mercoledì 17 agosto 2016

MALTA



Il primo approdo degli esseri umani sull'isola risale, probabilmente, al momento immediatamente successivo all'estinzione degli ippopotami nani e degli elefanti nani. Tracce di insediamenti del neolitico antico (6000-4000 a.C.), sono state rinvenute sia in aree aperte che all'interno di grotte, come Ghar Dalam; questi primi stanziamenti erano costituiti da coloni provenienti dalla Sicilia, per le analogie del materiale ceramico ivi ritrovato (ceramica impressa Ghar Dalam) con quello coevo di Stentinello, villaggio presso Siracusa. I coloni conservarono i rapporti con la Sicilia, continuando a fabbricare ceramica impressa dello stile di Stentinello e iniziando, solo al termine di questa fase (4500 a.C.), un modesto sviluppo tipologico locale.

Anche la ceramica di Skorba (4500-4100 a.C.), villaggio presso Mgarr, somiglia molto a quella ritrovata in Sicilia e comprova quanto siano stati continui i rapporti tra Malta e la sorella maggiore. Questa fase è caratterizzata dalle prime evidenze di attività rituali, di cui, il piccolo tempio di Skorba, può considerarsi il precursore delle costruzioni megalitiche successive.

A partire dal 3500 a.C. si assiste a un fiorire di templi megalitici, primo fra tutti a Gigantia, sull'isoletta di Gozo; altre imponenti strutture sono presenti a Hagar Qim, Mnajdra, Ta Hagrat, Tarxien. A questo periodo temporale (3600-2500 a.C.) si lega un'interessante caratteristica archeologica, rinvenuta in diverse località dell'isola e consistente in scanalature uniformi ed equidistanti tra di loro soprannominate cart ruts o cart racks: la più notevole è quella conosciuta col nome Clapham Junction. Probabilmente, i solchi potrebbero essere stati causati dal continuo passaggio delle ruote dei carrelli adibiti al trasporto della pietra, che, a lungo andare, finirono per intaccare il tenero calcare di cui è costituita l'isola.

Il "popolo dei templi" scomparve intorno al 2500 a.C., si pensa a causa di una grave epidemia.

Le isole maltesi rimasero così spopolate per qualche centinaio di anni, fino a quando l'arrivo di un nuovo flusso migratorio introdusse nell'isola una nuova cultura: quella dei "costruttori dei dolmen". Nella maggior parte dei casi si tratta di piccole camere con la copertura costituita da una grande lastra posta sopra delle pietre verticali, riconducibili ad una popolazione del bronzo antico (2150 a.C.) diversa da quella che aveva edificato i precedenti templi megalitici. Ancora una volta si sarà trattato di gente proveniente dalla Sicilia, per la somiglianza dei dolmen maltesi con analoghe strutture da poco ritrovate anche nell'isola più grande del Mediterraneo.

I Fenici colonizzarono Malta solo intorno al 1000 a.C., usandola come avamposto per la loro espansione e i loro commerci nel Mar Mediterraneo. In seguito, nel 736 a.C. venne occupata dai Greci che la chiamarono Melita.

Nel 400 a.C. finì sotto il controllo di Cartagine, e poi sotto il dominio Romano (218 a.C.), durante il quale venne assurta a Municipium. Nell'anno 60 d.C. l'isola fu visitata da San Paolo, che si dice abbia attraccato nella zona che oggi porta il nome di St. Paul Bay (nome originario italiano "Golfo di San Paolo")

Dopo un periodo di dominio bizantino, durato dal IV al IX secolo (durante il quale subì il saccheggio da parte dei Vandali), l'isola venne conquistata dagli Arabi nell'870.

Gli Arabi eliminarono quasi tutti gli abitanti originari e ripopolarono le isole, introdussero la coltivazione del cedro e del cotone, costruirono un sistema di irrigazione e, in particolare, la lingua araba, che la maggior parte della popolazione adottò come lingua madre. La sua influenza nel maltese moderno è facilmente riscontrabile, così come anche la presenza di parole di origine latina e dell'alfabeto latino. La dominazione araba durò per circa due secoli, dall'870 al 1091.

Il periodo di dominazione araba finì nel 1091 quando l'isola venne conquistata dai Normanni provenienti dal Regno di Sicilia. In seguito gli Hohenstaufen (Svevi), gli Angioini e gli Aragonesi (1287) si succedettero nel dominio dell'isola.
Furono Signori di Malta i Conti di Modica, Manfredi III Chiaramonte alla fine del Trecento, e Bernardo Cabrera nei primi decenni del Quattrocento. La nobiltà maltese venne istituita in quest'ultimo periodo; circa 32 titoli nobiliari permangono tuttora, il più vecchio dei quali è il Baronato di Djar il Bniet and Bucana.

