domenica 30 ottobre 2016

LA MALESIA



Nella penisola malese, punto di passaggio obbligato dei commerci terrestri tra il Golfo del Bengala, quello del Siam e il Mar Cinese meridionale, nel II secolo d.C., si costituirono i primi regni indigeni. Solo nel XV secolo, con la fondazione del porto di Malacca e con la penetrazione portoghese, iniziò lo sviluppo economico della Malesia che a partire dal 1511 cadde sotto il dominio prima dei Portoghesi (i quali desideravano avere una base commerciale in Oriente) e poi, nel 1641, degli Olandesi passando nel 1795 sotto quello britannico. Con il trattato di Londra la Malesia venne assegnata alla Gran Bretagna, mentre Malacca passò agli olandesi che poi la cedettero ai britannici in cambio di alcuni possedimenti sulla costa occidentale di Sumatra. Nel 1867 Malacca e Singapore entrarono a far parte della colonia britannica degli stabilimenti degli stretti. Nel 1909 la Gran Bretagna ottenne dalla Thailandia gli stati di Kedah, Kelantan, Perlis e Terengganu che poi riunì nei Confederate Malay States (Confederazione degli stati malesi).

Durante la seconda guerra mondiale la Malesia venne in gran parte conquistata dai Giapponesi (1942). Nel dopoguerra la propaganda antibritannica e l'acceso spirito nazionalista e indipendentista portarono alla costituzione dell'Unione Malese (1946). Nel 1957 venne proclamata l'indipendenza della Federazione Malese che, ampliatasi ancora con l'unione di Singapore, Sarawak, Sabah e Sultanato del Brunei si costituì in federazione della Grande Malesia, da cui però il Sultanato del Brunei si staccò volontariamente durante il decennio successivo. Singapore fu costretta a lasciare la federazione.

La Malesia è un miscuglio di etnie e di culture. La popolazione è formata principalmente da malesi (50,1%), cinesi (22,6%), Orang Asli (11,8%), indiani Tamil (popolo) (6,7%) ed altre etnie minoritarie (8,8%). I malesi, islamizzati qualche secolo fa, sono oggi i soli ad avere pieni diritti politici e civili. I cinesi, che rappresentano circa un quarto della popolazione totale, sono concentrati nei maggiori centri urbani e spiccano nelle attività commerciali.

I Semang, che abitano al nord, sono cacciatori e raccoglitori e si distinguono per i capelli crespi. I Sakai, con caratteristiche fisiche simili agli altri (statura pigmoide) si distinguono per i capelli ondulati e sono i più numerosi. Infine a sud-ovest della Malacca abitano gli Jakudn dai capelli lisci. Nel Sarawak, il gruppo più numeroso è quello dei Dayak, un tempo considerati tagliatori di teste. Di più recente immigrazione sono i gruppi pakistani, Bengalesi (del Bangladesh) e Nepalesi, che svolgono mansioni prevalentemente artigiane e manuali.

Questo vero e proprio "melting pot" comporta un gran numero di feste e manifestazioni religiose (Hari Raya musulmano, Deepavali e Taipusam induista, Capodanno Cinese, Natale cristiano), nonché una miriade di specialità culinarie e artigianali, ma anche tensioni etniche mai sopite e spesso strumentalizzate dalla politica.

Le religioni professate in Malesia sono: l'islam (63,7%), il buddismo (17,7%), il cristianesimo (9,4%), l'induismo (6%), il Confucianesimo, il Taoismo e la religione tradizionale cinese. La religione di Stato è l'Islam.

La lingua ufficiale è la lingua malese, che è una lingua austronesiana. Tra le altre lingue parlate ci sono il cinese, il cantonese, l'hokkien, il tamil e la lingua iban del Borneo settentrionale. La lingua inglese è diffusa ed usata soprattutto nei centri urbani.

