giovedì 5 novembre 2015

LA LAGUNA DI SAN RAFAEL



La laguna San Rafael, è considerata l’ultimo testimone dei ghiacciai, poiché è di origine posteriore al ghiacciaio dovuto alla regressione prodotta dal ghiacciaio omonimo.

Un’esperienza senza paragoni è l’alba maestosa che ricevono i naviganti che entrano alla laguna San Rafael. L’assordante boato delle lastre di ghiaccio che si staccano del ghiacciaio San Rafael animano uno scenario di acque multicolori dove i viaggiatori possono godere del ghiacciaio, e anche prendere un whisky con i suoi cubetti di ghiaccio.

Il panorama comprende un enorme giardino azzurro di lastre di ghiaccio che si staccano e galleggiano, con diverse forme e misure, formando un paesaggio inesplorato nel quale coabitano cigni dal collo nero, oche di Magellano, anatre, cormorani, oltre a nutrie, pudu, volpi e leoni marini. Tutte specie appartenenti ad un ecosistema originario dichiarato nel 1979 Riserva della Biosfera dall’UNESCO.

Ghiaccio e cielo. Viola e blu. E tutte le gradazioni del turchese che l'occhio e la fantasia umana possono immaginare. Come se un pittore avesse mischiato i colori, schizzandoli poi sulle ardite pareti di ghiaccio che si tuffano nell'oceano, in un rincorrersi di linee verticali e di contrasti cromatici. Così si presenta il ghiacciaio San Rafael, nella Patagonia cilena, 1500 chilometri a sud di Santiago, la capitale: un minaccioso muro di cristallo lungo due chilometri e alto più di 200 metri che si tuffa nelle acque della Laguna San Rafael. Ma, come gli iceberg che si staccano ogni giorno dalle sue pareti, anche il San Rafael è solo una piccola punta emersa che nasconde un gigantesco segreto. Perché alle sue spalle si estende lo Hielo Continental Norte, una calotta gelata di circa 5mila chilometri quadrati. Un infinito bianco e deserto di cui il San Rafael è solo una delle numerose lingue che finiscono nell'oceano.



Il Parco Nazionale della Laguna di San Rafael è uno dei luoghi più spettacolari dell’America del Sud. Il parco, istituito nel 1959, copre una superficie di oltre 17.000 kmq e comprende alcune delle vette più alte delle Ande patagoniche. Ma la vera attrazione del viaggio è la navigazione sulla grande Laguna San Rafael, formatasi in tempi relativamente recenti a causa della regressione dell’omonimo ghiacciaio.




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