Nel 1530 infatti Malta venne concessa in affitto perenne dal Regno di Sicilia ai Cavalieri Ospitalieri; il prezzo simbolico dell'affitto consisteva nella fornitura annuale di un falco da caccia ammaestrato (il Viceré di Sicilia mantenne tuttavia il titolo onorifico di conte di Malta). Questi cavalieri, un ordine monastico militare conosciuto come "Cavalieri di Malta", resistettero all'assedio di Malta nel 1565 da parte dei Turchi ma, dopo questo assedio, i Cavalieri decisero di fortificare l'isola e per la progettazione si affidarono all'architetto militare Evangelista Menga, mentre le fortificazioni della città della Valletta furono opera di Francesco Laparelli. Ulteriori fortificazioni furono avviate a partire dal 1723, quando il Gran Maestro Antonio Manoel de Vilhena ne affidò la progettazione a Giuseppe Merenda.

Il dominio dei cavalieri finì quando Malta venne conquistata da Napoleone, che si stava dirigendo in Egitto per iniziare la sua campagna nel 1798. Napoleone, autorizzato in precedenza dal Direttorio ad occupare Malta, chiese un porto sicuro per rifornire le sue navi e, dopo il rifiuto da parte del governo locale a che più di quattro navi francesi contemporaneamente attraccassero allo scopo nel Porto Grande, sbarcò il proprio esercito. Il Grande Maestro dei Cavalieri Ospitalieri Ferdinand von Hompesch zu Bolheim capitolò dopo un solo giorno di combattimenti intorno a La Valletta (i Cavalieri furono poco decisi nel condurre la difesa, non potendo per statuto prendere le armi contro altri cristiani e anche perché circa 200 di loro, su 300, erano francesi) e Napoleone si stabilì per pochi giorni sull'isola, saccheggiando i beni dell'Ordine e instaurando un'amministrazione a lui fedele. Infine partì alla volta dell'Egitto, lasciando una guarnigione sul posto, al comando del generale Vaubois. Gli occupanti francesi erano impopolari, soprattutto per la loro avversione alla religione ed i maltesi si ribellarono, costringendo i francesi a ritirarsi nelle loro fortificazioni; la Gran Bretagna e il Regno di Sicilia mandarono munizioni e aiuti ai ribelli, assieme alla Royal Navy, che istituì l'embargo dell'isola, facendo sì che nel 1800 i francesi si arrendessero. L'isola divenne così un possedimento inglese, nonostante le rimostranze dei Borbone che erano re di Sicilia e re di Napoli, che rivendicarono la sovranità sull'isola.

Nel 1814 Malta divenne parte dell'Impero Britannico e venne utilizzata come base di scambio e come quartier generale per la flotta, soprattutto per via della sua posizione geografica a metà strada tra Gibilterra e l'Istmo di Suez sulla rotta per le Indie Orientali.

A Malta si sviluppò agli inizi del Novecento un forte irredentismo maltese in favore dell'unione dell'isola al Regno d'Italia, che si intensificò nel 1919, quando le truppe britanniche spararono su un corteo di cittadini che manifestavano contro nuove tasse. L'avvenimento, noto come Sette Giugno (in italiano), è commemorato ogni anno come festa nazionale. Il sentimento filoitaliano fu ostacolato dagli inglesi specialmente durante il periodo del Fascismo in Italia, ma anche e soprattutto nel secondo dopoguerra. Nel 1930, per via della vicinanza culturale e geografica all'Italia, la Flotta Mediterranea Inglese venne spostata ad Alessandria d'Egitto. Malta giocò un ruolo importante durante la seconda guerra mondiale per via della sua vicinanza all'Asse; grazie al coraggio dei suoi abitanti, Malta venne insignita della Croce di re Giorgio VI, sovrano del Regno Unito, ora visibile sulla Bandiera maltese.

Dal 1934, poco prima che sanzioni economiche venissero promosse dalla Gran Bretagna nei confronti dell'Italia (fine 1935), l'italiano non fu più la lingua ufficiale dello Stato, fatto quest'ultimo che comportò un processo di deitalianizzazione da parte degli inglesi nell'intero arcipelago maltese e che culminò, durante la seconda guerra mondiale, con l'esecuzione dell'irredentista Carmelo Borg Pisani da parte dei militari britannici.

Dopo la guerra, seguita da un breve periodo di instabilità politica, Malta ottenne l'indipendenza dalla Gran Bretagna il 21 settembre 1964, divenendo membro del Commonwealth. Nella costituzione mantenne il monarca britannico come proprio capo dello Stato, con il titolo di Regina di Malta (Regina ta' Malta), con un Governatore che deteneva i poteri esecutivi.

Il 13 dicembre 1974 divenne una repubblica, con il Presidente a capo dello Stato. Il 31 marzo 1979 ebbe termine anche l'accordo di difesa militare (rinnovato l'ultima volta nel 1972) tra la repubblica e il Regno Unito. Dopo l'affare maltese, la difesa di Malta, in caso di attacco, è garantita dalle Forze Armate Maltesi e dalla Repubblica Italiana grazie a un trattato bilaterale tra i due paesi.

L'8 marzo 2003 un referendum approvò, con il 53,65% dei consensi, l'adesione all'Unione europea. È il più piccolo Stato dell'Unione europea in termini di dimensioni. Nel gennaio 2008 ha adottato l'euro come moneta nazionale.

