lunedì 2 maggio 2016

L'ISOLA CHRISTMAS



L'isola di Natale (in inglese Christmas Island) è una piccola isola appartenente politicamente all'Australia e situata nell'Oceano Indiano a sud dell'Indonesia. Vi risiedono circa 600 persone.

Il nome si deve al capitano inglese William Mynors, che avvistò l'isola nel Natale del 1643 a bordo della nave Royal Mary. L'isola, disabitata, era comunque già conosciuta dai navigatori olandesi e britannici. L'olandese Pieter Goos la disegnò sulle sue mappe per la prima volta nel 1666, dandole il nome di isola Moni. Il primo approdo documentato venne effettuato nel 1688 dall'equipaggio del vascello Cygnet, al comando del bucaniere William Dampier, in cerca di acqua e legname.

L'isola di Natale ha un alto valore scientifico, poiché sembra che fino alla fine del XIX secolo fosse disabitata: pertanto la fauna e la flora dell'isola si sono sviluppate senza alcuna interferenza umana. Tra le specie più note, il granchio rosso (Gecarcoidea natalis) conta circa 60 milioni di esemplari nel 2003.

All'inizio della stagione delle piogge, tra ottobre e dicembre, i granchi rossi adulti iniziano una migrazione spettacolare dalla foresta verso costa, per riprodursi e deporre le uova. Se le piogge forniscono i presupposti ideali per dare il via alla marcia , i tempi della migrazione sono legati anche alle fasi della luna, come spiega il dipartimento parchi del governo australiano. Le uova, infatti, vengono rilasciate dalle femmine in mare proprio durante l'alta marea dell'ultimo trimestre lunare.

La migrazione di milioni di granchi appare quasi terrificante agli occhi degli uomini comuni. Ma non a quelli degli isolani, che ogni anno si prodigano per aiutare i granchi e ridurre il numero delle morti accidentali, chiudono strade e costruendo ponti e sottopassaggi per il transito degli animali. cosa accade dopo? Una volta attraversata l'isola messa in sicurezza, i granchi raggiungono la riva.

Qui i maschi scavano tane in cui si verifica l'accoppiamento con le femmine, che produrranno uova entro tre giorni e le veglieranno per i primi 12-13. Le uova rilasciate vengono a contatto con l'acqua e nuvole di giovani larve vengono risucchiate dal mare. Dopo circa un mese in acqua, avviene la loro trasformazione in megalopae, che si riuniscono vicino alla riva per uno o due giorni prima di trasformarsi in giovani granchi e lasciare l'acqua.

Anche se grandi appena cinque millimetri di diametro, i piccoli granchi iniziano la loro marcia al contrario, verso l'interno, impiegando circa nove giorni per raggiungere l'altopiano. Qui si vedono scomparire tra rocce, rami e detriti della foresta per i primi tre anni della loro vita, quando saranno pronti per accoppiarsi e ripercorrere la strada già segnata dai loro padri e dalle loro madri.

L'isola è stata oggetto di sfruttamento minerario dei fosfati fin dalla fine dell'Ottocento. Per evitare la distruzione dell'habitat naturale il 65% del territorio è stato dichiarato nel 1980 area protetta con la fondazione del Christmas Island National Park. Il parco preserva la foresta pluviale tropicale e numerose specie endemiche di piante e animali come quelle sopraccitate.



Visitare l'Isola di Natale non è semplice, in quanto i voli che transitano sul Christmas Island International Airport sono del tutto irregolari. Le compagnie che operano collegamenti semi-regolari partono da Perth in Australia, Kuala Lumpur in Malesia e le Isole Coco, un gruppetto di atolli che si trova a sudovest rispetto all'isola. La rete stradale è abbastanza estesa ed è presente un servizio di taxi, ma per accedere alle zone di maggior interesse bisogna ricorrere alle quattro ruote motrici, data la natura accidentata del territorio. I servizi di auto-noleggio presenti sull'isola sono a vostra disposizione, ma è sempre meglio prenotare il veicolo prima dell'arrivo data la quantità limitata.

Tra i più bei posti dove si accede esclusivamente con le 4×4  ci sono le Dales, uno dei pochi luoghi dell'isola dove si trovano correnti di acqua dolce. Da qua si prende un cammino per la cascata di Hugh. Il Martin Point è un punto di osservazione su una scogliera che permette di avere una bellissima vista dell'oceano. Le Blowholes sono delle formazioni rocciose spettacolari dove l'acqua del mare si accumula in una serie di anfratti spumeggiando e spruzzando. Tra i vari luoghi che invece potete raggiungere con un auto normale ci sono vari punti di osservazione come il South Point e Margaret Knoll. E non potete assolutamente mancare una visita alle grotte, che sono proprio a cinque minuti dal centro cittadino principale: qui l'acqua di mare si mescola a una sorgente dolce per formare una piscina naturale, utile per un bagno rinfrescante nelle calde giornate tropicali.

