo il fiume, nello Zimbabwe, si trova il Victoria Falls National Park, di notevole interesse turistico.

I primi abitanti dell'area limitrofa alle cascate furono i Khoisan, un popolo di cacciatori-raccoglitori. Essi furono seguiti dal popolo Tokaleya, che chiamò le cascate Shongwe. Successivamente, i Ndebele la chiamarono aManz' aThunqayo, e i Makololo Mosi-oa-Tunya, che vuol dire "il fumo che tuona".

Il primo europeo a visitare le cascate fu David Livingstone, il 17 novembre 1855, durante un viaggio che aveva lo scopo di percorrere lo Zambesi dalla sua parte superiore fino alla foce, viaggio che durò dal 1852 al 1856. Livingstone fu precedentemente impressionato dalle cascate Ngonye, che si trovano più a monte delle cascate Vittoria, ma trovò queste ultime molto più impressionanti. Egli raggiunse anche la piccola isola che si trova in mezzo al fiume, subito prima del salto, che divide due delle cateratte della cascata, e che oggi si chiama Isola di Livingstone.

Nel 1860 Livingstone ritornò nella zona e fece degli studi approfonditi sulle cascate insieme all'esploratore John Kirk. Tra gli altri primi visitatori europei ci furono l'esploratore portoghese Serpa Pinto, l'esploratore ceco Emil Holub, il quale mappò in dettaglio per la prima volta le cascate ed i dintorni nel 1875 (pubblicato nel 1880), e l'artista britannico Thomas Baines, il quale eseguì alcuni dei primi dipinti delle cascate. Non ci furono molte altre visite da parte di europei, fino a quando, nel 1905, la zona venne raggiunta da una linea ferroviaria.

Segnano il confine naturale tra Zambia e Zimbabwe e sono state nominate Patrimonio dell’umanità dall’ Unesco. Fanno parte dei due parchi naturali africani: il Mosi-oa-Tunya National Park, in Zamba e il Victoria Falls National Park, in Zimbabwe. Le Cascate Vittoria creano un luogo suggestivo, caratterizzato dal rombo assordante delle loro acque che precipitano con vigore impressionante, gli arcobaleni che schizzano improvvisi da tutte le parti, gli enormi stormi di uccelli che gridano, planando sul fragore del salto e le infinite nuvolette di condensa sabbiosa che per lunghi attimi annebbiano la vista. Lo Zambesi, dopo il salto,  scorre tra gole profonde e tortuose, una delle quali è traversata da un ponte arditissimo, su cui passa la linea ferroviaria di Capo Congo.
La storia geologica delle Vittoria Falls è controversia e l’ipotesi più attendibile è che l’altopiano su cui scorre lo Zambesi si sia formato 150 milioni di anni fa, in seguito all’erosione di rocce basaltiche friabili. Quando il fiume aprì il suo letto, oltre 500 mila anni fa, l’azione corrosiva dell’acqua avrebbe a poco a poco scavato il precipizio delle attuali cascate. Molti turisti sono affascinati dalla Devil’s Pool o Piscina del Diavolo, un piccolo specchio d’acqua in cima alle Cascate Vittoria adiacente a Livingstone Island, sul lato dello Zambia del fiume Zambesi.



La loro spettacolarità è dovuta alla geografia particolare del luogo nel quale sorgono, una gola profonda e stretta, che permette quindi di ammirare tutto il fronte della cascata dall'altra sponda, esattamente davanti al salto.

A monte delle cascate il fiume è costellato di numerose isolette coperte di vegetazione, il cui numero incrementa man mano che ci si avvicina alle cascate. Queste ultime iniziano quando lo Zambesi precipita in uno stretto dirupo largo circa 120 metri, e la cui altezza varia dagli 80 metri sul lato destro, ai 105 metri nella parte centrale; circa il doppio dell'altezza delle cascate del Niagara. La grande massa d'acqua, cadendo nel dirupo, genera una nebbia di gocce d'acqua che sale ad oltre 1.600 metri di altezza, ed è visibile da una distanza di 40 km.

Sul limite del precipizio vi sono numerose isolette che dividono il flusso dell'acqua e formano quattro cascate. Dalla riva destra del fiume inizia una prima cateratta di 35 metri chiamata Leaping Water (Acqua che salta), seguita dall'Isola Boaruka, larga circa 300 metri, e che divide la prima cateratta dalla cascata principale, che si estende per 460 metri. L'Isola di Livingstone divide la cascata principale da un altro ampio canale d'acqua di circa 530 metri, infine sulla riva sinistra si trova la Cateratta Orientale.

Nei secoli, il fronte delle cascate è retrocesso in direzione opposta alla corrente, a causa dell'erosione causata dallo scorrimento dell'acqua.

