sabato 2 luglio 2016

LE ISOLE GIAPPONESI



Hokkaido è la più settentrionale delle quattro isole principali dell'arcipelago giapponese e la meno sviluppata. Il termine "Hokkaido" letteralmente significa "via per il mare settentrionale", ma originariamente veniva chiamata Ezo (o Yezo) ed era abitata principalmente dagli indigeni Ainu.

L'isola è caratterizzata da una natura selvaggia (ospita più di 60 vulcani che rappresentano oltre il 10% dei vulcani di tutto il mondo) e da inverni rigidi in rapporto alla latitudine; Hokkaido attira amanti della natura e degli sport invernali nei mesi più freddi, ciclisti, campeggiatori ed escursionisti da giugno a settembre. L'isola di Hokkaido è la maggiore produttrice agricola di tutto il Giappone.

Tutta l'isola è un'unica prefettura il cui capoluogo è Sapporo.

Escludendo i suoi laghi, l'isola di Hokkaido ha un'estensione di 78.719 km², fatto che la rende la 21ª isola più grande del mondo.

L'isola di Hokkaido costituisce la parte più settentrionale dell'arcipelago giapponese, nei pressi della Russia. Le sue coste si affacciano sull'Oceano Pacifico ad est ed a sud, sul mare di Okhotsk a nord e sul mar del Giappone ad ovest. A nord lo stretto di La Pérouse la separa dall'isola russa di Sachalin.

È un'isola di origine vulcanica: le montagne sono concentrate nella parte centrale dell'isola, addolcendosi in pianure che si stendono fino alle coste. Hokkaido è inoltre assai sismica. Per esempio l'epicentro di un terremoto di magnitudo 8 avvenuto il 23 settembre 2003, si trovava molto vicino all'isola.

La prefettura di Hokkaido comprende anche altre isole minori, quali Rishiri, Okushiri, e Rebun. L'isola è coperta per il 71% da foreste e per il 16% da terreni agricoli.

Hokkaido è conosciuta per le sue estati relativamente fresche e secche (che attirano numerosi turisti) e per i suoi inverni rigidi in rapporto alla latitudine sotto al 45º parallelo. La temperatura media di agosto (tra le minime e le massime) è di circa 22 °C, mentre quella di gennaio varia dai -4 °C ai -12 °C, in ragione dell'altitudine sul livello del mare e dell'esposizione. In pieno inverno (dicembre-gennaio) le tempeste di neve, portate dai gelidi venti siberiani che scendono centinaia di chilometri trovando ben pochi ostacoli, sono frequenti.

Nei mesi freddi, il mare di Okhotsk gela severamente ed in gran parte, rendendo la navigazione impossibile su tutta la costa settentrionale. I pescatori devono interrompere quindi le loro attività fino al disgelo che tendenzialmente ad inizio aprile è quasi completato.

Hokkaido era originariamente la terra del popolo Ainu. Permangono infatti le tracce della lingua ainu nel toponimo dell'isola, così come per quelli di numerose città tra cui lo stesso capoluogo Sapporo, e di parecchie specie d'alberi e d'animali (per esempio, ezomatsu, ovvero il pino di Hokkaido). L'origine degli Ainu è tuttora dibattuta; la teoria più diffusa li fa venire dal continente asiatico, probabilmente legati ai popoli mongoli. Effettivamente, nel sud di Hokkaido, degli studi archeologici hanno messo in evidenza la presenza di tribù risalenti al Periodo Jomon, probabilmente originari dell'Asia, da 8000 a 6000 anni fa, i cui discendenti potrebbero essere gli Ainu. Nel nord di Hokkaido s'istallarono le popolazioni di Ochotsk sei o sette secoli avanti Cristo.

Dal VII al XII secolo coabitavano le culture sedentarie ed agricole di Okhotsk e Satsujin, che si mescolarono in alcuni luoghi. Tuttavia, gli originari di Okhotsk scomparirono o furono assorbiti dai Satsujin nel XII secolo, formando infine il popolo Ainu.

Lo stabilimento dei primi Giapponesi in Hokkaido avvenne nel 1600 con decine di migliaia di pescatori, mercanti e contadini, ma nel complesso, l'isola resto alquanto spopolata fino al XIX secolo, con una popolazione di 50000 o meno abitanti, intanto però gli immigrati giapponesi avevano superato in numero gli aiuno, che avevano cominciato a diminuire dal XVI secolo. Hokkaido fu a lungo chiamata Yeso, Ezo o Ezochi fino alla Restaurazione Meiji.