In Malesia l'istruzione non è obbligatoria ed è gratuita dai 6 ai 19 anni di età. Il primo ciclo di studi dura sei anni e l'insegnamento viene impartito nelle quattro lingue principali del paese (malese, cinese, tamil, iban), con l'inglese come seconda lingua obbligatoria. I corsi di istruzione primaria sono frequentati da circa il 90% dei ragazzi, mentre nella scuola secondaria il tasso di abbandono scolastico è elevato. Nel 2000 il tasso di alfabetizzazione della popolazione adulta era dell'88,7%. Oltre all'Università nazionale di Bangi, fondata nel 1970, esistono altri atenei: l'Università tecnologica di Malesia a Kuala Lumpur (1925); l'Università dell'agricoltura a Serdang (1971); l'Università delle scienze a George Town (1969); l'Università di Malaya (1962); l'Università internazionale islamica a Petaling Jaya (1983) e l'Università settentrionale della Malesia ad Alor Setar (1984).

La Malesia ha un sistema diffuso di assistenza sanitaria. Esso implementa un sistema sanitario universale, che coesiste con il sistema sanitario privato. La speranza di vita alla nascita nel 2005 era di 74,04 anni.

La sanità in Malesia è divisa in pubblica e privata. La Società malese attribuisce importanza per l'espansione e lo sviluppo dei servizi sanitari, mettendo l'8% del budget statale per lo sviluppo nella sanità pubblica con un incremento di oltre il 47 % rispetto al dato precedente.

Con una popolazione in aumento e l'invecchiamento, il governo intende migliorare la sanità in molte aree, ed è partita la ristrutturazione degli ospedali esistenti, la costruzione e l'allestimento di nuovi ospedali, l'espansione del numero di poliambulatori, e il miglioramento della formazione e l'espansione della telemedicina. Negli ultimi due anni il governo ha aumentato i sforzi per revisionare i sistemi e attrarre maggiori investimenti esteri.

C'è ancora tuttavia, una notevole carenza nella forza lavoro medica, in particolare di personale altamente specializzato; le cure mediche e il trattamento sono disponibili solo nelle grandi città. Recenti sforzi per portare molte strutture per altre città sono stati ostacolati dalla mancanza di competenze necessarie per far funzionare le attrezzature disponibili.

La maggior parte degli ospedali privati si trovano in aree urbane e a differenza di molti ospedali pubblici, sono dotate delle più moderne attrezzature diagnostiche e di imaging.

Il governo comunque ha riposto molta attenzione al settore ed ha anche cercato di promuovere la Malesia come destinazione di assistenza sanitaria regionale e internazionale.

Le Forze Armate malesi sono tre: Royal Malaysian Navy (marina), Malaysian Army (esercito) e Royal Malaysian Air Force (aeronautica). L'età richiesta per il servizio militare volontario è di 18 anni. Per la difesa lo stato spende il 2,03 per cento del PIL del paese, e impiega il 1,9 per cento della forza lavoro della Malesia. Attualmente la Malesia sta attuando un importante programma per espandere e modernizzare tutti e tre i rami delle sue forze armate.

La Malesia, Stato federale chiamata anche Federazione della Grande Malesia, si costituì nel 1963, riunendo gli 11 stati della Federazione della Malesia (indipendente dal 1957), il Sabah, il Sarawak e Singapore (che lasciò la federazione nel 1965). Il paese comprende oggi tredici stati, oltre a tre territori federali, creati con emendamenti alla Costituzione nel 1974 (Kuala Lumpur), nel 1984 (Labuan) e nel 2001 (Putrajaya).