Malta è una repubblica parlamentare fondata sulla democrazia rappresentativa, il cui sistema parlamentare e di amministrazione pubblica è modellato sulla base del sistema Westminster.

La Camera dei deputati, assemblea legislativa monocamerale composta da 65 membri, conosciuta come Kamra tad-Deputati, viene eletta a suffragio universale tramite voto singolo trasferibile ogni 5 anni. Può essere sciolta prima della scadenza della legislatura solo dal Presidente, su consiglio del Primo Ministro. Se il partito che ha la maggioranza dei voti non ottiene anche la maggioranza assoluta dei seggi, riceve seggi aggiuntivi attribuiti ai migliori perdenti. Il partito che conquista la maggioranza forma il governo.

Secondo la Costituzione maltese il Presidente nomina il Primo Ministro, che è in genere il leader del partito, che forma il gabinetto.

Il Presidente della Repubblica viene eletto ogni 5 anni dalla Camera dei Deputati.

La magistratura è indipendente, secondo il modello anglosassone.

La popolazione nel 2012 ha raggiunto i 416.515 abitanti; tuttavia l'esiguità del territorio è tale che la densità demografica è di ben 1.318 abitanti per km², una delle più alte d'Europa. I maltesi formano la maggioranza della popolazione, con il 95%, ma sono presenti alcune minoranze, di cui la maggiore è quella inglese.

I maltesi sono per la maggioranza cattolici e l'influenza della religione è forte nella vita pubblica: infatti eutanasia e aborto sono illegali nella giurisdizione maltese. Per quanto riguarda il divorzio, invece, da ottobre 2011 è entrata in vigore la legge che recepisce quanto sancito dal referendum consultivo del 29 maggio 2011, nel quale il 53% dei maltesi si è espresso favorevolmente all'introduzione del divorzio. Il Cattolicesimo è la religione di Stato, ma viene comunque lasciata libertà di culto; si stima che la popolazione sia cattolica al 98%, facendone una delle nazioni a più alta percentuale di Cattolici del mondo.

Vi sono più di 360 chiese a Malta, Gozo e Comino. La chiesa parrocchiale è il centro architettonico e geografico di ogni città e villaggio maltese. Spettacolari sono le tipiche feste in onore del santo patrono, caratterizzate da bande musicali, processioni religiose, fuochi pirotecnici e altro ancora.

Malta è una sede apostolica; gli Atti degli Apostoli raccontano di come san Paolo, durante il viaggio che da Creta lo portava a Roma, naufragò all'isola di "Melite", probabilmente nei pressi di San Pawl il-Bahar, nel 60 d.C. Dal 17 al 18 aprile 2010, si è recato in Visita Apostolica a Malta Papa Benedetto XVI, il quale ha celebrato la Santa Messa nel Piazzale dei Granai – Floriana, in occasione del 1950º anniversario del naufragio di San Paolo.

Tra le altre religioni di Malta si registra particolarmente una presenza significativa della comunità Ahmadiyya con la sede principale a Ta' Xbiex seguita dalla comunità ebraica con la sede principale a Birkirkara e dalla Chiesa cristiana avventista del settimo giorno, anch'essa con la sede principale a Birkirkara.

Il maltese è una lingua semitica, derivante dalla lingua siculo-araba. L'alfabeto maltese conta 30 lettere ed è basato su quello latino con l'aggiunta delle lettere c, g, h, gh, ie e z. Anche se la maggior parte dei vocaboli è di origine semitica, più del 40% delle parole Maltesi hanno origine latina; risultato, questo, delle forti influenze italiane. Durante l'occupazione inglese, soprattutto dal 1880 (Keenan Report), si tentò di epurare il maltese dell'abbondante lessico italiano e siculo, in favore di quello arabo, per rompere i forti legami tra i maltesi e quella che all'epoca consideravano la loro Madrepatria. Il maltese, secondo l'articolo 5 della Costituzione, è la lingua ufficiale della Repubblica di Malta e dal 2004 una delle lingue ufficiali dell'Unione europea.

La legge può disporre che maltese, inglese e altra lingua siano ufficiali e possano essere utilizzati da e nei confronti dell'amministrazione. Nei processi la lingua è il maltese, ma è possibile prevedere in alcuni casi l'uso dell'inglese. Tocca poi alla Camera dei Deputati determinare quale sia la lingua da utilizzare nei lavori parlamentari. La legge sulle lingue approvata nel 2005 ribadisce, infine, che il maltese è un fondamentale elemento di identità nazionale. Nel 1934 i britannici decisero di abolire l'italiano come lingua ufficiale. Tuttavia, l'italiano è attualmente diffuso in campo commerciale, turistico e scolastico, e compreso dalla grande maggioranza degli abitanti: infatti più del 66% della popolazione lo parla correntemente, e un altro 17% lo conosce in modo basilare (totale 83%). Invece nel 1934, dato l'alto analfabetismo dell'epoca, l'italiano era diffuso solo fra i ricchi ed era parlato solo dal 14% della popolazione. Inoltre l'italiano è insegnato in tutte le scuole di Malta, e una delle cinque feste nazionali dell'isola è chiamata Sette Giugno.