Flying Fish Cove è la capitale dell'isola. Localmente conosciuta come "the Settlement", ovvero l'insediamento, è stata naturalmente il primo centro urbano. Anche se non si può propriamente definire città: su tutta Christmas Island abitano 1.400 abitanti, e qui vi risiede un terzo dell'isola. Il centro abitato è però attrezzato per il turismo e i divertimenti: vi è un porto per l'attracco degli yacht e delle navi da crociera, mentre l'aeroporto internazionale è a pochi minuti da qui. La maggior parte dei resort e alberghi si trova a Flying Fish Cove.

Poon Saan è il secondo insediamento più grande, ed è noto per la maggioranza dei cinesi che lo abitano. Sull'Isola di Natale vi è il 70% di cinesi, mentre solo il 20% di Europei e il 10% di Malesi. La manodopera cinese e malese fu importata al tempo delle estrazioni dei fosfati. A Poon Saan si trovano ben due ristoranti cinesi e un lodge. Altri insediamenti sono Silver City, Kampong e Drumsite: dappertutto potete trovare ristoranti e negozi di souvenir. L'albergo più famoso dell'isola è il Christmas Island Resort, situato a Waterfall Bay. Famoso soprattutto per essere stato per qualche anno anche un casino, è comunque una struttura ampia e moderna. È  il principale centro di alloggio per i servizi turistici che offre: un campo da golf, escursioni guidate e centro diving.

A dispetto del nome, l'Isola di Natale è pur sempre una meta dei tropici, ottima destinazione per le vacanze al mare. E qui raggiungere una spiaggia diventa un'impresa avventurosa che però soddisfa la fatica: molte si trovano immerse nella foresta pluviale, in aree dove solo un fuoristrada può arrivare, per poi essere parcheggiato e proseguire a piedi. E dopo qualche minuto di trekking, ecco i meravigliosi lidi: Dolly Beach, Greta Beach, Winifred Beach sono solo alcune delle spiagge più nascoste e isolate.

Ma ce ne sono anche di più accessibili: Lily Beach, Ethel Beach, West White Beach, si raggiungono tranquillamente in auto, che dovrà comunque essere abbandonata per poi proseguire a piedi. Tutte offrono uno splendido scenario tra oceano e scogliere. Se poi siete degli inguaribili pigroni e l'avventura non vi garba potete godere delle spiagge di Flying Fish Cove: anche qui il relax non vi mancherà e si pratica anche un bellissimo snorkeling sulla barriera corallina.

Christmas Island è un territorio non autonomo dell'Australia amministrato dal procuratore generale del Dipartimento. L'amministrazione era demandata al Ministero dei trasporti e dei servizi regionali fino 29 novembre 2007. Giuridicamente è sottoposta alla legislazione australiana ed è sotto l'autorità del governatore generale dell'Australia, che la delega a un apposito amministratore. I servizi, compresi i dipartimenti di governo, sono forniti da appaltatori con costi a carico del Commonwealth australiano.

Per quest'isola passa un grande traffico di profughi che, provenienti dal Medio Oriente, chiedono asilo all'Australia: molti di questi provengono dall'Afghanistan, dallo Sri Lanka, dall'Indonesia e da altri stati vicini.

Nella passata legislazione, John Howard, primo ministro australiano, tramite il Parlamento australiano ha escluso l'isola dalla zona di immigrazione australiana: ovvero chiunque arrivi in quest'isola non può fare domanda per ottenere automaticamente la condizione di rifugiato - consentendo così alla marina australiana di rimandare indietro gli immigrati clandestini.

L'isola vanta una selezione calcistica. Essa è sotto l'egida della Christmas Island Soccer Association, fondata nel 1989, che non appartiene alla FIFA né alla OFC, quindi non ha diritto di partecipare ai Mondiali di calcio. I colori sono il giallo ed il verde, lo stadio principalmente usato per le partite in casa è l'High School Soccer Field.

La selezione dell'isola di Natale partecipa all'Inter Island Cup insieme alle isole Cocos. Il torneo è stato disputato dal 1994 al 2005. Ha anche disputato un'amichevole contro l'Australia perdendo per 17-0.


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