Si tratta di una federazione di monarchie costituzionali il cui capo che assume il titolo di "Re della Malesia" viene eletto, con un mandato di cinque anni, tra i sovrani ereditari di nove dei tredici stati che compongono la Federazione. Gli sarà riconosciuto il titolo di Yang Di Pertuan Agong (Capo Supremo) e avrà il potere esecutivo e il potere legislativo, che vengono esercitati insieme al governo e al Parlamento. È compito del Re scegliere il primo ministro che sarà il leader del maggior partito della Camera dei rappresentanti. Ogni azione destinata a modificare i confini del paese o a estendere alla Federazione la legge islamica, deve essere sottoposta all'approvazione della Conferenza dei Regnanti formata dai nove sovrani ereditari e i quattro capi di Stato elettivi. Il Parlamento è composto da due Camere: la Camera dei rappresentanti (Dewan Rakyat, 219 membri) e il Senato (Dewan Negara, 69 membri). La Camera dei rappresentanti, è il principale organo legislativo; il Senato ha solo il potere di sospendere la legislatura. I senatori, vengono nominati con un mandato di sei anni dal Re della Federazione e dai Parlamenti dei singoli stati. È in vigore la pena di morte. Ogni stato è dotato di organi esecutivi propri (Gabinetto ministeriale e Consiglio dei ministri) e di un organismo legislativo unicamerale, la cui composizione può variare. I membri del Parlamento degli stati vengono tutti eletti a suffragio diretto con un mandato di cinque anni, (tranne quelli del Sabah). A livello locale l'amministrazione è affidata alle singole municipalità e ai consigli comunali. Dal punto di vista istituzionale la Malesia è una monarchia costituzionale elettiva. Il Capo Supremo dello Stato, in malese Yang di-Pertuan Agong, dura in carica cinque anni.
L'attuale sovrano è il sultano Abdul Halim di Kedah, nato nel 1927 e in carica dal 13 dicembre 2011; il Capo del Governo è il Primo Ministro Najib Razak, nato nel 1953 e in carica dal 3 aprile 2009.



La politica estera della Malesia si basa ufficialmente sul principio della neutralità e il mantenere relazioni pacifiche con tutti i paesi , indipendentemente dal loro sistema politico . Il governo attribuisce un'elevata priorità alla sicurezza e alla stabilità del sud-est asiatico e cerca di sviluppare le relazioni con gli altri paesi della regione.

Negli ultimi trent'anni la Malesia ha conosciuto un fortissimo sviluppo economico, trasformandosi da paese in via di sviluppo ad uno dei paesi più ricchi del sud-est asiatico, non più dipendente soltanto dalla produzione ed esportazione di materie prime. Con la Nuova politica economica (NPE), la Malesia è divenuta leader mondiale nella produzione di componenti elettronici e primo paese del Sud-Est asiatico per l'assemblaggio e l'esportazione di autoveicoli.

Il paese è uno dei più sviluppati del pianeta con il PIL al 29º posto tra quelli mondiali, mentre è al 59º posto per PIL pro capite.

Anche i settori dei servizi, del turismo e della finanza hanno tratto notevoli vantaggi. Ma, nonostante la NPE abbia reso possibili grandi sviluppi, rimane sempre la questione della disuguaglianza nella distribuzione della ricchezza, e molti contadini della Malesia peninsulare, così come gli indigeni di Sabah e Sarawak, dipendono ancora da un'agricoltura di sussistenza. Per risolvere questo grave problema sono stati presi provvedimenti dalla NPE, i cui obiettivi sono la crescita economica, lo sradicamento della povertà e, soprattutto, la trasformazione della Malesia in una nazione altamente industrializzata entro il 2020. L'economia della Malesia vanta due primati mondiali assoluti e ben consolidati: quello della produzione di caucciù, il cui volume annuo si avvicina alla metà del volume complessivo mondiale, e quello della produzione di stagno, anch'esso quasi la metà del totale mondiale. Nel 2011 c'era una forza lavoro di 11.910.000 occupati, mentre il tasso di disoccupazione era del 3,1; l'economia malese dal 1999 al 2011 ha avuto tassi di crescita alti in media del 5%, ed il prodotto interno lordo ha avuto una crescita vertiginosa.

Tra le attività più produttive oltre al caucciù ricordiamo le colture, del riso, seguono poi la manioca, il mais, le patate e le patate dolci, i frutti tropicali, soprattutto l'ananas, caffè, cacao, arachidi, palme da cocco, palme da olio, pepe e altre spezie. Lo sfruttamento dei boschi riguarda soprattutto l'albero del caucciù, ma anche il legname; la pesca, molto attiva in tutta la Malesia, costituisce sia un ricco apporto proteico per la dieta locale, sia una voce non trascurabile delle esportazioni. Modesto è invece l'allevamento, che si basa principalmente sul bestiame suino.