Grazie alla televisione, i maltesi ricevono praticamente tutti i canali tv italiani e soprattutto tra i giovani si sta riscoprendo l'uso della lingua italiana; oggi è utilizzata come prima lingua da circa il 2% dei maltesi. È poi presente sull'isola una tendenza all'italianizzazione data la stretta vicinanza dell'isola all'Italia, come dimostrano i numerosi rapporti commerciali tra i due paesi. La maggior parte delle destinazioni dell'Aeroporto di Malta sono poi verso l'Italia. Infine, la Repubblica Italiana garantisce, in caso di conflitto armato la protezione militare della Repubblica Maltese, in base all'Accordo sul Riconoscimento e la Garanzia della Neutralità di Malta stipulato nel 1980 dopo l'affare maltese.

Il turismo è una delle maggiori fonti di guadagno per Malta.
Le maggiori risorse di Malta sono il calcare, una posizione geografica favorevole e una forza lavoro molto produttiva. Malta produce circa il 20% del proprio fabbisogno, ha risorse idriche d'acqua potabile limitate e nessuna fonte di energia domestica. L'economia dipende degli scambi con l'estero, dal settore manifatturiero (in particolare tessile ed elettronico) e dal turismo. Quest'ultimo è aumentato in maniera vertiginosa negli anni e ha portato alla costruzione di numerose strutture turistiche sull'isola.

La cultura di Malta rispecchia le influenze di culture differenti, tra cui l'Italia e il Regno Unito, che governò Malta fino al 1964. Dal 2012 è attiva a Malta la Mediterranean Academy of Culture, Tourism and Trade, una ONG impegnata nel valorizzare il dialogo tra i popoli del mediterraneo.

Nonostante le piccole dimensioni, Malta ha una ricchissima scena letteraria. La prima opera risale al medioevo, ed è una poesia in maltese medioevale scritta da Pietru Caxaro, Xideu ja gireni. Molti intellettuali hanno commentato la poesia tra i quali i Professor Arnold Cassola, il Professor Joseph M. Brincat e il romanziere Frans Sammut.

Nell'Ottocento vi fu un vero e proprio "rinascimento" letterario con figure come Gian Anton Vassallo (1817-1868) e altri.

Il poeta nazionale di Malta, Carmelo Psaila ("Dun Karm") (1871-1961), scrisse in maltese, inglese, italiano e esperanto. Un bellissimo studio sulla sua poesia è stato scritto dal poeta e romanziere Oliver Friggieri e un altro ancora dal poeta e regista teatrale Mario Azzopardi.

Il dopoguerra vide la comparsa del Movimento Risveglio Letterario, con personaggi come Oliver Friggieri (poi divenuto Professore di Maltese all'Università di Malta), Frans Sammut (1945-2011), il "romanziere nazionale", Alfred Sant (poi divenuto Primo Ministro di Malta, 1996-1998), Lino Spiteri (poi divenuto Ministro delle Finanze in due governi, 1981-1987, 1996-1997), e altri ancora.

Oggi la letteratura maltese è dominata da opere in maltese e alcune in inglese. E ci sono anche opere in italiano, come le poesie del Giudice J.J. Cremona e l'ebook Il Sindaco di Racalmusci, di Albert Caruana.

Il baseball è particolarmente sviluppato, al massimo campionato partecipano 4 squadre e nel campionato di seconda divisione partecipano 3 squadre. Dal 2009 sono tutte incorporate nel campionato italiano di baseball. Oltre al baseball si possono praticare molti sport marittimi come il diving, il wind surf e la vela. Cambiando genere, ci sono percorsi per praticare bicycling o trekking e rock climbing accessibili a tutti i livelli. Questi sport sono praticabili sia da professionisti che da principianti per tutto l'anno.

A Malta il calcio è seguito con passione, sia quello locale, sia quelli internazionali (soprattutto inglese e italiano). Il campionato nazionale va da ottobre a maggio ed è composto da 10 squadre. La nazionale tiene i propri incontri in casa nello stadio nazionale ad Attard.

Il campionato maltese di basket è composto da 6 squadre che si sfidano in una prima fase di Regular Season composta da 10 giornate, ogni squadra affronta due volte le avversarie. Le prime 4 classificate alla fine della RS accedono ai Play-off che si svolgono al meglio delle tre partite (le semifinali) e al meglio delle cinque (La finale).

Dalla riforma del 30 giugno 1993, Malta è stata suddivisa in 68 "Consigli locali" (in maltese: Kunsilli Lokali), raggruppati in tre regioni.

Demograficamente l'isola si presenta divisa tra un unico grande agglomerato urbano nella zona costiera orientale e una zona più disabitata nella parte interna e occidentale. In realtà, nonostante la limitata popolazione, l'ordinamento amministrativo risulta suddiviso in 91 città.