Nella stagione delle piogge, il fiume scarica una quantità d'acqua pari a 9.100 m³/s. Nella stagione secca le cascate si possono ridurre a soli due flussi principali, con una quasi assenza di spruzzi d'acqua e una portata ridotta a poco più di 350 m³/s. In questo periodo è possibile vedere le profondità della gola, normalmente oscurata dalla foschia degli spruzzi. Il livello del fiume della gola varia di 20 metri tra la portata massima che si ha in aprile e la fine della stagione secca in ottobre.

L'unica via d'uscita dal baratro in cui cadono le acque è uno stretto canale che si apre nella parete di fronte, a circa due terzi della sua lunghezza a partire dal lato occidentale. Questo canale è largo circa 30 metri, e l'intero volume del fiume si riversa in esso per 120 metri prima di emergere in una serie di gole a zig-zag lunghe circa 80 km che conduce il fiume fuori dall'altopiano basaltico.

Alla fine della prima gola, il fiume ha formato una laguna profonda chiamata Boiling Pot (Pentola bollente). Ampia circa 150 metri, la sua superficie è calma nella parte bassa, ma nella parte alta è segnata da enormi e lenti vortici che creano un effetto visivo di acqua in ebollizione. Come il fiume esce dal Boiling Pot, il canale gira velocemente verso ovest ed entra nella prima delle gole a zig-zag. Le pareti delle gole sono alte più di 120 metri.

Subito dopo il Boiling Pot, la gola è attraversata da un ponte, uno dei soli cinque ponti sul fiume Zambesi, che fu completato nell'aprile del 1905 ed era inizialmente inteso come parte del progetto di Cecil Rhodes per la costruzione di una ferrovia che collegasse Città del Capo al Cairo, progetto che però non fu completato. Il ponte è lungo 250 metri, e si trova a una altezza di 125 metri dal fiume sottostante.

Prima che il ponte ferroviario fosse completato nel 1905, le cascate non furono visitate spesso. Esse furono una attrazione popolare durante il periodo del dominio coloniale inglese nell'area e negli anni immediatamente dopo l'indipendenza dello Zambia e dello Zimbabwe, ma verso la fine degli anni sessanta il numero dei visitatori diminuì bruscamente, sia a causa di un periodo di guerriglie in Zimbabwe che del clima di sospetto verso gli stranieri che vigeva in Zambia sotto il dominio di Kenneth Kaunda.

Gli anni ottanta videro un nuovo incremento del turismo, e lo sviluppo della regione come centro di sport estremi giocò un ruolo importante in questo. Per la fine degli anni novanta, circa 300.000 persone visitavano le cascate ogni anno, e si prevede un incremento fino a oltre il milione di presenze per il decennio successivo.

Il numero di turisti nel lato dello Zimbabwe delle cascate è stato storicamente superiore al numero di turisti nel lato dello Zambia, a causa delle migliori infrastrutture turistiche dello Zimbabwe. Tuttavia il numero di turisti che visitano lo Zimbabwe ha iniziato a diminuire nei primi anni 2000 a causa delle agitazioni politiche della popolazione contro il regime di Robert Mugabe. I due paesi permettono ai turisti di passare le rispettive frontiere, ma è necessario munirsi dei visti precedentemente o alle dogane stesse.

I più coraggiosi che non soffrono di vertigini, si fanno accompagnare da guide esperte nel punto di accesso alla Devil’s Pool e si fanno fotografare o filmare sul precipizio, mentre fanno un bagno adrenalinico proprio sul bordo dal quale si riversano milioni di metri cubi di acqua nel fiume, provando la sensazione indescrivibile di stare sul più pericoloso tetto del mondo. Questo, però,  è possibile solo nella stagione secca che va da settembre a dicembre, mentre durante il resto dell’anno la corrente è talmente forte che si verrebbe trascinati via nel vuoto dalla forza impetuosa delle Cascate.
Uno dei punti in cui ci si avvicina di più alla cascata è il Knife Edge Point, che si raggiunge attraversando una passerella che fa drizzare i capelli (ma sicura), passando attraverso nuvole di spruzzi fino a un'isoletta appuntita in mezzo al fiume. Se l'acqua è bassa e il vento favorevole, godrete di una magnifica vista delle cascate e dell'enorme abisso sotto il ponte sullo Zambesi. Altri modi emozionanti di vedere questo spettacolo includono volare sopra la zona, paracadutarsi, fare rafting e fare il bungee-jumping più lungo del mondo, 111 m, dal ponte sulle cascate. I cacciatori di souvenir possono sbizzarrirsi nelle bancarelle nei pressi della cascata, dove c'è una grande varietà di articoli e i venditori sono disposti a barattare. A poca distanza ci sono un sito archeologico e un piccolo museo dove si possono visitare scavi che testimoniano che l'uomo e i suoi antenati hanno abitato questa regione per 2.5 milioni di anni. Le cascate sono a 11 km da Livingstone e il modo migliore per raggiungerle è in autobus o affittando una macchina.




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