La Malesia è leader nella produzione di stagno, anch'esso quasi la metà del totale mondiale. I principali giacimenti di stagno si trovano nel Perak, nel Johor, nel Pahangh e presso Kuala Lumpur. Altre risorse minerarie sono i minerali di ferro, oro, bauxite, manganese, carbone, fosfati e l'antimonio (nel Sarawak), e tungsteno. Importanti anche i giacimenti di gas naturale e petrolio che hanno consentito al paese l'autosufficienza energetica; per quanto riguarda l'industria sono sviluppati settori come quello agroalimentare, tessile, chimico, edile, elettronico, dell'attività cantieristica e delle produzioni meccaniche.

Nei primi anni del XXI secolo è il settore terziario quello che fa da traino all'economia malese; in primis il turismo, infatti la Malesia è uno dei paesi più visitati del mondo; nel 2011 il paese asiatico figurava al nono posto mondiale per arrivi di turisti internazionali con 24,7 milioni di persone posizionandosi davanti al Messico, e subito dopo la Germania; la Malesia offre paesaggi, isole, spiagge e mare pressoché incontaminati, flora e fauna rarissime e parchi naturali, ma non mancano i servizi con numerosi alberghi, campi da golf, centri commerciali; per quanto riguarda il turismo storico e culturale in Malesia ci sono tre dei più importanti musei che espongono interessanti collezioni etnografiche e archeologiche regionali (il Museo nazionale della Malesia a Kuala Lumpur, il Museo Sabah a Kota Kinabalu e il Museo Sarawak di Kuching). Testimonianze rilevanti della storia sociale e culturale del paese si trovano nella Biblioteca nazionale e nell'Archivio nazionale di Kuala Lumpur.

Importante il sistema bancario con numerose banche commerciali, istituti di credito e assicurazione e di altra natura supervisionate dalla Banca centrale (Bank Negara Malaysia); per quanto riguarda il settore finanziario, la moneta malese è il ringgit malese (in passato chiamato dollaro della Malesia), suddiviso in 100 sen. La Bank Negara Malaysia è la banca di stato, la sola autorizzata a emettere moneta e Kuala Lumpur è una piazza finanziaria con sede di Borsa valori; per quanto riguarda il commercio, alla base delle importazioni in Malesia vi sono: macchinari in genere e mezzi di trasporto, materie prime di base, generi alimentari e bevande, combustibile e prodotti chimici. Mentre un notevole cambiamento hanno avuto le esportazioni negli ultimi anni che hanno visto i macchinari, i mezzi di trasporto e i prodotti industriali (caucciù, stagno, combustibili), togliere il posto alle materie prime;
ai tradizionali partner commerciali, Giappone, Singapore, Stati Uniti, Gran Bretagna e Corea del Sud, negli ultimi anni si è aggiunta anche la Cina.

Anche a causa dell'aspetto geografico del paese, la rete dei trasporti via terra non è uniformemente sviluppata: le comunicazioni stradali e ferroviarie della Malesia Peninsulare hanno una buona estensione, mentre nel Sabah e nel Sarawak la presenza di aspri rilievi nelle regioni interne ne impediscono lo sviluppo e i trasporti avvengono soprattutto attraverso la rete fluviale e quella aerea.
I collegamenti aerei sono garantiti dalla compagnia di bandiera, Malaysia Airlines (MH) e dalla low-cost malese AirAsia. Il network fa perno sull'avveniristico aeroporto di Kuala Lumpur (KLIA - Kuala Lumpur International Airport, situato nell'area di Sepang). Inaugurato alla fine degli anni '90 è uno degli aeroporti più moderni e tecnologicamente avanzati del mondo.

In Malesia gli sport più popolari sono il badminton, l'automobilismo, l'hockey su prato ma sono praticate anche le arti marziali: il Silat Melayu arte marziale creata dal popolo per difendersi dall'invasione di altri popoli e anche il Tomoi che è un'arte marziale molto simile alla Muay Thai thailandese. Abbastanza praticato è anche il calcio con la Nazionale di calcio che partecipò alle Olimpiadi di Monaco di Baviera.