La Valletta, fondata nel 1566, è la capitale di Malta sebbene abbia solo 6.315 abitanti. Ha il titolo di "Città Umilissima". Questa città può essere chiamata semplicemente Valletta o anche "Il-Belt" (La Città). La nuova capitale barocca di Malta, considerata patrimonio UNESCO, è il centro nevralgico delle attività commerciali e amministrative dell'isola. La città-fortezza nasce sulla roccia della penisola del Monte Sceberras, a picco sul mare, con due profondi porti naturali, Marsamxett e Grand Harbour. Il nome lo deve al Gran Maestro dell'Ordine di San Giovanni, Jean Parisot de la Valette.
Medina, conosciuta anche come "Città Silenziosa" fu l'antica capitale. Si tratta di un fortino dalle mura arabe e dall'architettura medievale che abbraccia palazzi in stile barocco. Oggi vi abitano solo 258 persone, per lo più nobili ed ecclesiastici. Ha il titolo di "Città Notabile"; infatti può essere chiamata anche semplicemente "Notabile" o "L-Imdina".
Cottonera (Kottonera) è in realtà l'unione di Tre città (Tliet Ibliet): Vittoriosa anche detta "Birgu" (2 691 abitanti); Cospicua anche detta Bormla (5 642 abitanti); Senglea anche detta "Invicta" o "Isla" (3 500 abitanti). Tutte e tre si possono visitare via mare su piccoli barchette (Luzzi e Dghajsa).
Birkirkara con 21 258 abitanti è la città più popolosa di Malta.
Da Rabat, situata accanto a Medina, è possibile entrare nelle catacombe di San Paolo.

Malta è un arcipelago situato nel cuore del mar Mediterraneo. Il territorio di Malta emerge dalla piattaforma continentale sottomarina sicula, facente parte della placca africana. La porzione sommitale è costituita da rocce sedimentarie.

Nella parte occidentale e meridionale dell'isola di Malta le coste sono alte e accidentate (le scogliere di Dingli s'innalzano a più di 240 m sul livello del mare). Nella parte orientale e settentrionale la costa è accessibile: si aprono ampie spiagge sabbiose o rocciose e numerose sono le insenature, solchi vallivi simili a rías. A est le baie più ampie e profonde sono quelle di Mellieha, Saint Paul's, Saint Julian's, Marsamxett e Grand Harbour (tra queste ultime due, separate dal promontorio di Gebel Xiberras, sorge il porto della Valletta), a sud vi è la baia di Marsaxlokk.

Il suolo è roccioso, anche se coltivato, grazie al sistema dei terrazzamenti con muretti a secco (hitan tas-sejjieh). Il rilievo, costituito da altopiani calcarei, è poco elevato (Ta' Dmejrek, 258 m), ed è caratterizzato da formazioni di origine carsica, come campi carreggiati, caverne e grotte. Tra queste ultime, le più note nell'isola di Malta sono la Grotta Azzurra, il Ghar Dalam in cui furono rinvenuti resti di specie risalenti a 170 000 anni fa e ormai estinte, come elefanti e ippopotami nani e nell'isola di Gozo la grotta di Calipso.

Non vi sono laghi e fiumi permanenti, anche se nei pressi dei villaggi rurali di San Martin, Mtahleb e Bahrija (Malta) e in Wied Lunzjata (Gozo) scorrono dei corsi d'acqua tutto l'anno. L'acqua isolana comunque non riesce a soddisfare il fabbisogno della popolazione, per questo vi sono sei impianti di desalinizzazione marina, di cui due sempre funzionanti e quattro di riserva strategica.

Il clima maltese è di tipo mediterraneo-subtropicale, con inverni molto miti e piovosi ed estati calde e secche, mitigate dalla brezza marina in prossimità della costa. A Malta sono rare grandi oscillazioni di temperatura. La temperatura media annua è di 19 °C, tra le più alte in Europa. Tra tutte le capitali europee, La Valletta ha gli inverni più miti, con massime che si attestano a 15–16 °C e minime che quasi mai scendono sotto i 10 °C. La temperatura minima mai registrata fu di 1,2 °C nel 1895, e la temperatura più elevata fu di 43,8 °C registrata nel 1999.

Le precipitazioni medie annue non raggiungono i 600 mm, rendendo l'approvvigionamento idrico un problema per le isole. Le precipitazioni nevose sono nulle, ad eccezione di qualche fenomeno senza accumulo nel 1895, nel 1905 e nel 1962.

La temperatura media annua del mare è di 20 °C, che oscilla dai 16 °C di gennaio ai 26 °C del mese di agosto.

Malta gode di 3.000 ore di sole l'anno, rendendo l'arcipelago uno tra i luoghi più assolati d'Europa.

Le più grandi spiagge sabbiose maltesi si trovano nella parte nord dell'isola. Le più famose per la loro meravigliosa consistenza e gli spazi vasti sono Ghadira Bay, Ghajn Tuffieha e Golden Bay. Più appartate e piccole invece Paradise Bay e Armier, con vista su Gozo.

Ghadira Bay è situata nella grande baia di Mellieha ed è una delle spiagge più note, molto gettonata tra le famiglie ma anche un lido apprezzato da chi pratica sport d’acqua. La sabbia è fine e dorata, i fondali sono poco profondi (massimo 50 centimetri per un centinaio di metri dalla battigia). È possibile esplorare le acque noleggiando bananoni (simpatiche imbarcazioni gonfiabili) e pedalò.