Poco dopo la guerra Boshin del 1868, un di fedeli di Tokugawa, comandati da Takeaki Enomoto, dichiarò l'indipendenza dell'isola sotto il nome di Repubblica di Ezo, ma la ribellione fu sedata nel maggio 1869. L'effettiva integrazione di Hokkaido nel Giappone, all'epoca chiamato Impero giapponese, avvenne con la Restaurazione Meiji, a partire dal 1868, a causa delle preoccupazioni circa l'espansione russe in Estremo Oriente. La regione fu divisa in undici province : Tokachi, Hidaka, Ishikari, Kitami, Kushiro, Nemuro, Teshio, Oshima, Shiribeshi, Iburi e Chishima per le isole Curili del sud. Nel 1882, le province di Hokkaido si fusero per formare tre prefetture: Hakodate, Sapporo e Nemuro, le quali si unirono a loro volta nel 1886.

La commissione di colonizzazione fu creata per favorire il popolamento dell'isola, i cui abitanti aumentarono fortemente al sud e nella città di Sapporo, scelta per ospitare il governo centrale nel 1885. Dal 1875, dei soldati-coloni si stabilirono in cambio di terre al centro, all'est ed al nord. Nel 1900, 600 000 coloni giapponese risiedevano in Hokkaido. L'integrazione degli immigrati avvenne in tre tappe: l'instabilità della nuova società nel periodo Meiji; il radicamento e l'affermazione di un'identità locale tra il 1910 e il 1955 circa; infine una fase di delocalizzazione, come d'altronde in tutto il Giappone, e di forte urbanizzazione, a significare che i localismi si stavano facendo da parte.

Durante gli anni 1930, l'isola aveva beneficiato della modernizzazione intensiva, della rivoluzione industriale, della nascita della risicoltura, degli aiuti occidentali e specialmente americani, cosicché la maggior parte del territorio era completamente occupato, eccetto le terre più ostili a nord ed ad est, con le grandi città tra cui Sapporo e Otaru.

Dopo la Seconda Guerra mondiale, circa cinque milioni di coloni tornarono dalla Corea e dalla Manciuria, in modo che a partire dal 1950 la popolazione delle zone più abitate si spingesse sistematicamente nelle aree poco popolate del nord e dell'est.

Hokkaido occupa il primo posto nel settore primario del Giappone, specialmente per la produzione di riso e di pesce. L'insieme del settore è molto sviluppato: allevamento, agricoltura, pesca.

Sebbene l'industria leggera sia egualmente rappresentata (in particolare carta, birra e produzione alimentare), la maggior parte dei posti di lavoro si trova nel settore dei servizi. Il turismo è molto importante per l'economia, particolarmente durante l'estate, la cui frescura attrae turisti (fa molto caldo nel resto del Giappone durante questo periodo dell'anno). In inverno, sono le stazioni sciistiche a prendere il sopravvento, ad esempio si svolsero a Sapporo i Giochi olimpici invernali del 1972.

L'unico collegamento terrestre di Hokkaido col resto del Giappone è il tunnel Seikan. La maggior parte dei viaggiatori arriva sull'isola mediante aeroplano. Il principale aeroporto è quello di Chitose, chiamato Aeroporto di Shin-Chitose, a sud di Sapporo. Tokyo-Chitose è linea più frequentata del Giappone con quarantacinque voli giornalieri, operati da tre società.

Si può anche andare a Hokkaido con il traghetto, a partire dai porti di Sendai e Niigata.

La rete ferroviaria all'interno di Hokkaido è molto sviluppata, ma alcune città sono accessibili solo in bus o in automobile.

La regione di Hokkaido è stata spunto per l'ideazione della regione del mondo Pokémon di Sinnoh.

Honshu è l'isola più grande del Giappone. Honshu in giapponese vuol dire appunto Provincia principale. Su Honshu sono ubicate, oltre la capitale Tokyo, alcune fra le città più grandi e importanti del paese: Hiroshima, Kawasaki, Kobe, Kyoto, Nagoya, Nara, Osaka, Sendai, Yokohama.