La Malesia Occidentale, che si estende sull'estremità meridionale della penisola di Malacca, è bagnata a ovest dalle acque dello stretto di Malacca e a est dal mar Cinese Meridionale, e confina a nord con la Thailandia e a sud con Singapore; la Malesia Orientale, che occupa il settore settentrionale dell'isola di Borneo, confina a sud con l'Indonesia e a nord col Brunei. Il settore malese della penisola di Malacca presenta un'ossatura centrale costituita da formazioni montuose e tabulari discontinue, allungate nella direzione da nord-ovest a sud-est, che si collegano alla catena indocinese e hanno la loro origine nel corrugamento himalaiano. L'altitudine media varia dai 1000 ai 2000 metri; la vetta più alta si trova a nord, dove il Gunong Tahan raggiunge i 2190 metri. Vaste pianure sedimentarie fiancheggiano il sistema a ovest e a sud, mentre a est i rilievi arrivano spesso alla costa e frammentano una fascia pianeggiante ridotta nel settore settentrionale. I fiumi sono numerosi e molto ricchi di acque sui due versanti della catena: i più importanti sono il Kelantan, il Pahang, il Belum e il Muar. Le coste sono in genere basse e uniformi, talvolta sabbiose e paludose e fronteggiate da una serie di isole, isolotti e banchi corallini. Il territorio della Malesia Orientale si affaccia a ovest sul mar Cinese, a nord-est sul mar di Sulu e a est sul mar di Celebes. Il suo confine con la parte indonesiana dell'isola è segnato dalle alte cime delle catene montuose dei Kapuas Hulu, degli Iran e dei Penambo.

Non mancano i corsi d'acqua: ricordiamo il Rajang e il Kinabatangan. Le coste sono prevalentemente basse e sabbiose lungo il settore occidentale, per diventare più alte e frastagliate in quello nord-orientale.

Il clima malese è di tipo equatoriale, con temperature elevate, debolissima escursione termica annuale (mentre giornaliera 7 gradi di norma nell'intero paese considerando le immense foreste equatoriali schermanti la poderosa intensità solare) e precipitazioni abbondanti. L'influsso monsonico non è molto accentuato, ma comunque provoca un aumento delle piogge sulla costa est da novembre a febbraio, mentre sulla costa ovest solo il mese di agosto è molto piovoso con intensi e prolungati rovesci. La pioggia tende a cadere nel tardo pomeriggio e di sera, spesso in maniera violenta, con la formazione di temporali.
Il Borneo è sempre un po' più umido rispetto al resto del Paese.
La temperatura media annuale in tutto il paese (tra le minime: 24,5 °C, e le massime: 31,5 °C) tendenzialmente non è inferiore ai 28 °C (sino a 100 m s.l.m.) e le precipitazioni, salvo casi eccezionali, non scendono in nessun luogo su tutta la superficie del paese al di sotto dei 2000 mm annui. L'umidità relativa annuale non è di norma inferiore all'80% (fino all'85% per le zone maggiormente piovose e/o palustri) rimanendo relativamente costante nelle ore, 95% max - 65% min. A causa dell'elevata umidità che non favorisce un'ottimale traspirazione dell'organismo, le temperature percepite dalla pelle umana nelle ore centrali del dì non di rado possono giungere, per una durata di qualche ora, a 41-42 o 43 gradi (ma in casi eccezionali quasi sempre nelle metropoli o comunque in ambiente cittadino, si hanno temperature percepite sino a 48-49 o 50 gradi, per poche ore) rendendo il clima totalmente sconsigliabile per intraprendere esplorazioni o gite, in cui spesso è necessario movimento prolungato il quale affaticherebbe l'organismo nel mantenere tale la percezione epidermica di oltre 40 gradi, favorendo invece un effettivo graduale aumento della temperatura interna corporea reale.

La fauna caratteristica della Malesia Occidentale comprende tigri, rinoceronti, elefanti, bufali, orsi, coccodrilli, tartarughe, serpenti, aquile, fagiani, uccelli acquatici e le salangane. Nella Malesia Orientale regnano invece gli oranghi, i gibboni, i tapiri, le tigri reali, le pantere, gli orsi malesi, le viverre i cinghiali, i tucani, e le salangane. Innumerevoli sono le specie di insetti, così come la fauna ittica è ricca di specie e di individui. Non vi sono tigri nella Malesia orientale, nel contempo vi è l'elefante del Borneo.