Golden Bay si trova anch'essa sulla costa nord-occidentale di Malta, a pochi chilometri dal Majjistral Nature and History Park, il primo parco naturale nazionale dell’arcipelago. È caratterizzata da sabbia dorata ed è sempre ventilata; perfetta per gli amanti degli sport a vela, ma meno adatta per i nuotatori.

Una spiagga un po' più tranquilla e più appartata è Ghajn Tuffieha, non lontana da Golden Bay, ma meno frequentata perché per accedervi richiede la discesa di ben 180 scalini. Situata ai piedi delle colline e di un promontorio dalla forma insolita, Ghajn Tuffieha ha sabbia fine a acqua cristallina.

Sulla parte nord occidentale dell’isola, proprio davanti al South Comino Channel, lo stretto che separa Malta da Gozo e Comino, c’è la stupenda Paradise Bay, una falce di sabbia finissima circondata da alte scogliere. Nonostante le sue 'piccole dimensioni, la spiaggia è affascinante e offre una magnifica vista. Qui si può ammirare il tramonto dalla spiaggia.

Armier Bay è anche la meta preferita dagli abitanti dell’Isola per pic-nic in spiaggia ma è molto frequentata dagli amanti di surf e windsurf. Armier Bay si trova sulla costa nord di Malta, affacciata sulle vicine isole di Comino e di Gozo.

Ramla Bay – Gozo è una delle più belle spiagge più belle di tutto l’arcipelago e una delle più ampie dell’isola di Gozo. Immersa nella natura incontaminata della campagna, la spiaggia è rossastra. Nelle vicinanze c’è la famosa Grotta di Calypso, citata nell’Odissea di Omero. Secondo la leggenda nella grotta si può sentire l’eco della voce di Odisseo.

Gnejna Bay è un'altra suggestiva baia con spiaggia sabbiosa e acque poco profonde, che si trova nella parte occidentale di Malta, a breve distanza dalla città di Mgarr. Tranquilla, adatta alle famiglie, vi si possono affittare canoe per ammirarne tutte le bellezze.

Vicino al villaggio di Marsaxlokk, nell’omonima baia, si trova la più spettacolare scogliera dell’isola, accessibile da una ripida scalinata scavata nella roccia. Qui si può ammirare Peter’s Pool, un’incantevole piscina naturale d’acqua cristallina. Un tempo era una salina. Non c’è sabbia e non ci sono servizi, ma solo natura allo stato puro.

Dwejra Bay – Gozo non è una vera e propria spiaggia, ma è sicuramente uno degli scenari più suggestivi dell'intero arcipelago. Creata milioni di anni fa in seguito al crollo di due grotte di calcare, è una meravigliosa struttura naturale creata da fenomeni geologici che hanno creato degli scorci mozzafiato come la Finestra Azzurra, l’Inland Sea e il Fungus Rock. Sulle scogliere a strapiombo e sulla crosta rocciosa è possibile ammirare resti fossilizzati di creature marine risalenti al periodo miocenico.

Lontana dai tour dei turisti, Imgiebah regala acque e panorami di impareggiabile bellezza. Si trova sulla costa orientale, nel Selmun, ed anche se è molto appartata e difficile da raggiungere.

Malta non è solo una grande destinazione marina, ma anche un'isola che vale la pena di visitare per le rovine dei templi antichi, per i monumenti e per tutte le testimonianze dell'importanza che questa piccola nazione (di una superficie di appena 316 chilometri quadri) ha assunto nella Storia di tutta Europa, politica ed economica.

La visita all'arcipelago di Malta non può non incominciare dalla sua capitale, La Valletta, una città che ha molto da offrire al suo visitatore. Collocata nell'area sud-orientale dell'isola, è stata considerata patrimonio mondiale dell'Umanità dall'Unesco per via dei numerosi musei, dei monumenti importanti e dalla sua posizione su una baia naturale che la rende uno dei porti naturali più belli di tutta Europa. L'origine della città si colloca intorno al XVI e XVII secolo a opera dei Cavalieri dell'Ordine di San Giovanni, che avevano eretto la città per farne "un luogo per gentiluomini costruito da gentiluomini". Nomea che ancora oggi si addice alla capitale maltese, che conserva quell'alone di aristocratica borghesia che ha caratterizzato le sue fondamenta. All'interno della città è possibile perdersi in secoli di storia, ammirare l'archeologia di ieri, ripercorrere e rivivere le vie del mistero. Al passato però si sposa anche un continuo futuro in divenire: a La Valletta, infatti, non mancano ristoranti, caffè e negozi alla moda, un mix che le concedono di essere collocata tra le città più complete e belle d'Europa.