Nei suoi confini amministrativi, ha una superficie di 231.090 km², inclusi 155 km² di acque interne. Senza le isole minori, la superficie di Honshu è di 227.414 km², il che ne fa la 7ª più estesa isola del globo.

Una catena montuosa altamente vulcanica attraversa l'isola per il lungo. La cima più alta è quella del Monte Fuji (3778 m s.l.m.), seguita da alcune cime delle Alpi giapponesi.

Honshu conta oltre 103 milioni di abitanti (2003), concentrati soprattutto nelle pianure a disposizione, in particolare nella pianura del Kanto, dove il 25% della popolazione totale risiede nella Grande Area di Tokyo, che include Tokyo e Yokohama, Kawasaki, Saitama e Chiba città. È stata la più popolosa isola della Terra fino alla metà degli anni ottanta quando fu superata da Giava (Indonesia), caratterizzata da un più alto tasso di crescita demografica.

Come nella maggior parte della nazione, l'industria si trova lungo la fascia che parte da Tokyo, lungo le città costiere meridionali di Honshu, tra cui Kyoto, Osaka, Nagoya, Kobe e Hiroshima, e parte della cintura Taiheiyo. L'economia lungo la costa nord-occidentale del Mar del Giappone proviene in gran parte dalla pesca e dall'agricoltura; Niigata è nota come un importante produttore di riso. La pianura del Kanto e Nobi producono grandi quantità di riso e verdure, esportate verso tutto il Giappone. Yamanashi è famosa per la frutticoltura, e Aomori è nota per le sue mele.

I centri storici più importanti sono Kyoto e Narae Kamakura. L'isola è nominalmente suddivisa in cinque regioni e contiene 34 prefetture, compresa quella metropolitana di Tokyo. Le regioni sono Chugoku (occidentale), Kansai (del sud, a est di Chugoku), Chubu (autonomo), Kanto (orientale), e Tohoku (nord). Alcune isole minori sono incluse all'interno di queste prefetture; principalmente sono: isole Ogasawara, Sado Island, Izu Oshima e Awaji Island.

Il punto più settentrionale sulla Honshu è la punta della penisola Shimokita in Oma, Aomori. All'estremo sud si trova a Cape Kure Kushimoto, Wakayama. L'isola è delimitata ad est da Todogasaki a Miyako, Iwate e ad ovest da Bishanohana a Shimonoseki, Yamaguchi. Si estende su più di otto gradi di latitudine e 11 gradi di longitudine.

Venerdì 11 marzo 2011 nella zona nord-orientale dell'isola di Honshu in Giappone si verifica una violenta scossa di magnitudo 9,0, il più grande sisma registrato nello Stato nipponico. La scossa viene registrata dai sismografi alle 14:45, ora locale, a una profondità di 24,4 km a più di 500 km dalle coste giapponesi. La violenta scossa, che causa molti danni e l'incendio a una centrale nucleare, provoca uno tsunami, che si abbatte sulle coste giapponesi con onde alte 10 metri. Le autorità, stilando il numero provvisorio delle vittime e dei dispersi, annunciano che le previsioni non sono incoraggianti: si parla di almeno 1000 morti e migliaia di sfollati.

Shikoku è la più piccola e meno popolosa tra le quattro maggiori isole dell'arcipelago giapponese. È situata nella parte meridionale ed è vicina al Kyushu e allo Honshu.

Shikoku letteralmente significa quattro province (shi=quattro, koku=paesi), che nell'antichità erano: Sanuki, Awa, Iyo, e Tosa. Dall'era Meiji (1862) queste sono diventate prefetture. Oggi si chiamano Kagawa, Tokushima, Ehime e Kochi.

Il monte Ishizuchi, con i suoi 1982 metri, è la cima più elevata dell'isola.

Lo Shikoku è collegato allo Honshu da tre ponti. Sul ponte Seto Ohashi("il grande ponte di Seto"), terminato nel 1988, transita la ferrovia.

La maggioranza della popolazione (poco più di quattro milioni di abitanti) risiede nei capoluoghi delle quattro prefetture: Kochi, Matsuyama, Tokushima, Takamatsu.

Kochi è la città capoluogo della prefettura omonima (320.000 abitanti circa) situata alla foce del fiume Monobe, nella baia di Tosa. Notevole il castello che domina dall'alto.