Il manto vegetale originale, costituito prevalentemente dalla foresta equatoriale ricopre la maggior parte della superficie territoriale: oltre alle formazioni caratteristiche di liane, la pianta floreale Brownlowia velutina, il sandalo, il teak, l'albero della cannella, l'ebano, il bambù, l'albero della canfora e l'albero della gomma. Sono diffusi i palmizi cultura intensiva della palma da olio,su tutto il territorio. Lungo le coste le mangrovie.

Una buona ragione per visitare le isole Perhentian è il mare limpido e cristallino, dove è possibile fare snorkeling a pochi passi dalla spiaggia e vedere una meravigliosa moltitudine di pesci e coralli. E’ possibile noleggiare una barca e raggiungere zone incontaminate dove si può nuotare in mezzo agli squali di barriera e tartarughe marine.

L’isola di Tioman e le acque che la circondano, fanno parte di una riserva naturale protetta, che le ha permesso di mantenere la sua atmosfera selvaggia.

Tioman deve il suo successo a due motivi in particolare: le sue spiaggie incantevoli furono il set cinematografico del film South Pacific nel 1958 e in seguito la rivista Time l’ha classificata come una delle 10 isole più belle del mondo nel 1970.

Durante le passeggiate sarà facile incontrare i varani (lucertole giganti) che si aggirano tra i Kampungs (modo di chiamare i villaggi in Malese) in cerca di cibo.

Situata vicino il confine con la Thailandia, Langkawi si trova nello stato Malese del Kedah. Secondo la leggenda Malese l’isola era ritenuta un posto maledetto nel 1819, quando una giovane donna di nome Mahsuri fu condannata a morte per presunto adulterio. Prima di morire pronunciò le seguenti parole: ‘non ci sarà mai pace e proposerità su questa isola per un periodo di sette generazioni!’ . Infatti due anni dopo, Langkawi cadde sotto il dominio degli invasori Thailandesi e gran parte della popolazione morì di fame e di stenti.

L’isola rimase sterile per diversi anni fino a quando il primo ministro Mahatir decise di trasformarla in una isola resort per turisti nel 1986.L’isola fu anche dichiarata paradiso fiscale e da allora la sua crescita è stata a dir poco spettacolare.

Il modo migliore per vedere tutta l’isola è prendere la funivia di 2.200 metri che parte da un’altezza di 710 metri sul livello del mare.

E’ interessante notare che, il marito e il figlio di Mahsuri si trasferirono a Phuket subito dopo l’invasione Thailandese, ed è stato su quell’isola che il suo discendente di settima generazione è nato nell’anno 1986.

Penang, la Perla d’Oriente ha una illustre storia. Scoperta dal Capitano Francis Light nel 1786 fu rinominata l’isola del Principe di Galles, e fu per molto tempo uno dei gioielli dell’impero Britannico. Insieme a Malacca e Singapore, fu un insediamento lungo lo Stretto che dominava il commercio marittimo tra l’India e il resto dell’Asia.

Tuttavia, la sua imponenza gradualmente diminuì nel corso dei secoli e fu riscoperta e rivalutata come meta turistica. Oggi l’isola è stata nominata UNESCO Patrimonio dell’Umanità.

Una delle maggiori attrazioni di Penang è il cibo di strada – dalla gustosa Penang Laksa al cibo Indiano a base di pesce – troverete di tutto per tutti i palati.

L’isola di Layang Layang fu costruita dalla Marina Militare Malese al fine di affermare la sovranità dulle isole Spratly nel mare Cinese Meridionale tutt’ora contese dalla Cina, Taiwan, Vietnam e Filippine.

Circondata da acque cristalline profonde 2.000 metri, Layang Layang è spesso classificata come uno dei migliori 10 siti di immersione al mondo grazie alla sua abbondante fauna marina.