La Co-Cattedrale di San Giovanni è la chiesa più imponente di tutta Malta, progettata dall'architetto Gerolamo Cassar, e costruita tra il 1573 3 il 1578 come convento per i Cavalieri dell'Ordine di San Giovanni, che prima di quella data suolevano andare alla chiesa di San Lorenzo a Vittoriosa per svolgere le proprie funzioni di culto. Per questo motivo rappresenta una sorta di simbolo per la città di Malta, importantissimo a livello sia storico che artistico. La chiesa, presa come modello per le altre chiese sorte nell'arcipelago, è caratterizzata da un forte contrasto tra esterno e interno: se la facciata intatti appare semplice arredata solo da due torri campanarie gemelle, l'interno è sfarzoso e ricco di tesori, ispirato al baracco maltese. All'interno si possono ammirare gli affreschi di Mattia Preti, pittore calabrese morto a La Valletta, noto anche come il Cavaliere Calabrese: celebri, al proposito, le sue opere che hanno rappresentato i momenti di vita di San Giovanni Battista. E' opera sua, inoltre, anche la scultura di marmo posta sull'altare della Co-Cattedrale: a essere rappresentato, questa volta, è il battesimo di Cristo.

Adiacente alla Co-Cattedrale c'è poi il museo omonimo, che vanta opere importantissime al suo interno. Tra tutte posizione di rilievo è rappresentata dalla "Decollazione di San Giovanni Battista", realizzata nel 1608 da Caravaggio e ancora il "San Gerolamo", altra opera dell'artista lombardo. All'interno del museo da ammirare c'è inoltre una bellissima collezione di tappeti fiamminghi.

Il museo nazionale di Archeologia è una delle aree di maggior interesse turistico della capitale maltese, grazie alle numerose collezioni che riportano in vita le civiltà antiche e gli usi, i costumi e le abitudini legate al periodo dei cavalieri dell'Ordine. Vasi, sculture e opere in pietra, e ancora reliquie dei templi sono esposte per permettere ai visitatori di scoprire e indagare qualcosa in più sulle diverse epoche che hanno influenzato la vita di malta, da quella romana a quella bizantina, senza dimenticare il barocco e l'età moderna. Si tratta di una collezione senza precedenti che consente al museo di essere annoverato tra i musei di archeologia più importanti di tutto il continente. Tra i diversi oggetti rappresentati grande valore simbolico è racchiuso nelle statuette femminili rinvenute a Hagar Qim: in gergo vengono identificate come le "donne grasse", e si tratta di statue che elogiano la dea della fertilità. Tra tutte le due più conosciute sono: la "Venus de Malta" (alta 10 cm e con fattezze realistiche) e la "Sleeping Lady" (ovvero "Dea Dormiente"), opera datata nel 3000 a.C e rinvenuta presso l'Ipogeo, che raffigura la dea in una posizione di beato sonno.

Il Palazzo del Gran Maestro è un edificio cinquecentesco, un tempo dimora dei Gran Maestri dell'ordine dei Cavalieri dell'Ordine, di cui all'interno si possono ammirare i dipinti. Oggi il palazzo è la sede del Parlamento e della residenza ufficiale del presidente. Da visitare, all'interno ci sono diversi cortili (quello del principe Alfredo con le statue dei due leoni di guardia e quello di Nettuno con la statua bronzea del dio del mare), l'armeria (che mette in mostra corpetti e antiche armature) e gli appartamenti, chiusi in occasione delle visite ufficiali di Stato. All'interno dell'edificio si trovano, inoltre, la Camera del Consiglio, la Sala da pranzo di Stato, la Sala del consiglio supremo, la Sala degli ambasciatori e la Sala delle Pagine, chiamata anche "Sala di stato gialla", un tempo usata dai 16 valletti dei Gran Maestri, oggi utilizzata per le conferenze.

Museo Nazionale di belle Arti aperto ogni giorno dalle 10 alle 17, è il perfetto connubio di arte antica e moderna: al suo interno è possibile ammirare una serie di opere variegate che vanno dal rinascimento alla modernità. Oltre alla testimonianza dei Cavalieri dell'Ordine si possono trovare una serie importante di quadri di artisti prevalentemente maltesi e italiani, del calibro di Guido Reni, Tintoretto, Tiepolo, Carpaccio, Perugino e Preti. Da ammirare anche la bellezza dell'antico palazzo (XVIII secolo) che ospita il museo.

Forte di St. Elmo è collocato sulla punta più estrema de La Valletta, che prende il nome dal santo protettore dei marinari. Costruito dai Cavalieri dell'Ordine, nel 1552, per proteggere gli accessi dal mare, il forte fu soggetto a una grande distruzione nel 1565, a opera dell'esercito turco. Nel corso degli anni è stato più volte ricostruito e ampliato.

National War Museum aperto nel 1975, racconta i periodi di sofferenza che hanno dovuto subire in occasione della seconda guerra mondiale. Sorge sullo storico forte di St Elmo ed espone filmati e fotografie del periodo di guerra, oltre che reliquie, resti del periodo bellico. Il percorso all'interno del museo culmina con l'esposizione della croce di San Giorgio, consegnata nel 1942 alla popolazione di Malta. Per gli amanti della storia di guerra si raccomanda anche una visita alle Lascaris War Rooms, ovvero le sale di Guerra Lascaris, camere scavate nella roccia nelle profondità di Lascaris Bastion.

