giovedì 19 maggio 2016

IL LAGO DI MALGINA



Il lago della Malgina è situato in Alta valle Seriana, in provincia di Bergamo, a quota 2.339 m s.l.m. Situato all'interno di una conca circondata da ripide salite e aperta a sud da un canalino, il lago è riparato dal vento, ma anche dai raggi del sole, per buona parte del giorno.

Meta di occasionali passeggiatori in agosto, il lago è per lo più punto di transito di alpinisti diretti al Pizzo del Diavolo della Malgina, al Lago Gelt, al passo di Caronella e alle soprastanti Cime di Caronella.

La via più breve per raggiungere il lago parte da Valbondione. Si prende il sentiero che conduce al Rifugio Curò e, una volta giunti in prossimità del rifugio e in vista del Lago del Barbellino, si costeggia il lago lungo il sentiero che lo percorre sulla sponda sud in direzione del Lago del Barbellino Naturale. Passato il lago si prosegue sul sentiero principale fino alla deviazione che si dirama verso nord in direzione del lago della Malgina - Pizzo del Diavolo della Malgina. Si prosegue quindi lungo il sentiero fino al canalino, unico tratto scosceso della passeggiata che conduce al lago.

Severa e solitaria, la Val Malgina si offre al visitatore come una valle aspra e poco accessibile proprio perché non vi sono strade d’accesso se non gli antichi sentieri; questo comporta un notevole isolamento ma rappresenta certo anche il grande fascino di questo territorio.
Oltre ad essere coperta da una fitta vegetazione già dal fondovalle, è segnata per quasi tutta la sua lunghezza da una profonda incisione, chiamata Canalone di Val Malgina, dove d’inverno si accumulano grandi quantità di neve, che in anni non particolarmente caldi può resistere fino all’inverno successivo.
La valle, proprio per questa depressione interna, si differenzia dalle altre valli laterali del versante, in quanto ha quasi totalmente perso la caratteristica di valle sospesa, ancora ben evidente nel resto della catena; proprio a causa della forte erosione causata dalla presenza della frattura trasversale, la Val Malgina appare iperscavata rispetto alle altre valli adiacenti.



Per quanto riguarda la vegetazione partendo dall’alto si possono scorgere una serie di ambienti diversi caratterizzati ciascuno da un tipo particolare di vegetazione. Nella parte più alta, la prateria alpina, più sotto le vaste distese di rododendri, ontani e ginepri. Fino a circa 1500 m sono i boschi di conifere a dominare, con una larga prevalenza di abete rosso, intervallato da larici e, nelle zone più umide, da abete bianco. Al di sotto di questi boschi si estendono quelli di latifoglie, dove domina incontrastato il castagno, un tempo molto curato perché di esso si utilizzavano i frutti, il legno e le foglie, quest’ultime come strame per le stalle.
La zona è ricca di fauna caratteristica di tutto il versante. Si possono ricordare: caprioli, camosci, stambecchi, il gallo cedrone, emblema del Parco delle Orobie Valtellinesi, picchio nero, la civetta, nana e capogrosso.


LEGGI ANCHE: http://asiamicky.blogspot.it/2016/04/le-alpi-orobie.html






Nessun commento:

Posta un commento

Eseguiamo Siti e Blog a prezzi modici visita: www.cipiri.com .