A causa della presenza della Marina Militare, la barriera corallina fu risparmiata dalla pesca con dinamite. Particolarmente degni di nota sono i branchi di squali martello, a volte se ne contano centinaia, ma si possono vedere anche mante, delfini, barracuda e tartarughe.

L’arcipelago di Redang consiste in realtà in nove isole: Lima, Paku Besar, Paku Kecil, Kerengga Besar, Kerengga Kecil, Ekor Tebu, Ling, Pinang e naturalmente Redang.

Insieme formano un parco marino situato a 45 chilometri al largo della penisola Malese orientale nello stato di Terengganu. A differenza delle vicine Perhentian, Redang è molto più adatta ad un turista alla ricerca del comfort e lusso.

Ci sono delle belle barriere coralline ben conservate che sono la principale attrazione degli appassionati di snorkeling e di immersioni subacquee.

L’interno dell’isola è perlopiù impraticabile a parte una strada che collega il piccolo aeroporto con i resorts della costa.

L'isola di Lankayan è una bellissima isola tropicale situata nel Mare di Sulu, Sabah,Borneo ideale per gli amanti delle immersioni e sopratutto per coloro che sono alla ricerca di pace e tranquillità.

Rawa è una piccola isola tropicale situata a 16 chilometri a largo della costa orientale della penisola Malese. Ci sono solo due resorts che si affacciano sulla spiaggia bianca della costa ovest dell’isola, che è raggiungibile in barca dal porto di Mersing.

Grazie a questa esclusività, Rawa attrae turisti alla ricerca di una vacanza in una località appartata e poco conosciuta.

Mentre la costa occidentale è una cartolina perfetta con spiaggia bianca e mare cristallino, il resto del litorale è inaccessibile con scogliere che si tuffano a picco sul mare. Per ammirare tutta l’isola e possibile aggirarla con la canoa oppure avventurarsi sulla collina dell’isola che offre un panorama completo di tutto il parco marino di Johor composto da ben 12 isole.

Isola di Gaya Kota è situata a 15 minuti di barca a largo di Kota Kinabalu nello stato del Sabah, Pulau Gaya è l’isola più grande del parco marino Tunku Abdul Rahman.

Gaya è il trampolino di lancio per una avventurosa vacanza in Borneo e offre paradisiache spiagge bianche, foresta pluviale ricca di fauna selvatica e diversi siti di immersione.

A Kuala Lumpur della presenza dei coloni portoghesi e olandesi è rimasto qualche bell’edificio, come la stazione ferroviaria o i palazzi intorno alla piazza Merdeka. Ciò che, invece, colpisce di KL è la presenza di numerosi grattacieli moderni, a partire dalle Petronas Twin Towers, che spiccano da qualunque punto della città.
Simbolo del progresso economico malese, sono in realtà basate sull’architettura più tradizionale islamica. Alte 452 metri (a 171 m si trova uno skybridge panoramico che unisce le due torri), sono state le più alte del mondo fino a pochi anni fa. Vale la pena anche salire sulla K.L. Tower, la torre girevole da cui si gode un panorama mozzafiato soprattutto di notte. Tutto il Paese è un mix di culture, malese, indiana e cinese. Ecco allora che a Kuala si trovano i quartieri etnici come Chinatown e Little India, assolutamente da vedere e non solo per lo shopping (che peraltro conviene moltissimo).

A sud della capitale, a solo un’ora di strada, si trova Malacca, la ‘città rossa’ per via del colore degli edifici. Questa è la patria dei Baba Nyonya, una popolazione nata dall’unione tra cinesi e malesi, con una sua cultura e una sua cucina. E’ anche la capitale dell’antiquariato: i negozi che si susseguono sulla strada Jalan Hang Jebat sono imperdibili. La si può percorrere a bordo di coloratissimi risciò di cui Malacca è piena. La città si trova ai piedi di una verde collina, St Paul’s Hill, su cui si trova l’antico forte St John e la chiesa St Peter. Dalla cima, volgete lo sguardo verso lo Stretto di Malacca, che da secoli vede traghettare navi cargo provenienti da tutto il mondo. Prima di partire, fate una capatina a Cheng Hoon Teng, il tempio cinese più antico del Paese.


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