Matsuyama, capoluogo della prefettura più orientale (Ehime), è anch'essa famosa per il castello e per le fonti termali (Dogo Onsen) in cui tradizionalmente per secoli si sono bagnati nobili, persone comuni ed anche, in stanze a loro riservate, l'imperatore e i membri della famiglia imperiale.

Lo Shikoku ha moltissimi templi che erano tradizionalmente meta di pellegrinaggi buddhisti. Il pellegrinaggio consisteva nel giro degli 88 templi. Ancor oggi viene compiuto con tutti i mezzi. La tradizione vuole che il pellegrinaggio sia stato istituito da un antico monaco buddhista, Kukai, originario dello Shikoku. Secondo la leggenda, il monaco apparirebbe ancora oggi ai pellegrini.

Nei pressi di Kotohira è interessante la serie di templi, edificati sul monte Konpira. Una lunga e imponente scalinata, fiancheggiata da migliaia di steli, conduce ad un tempio dedicato ai viaggiatori nel quale è possibile vedere numerosi ex voto di varie epoche.

Lo Shikoku è sempre stato piuttosto isolato e quindi ha conservato più a lungo le caratteristiche originarie del Giappone soprattutto riguardo alla vegetazione ed anche ad alcune tecniche costruttive.

Una delle più affascinanti descrizioni dello Shikoku "perduto" si deve ad Alex Kerr uno scrittore statunitense che per molti anni, a partire dal 1970, ha vissuto in uno sperduto villaggio di montagna vicino Oboke.
Il libro è stato scritto in giapponese e successivamente tradotto in inglese sotto la supervisione dell'autore. L'edizione italiana è uscita col titolo: Il Giappone e la gloria, Feltrinelli 1999.

Kyushu è la terza, in ordine di grandezza, tra le quattro maggiori isole dell'arcipelago giapponese. È situata nella parte sud-occidentale ed è vicina allo Shikoku e allo Honshu. Sulla costa sud-occidentale dell'isola è situata la città di Nagasaki, capitale dell'omonima prefettura. È considerato il luogo di nascita della civiltà giapponese. Nell'antichità era anche conosciuto sotto il nome di Kyukoku, Chinzei e Tsukushi-no-shima. L'antica regione di Saikaido consiste dell'isola di Kyushu e di quelle che lo circondano. Il nome della regione, Kyushu significa "nove provincie".

L'isola è prevalentemente montuosa, e il più alto vulcano attivo giapponese, il Monte Aso (1592 m), si trova su Kyushu. Ci sono molti altri segni dell'attività tettonica, incluse numerose aree ricche di sorgenti calde. La più celebre di queste si trova a Beppu, lungo la costa orientale, e attorno al Monte Aso, nella zona centrale di Kyushu.

La regione di Kyushu è una regione stabilita politicamente che consiste di sette prefetture su Kyushu, e della Prefettura di Okinawa più a sud.

La principale città dell'isola è Fukuoka. Con una popolazione approssimativa di 1,4 milioni di abitanti è uno dei principali poli commerciali, con un grande aeroporto internazionale e una delle cinque borse valori in Giappone. Kitakyushu (prefettura di Fukuoka) è un altro importante centro (poco meno di un milione di abitanti), soprattutto nel campo dell'industria pesante. Kumamoto e Kagoshima sono la terza e quarta città più grandi con più di 500.000 abitanti. Nagasaki possiede uno dei più antichi porti internazionali, che è stato la sola porta di accesso al Giappone per gli stranieri durante il Periodo Edo, dalla metà del XVI secolo fino alla metà del diciottesimo.

I principali prodotti agricoli sono riso, tè, tabacco, patate dolci e soia; c'è anche un'abbondante produzione di seta. L'isola è nota per la produzione di differenti tipi di ceramiche tra le quali Arita, Imari, Satsuma e Karatsu. L'industria pesante è concentrata nel nord, attorno alle città di Kitakyushu, Nagasaki e Oita e include industrie chimiche e meccaniche.

Nella serie Pokémon, la regione di Kyushu è l'ispirazione della fittizia regione di Hoenn, luogo dove si svolgono gli eventi nei videogiochi della Terza generazione.



Nessun commento:

Posta un commento

Eseguiamo Siti e Blog a prezzi modici visita: www.cipiri.com .