Il teatro Manoel, il teatro nazionale di Malta, vanta una fantastica sala barocca che è possibile visitare con diverse guide in diverse lingue (italiano, inglese, tedesco e francese)

Il Toy Museum, che sorge di fronte alla Casa Rocca Piccola (palazzo cinquecentesco sede della famiglia del marchese De Piro), è un ottimo intrattenimento che piacerà a grandi e piccini. Al suo interno ci sono collezioni di modellini aeronautici e navali, animali da fattoria, trenini e bambole.

Vittoriosa, Seglea e Cospicua sono le "tre città" (un tempo chiamate Birgu, L-Isla e Boermla) poco turistiche e lontane dal tram tram di La Valletta situate a pochi chilometri di distanza dalla capitale maltese. A Vittoriosa ci sono pittoresche vie ed è nota perché è la città che accolse per la prima volta i Cavalieri quando approdarono sull'isola nel 1530.

Sliema è una località sul mare unita alla capitale e per questo attrae molti turisti. In particolare è Paceville, un distretto della cosmopolita St Julian's a convogliare ondate di stranieri che si recano qui per via della movida notturna. Musiche dal vivo, discoteche per ogni genere di musica possibile (dalla salsa al rock duro), ristoranti, hotel, pub, cinema e bowling, oltre a un grande centro commerciale.

La capitale dell'artigianato locale, Mdina fortificata in tempi antichi dominano le piccole viette di attività commerciali che diffondono l'artigianato locale. Nel medioevo era chiamata "città Notabile", sede dell'aristocrazia, oggi per la sua quiete e per la tranquillità che si respira nei vicoli viene chiamata la città "silenziosa". Al suo interno imperdibile è una visita alla Cattedrale di San Paolo, un gioiello di architettura inizialmente di stampo normanno, ma dopo la distruzione del terremoto del 1693, fu ricostruita sulla scia di un sobrio barocco da Lorenzo Gafa.

Una vera perla per gli amanti dell'arte: l'Ipogeo di Hal Saflieni è una necropoli sotterranea del 3600 a.C - 3000 a.C. che sorge nelle vicinanze di Cospicua, a sud della capitale maltese di La Valletta, dove furono rinvenuti più di settemila corpi. Ogni giorno è possibile visitare questa necropoli sotterranea: per chi fosse interessato sarebbe opportuno effettuare una prenotazione, onde evitare il numero esaurito. Per evitare di danneggiare l'ambiente, infatti, i posti per la visita sono limitati.

Nel lato occidentale dell'isola, proprio di fronte al piccolo isolotto di Filfla sorgono i tempi di di Hagar Qim e di Mnajdra, suggestivi esempi di templi megalitici preistorici che si affacciano sul mare. Si tratta dei siti antichi meglio conservati di tutta l'isola e la loro visione è raccomandata al tramonto, quando i raggi del sole colorati si riflettono sulle pietre. I templi, come tutte le costruzioni megalitiche, hanno un orientamento non casuale, ma legato a profezie e allineamenti astronomici.

Gozo è l'isolotto più grande della Repubblica, dopo Malta. La principale città è Victoria, ma le bellezze che si possono ammirare vanno ben oltre alle ricchezze insite nella città. Si va dai templi megalitici di Ggantija ai siti archeologici Menhir di Qala, Ta'Marziena e Tal-Qighan. A questi si aggiunge il tempio di Santa Verna, il museo archeologico di Gozo, i bastioni di Il-Kastell e gli infiniti scenari idilliaci delle bellissime spiagge, come la favolosa costa panoramica di Dwejra e Ta'Cenc.

Baie cristalline, luoghi ideali per gli appassionati di vela e panorami da favola sono gli ingredienti principali che si possono ammirare a Comino, l'isola minore (fatta eccezione di Cominotto e Filfla) dell'arcipelago.

La zuppa di pesce Aljotta non manca sulle tavole dei maggiori ristornanti dell'isola. Tuttavia la gastronomia locale è quanto mai varia, in quanto influenzata dalle tante dominazioni che nel corso degli anni si sono stabilite sull'isola: arabi, italiani, spagnoli, francesi e inglesi hanno lasciato il loro tocco anche sulla cucina, modificandone in parte le tradizioni. I dolci, ad esempio, fatti di ricotte e mandorle richiamano molto quelli siciliani. Tra i piatti più diffusi si annovera poi il coniglio (preparato in umido nel piatto nazionale Fenek). L'influenza francese si vede nella Kapunata, la versione made by Malta della Ratatouille.

Sono tante le feste che si celebrano a Malta, dal Capodanno (1 gennaio) al Naufragio di San Paolo (10 febbraio), senza dimenticare San Jose (19 marzo), la Festa della libertà (31 marzo), il venerdì santo (data soggetta a modifiche, dipende da quando cade Pasqua), la Festa del lavoro (1 maggio), il Sette Giugno, San Pietro e Paolo (29 giugno), L'Assunzione (15 agosto), Nostra Signora delle Vittorie (festeggiata l'8 settembre), la festa dell'indipendenza (21 settembre), l'Immacolata Concezione (8 dicembre) e la festa della Repubblica (13 dicembre).



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