lunedì 19 ottobre 2015
LE NAVI ROMPIGHIACCIO
Laser per rompere i ghiacci: e’ la nuova frontiera tecnologica a cui sta lavorando TsNII Kurs, una societa’ russa che progetta equipaggiamenti marittimi che spaziano dalle armi per la guerra elettronica a kit corazzati anfibi, dai radar agli strumenti di navigazione satellitare. ”Siamo stati i primi a dimostrare che questa e’ una soluzione sia tecnicamente fattibile sia economicamente sensata”, ha spiegato a Ria Novosti il responsabile della compagnia, Lev Kliachko. ”L’idea che sta dietro al progetto e’ di avere un potente laser che taglia il ghiaccio davanti alla nave, consentendo di romperlo facilmente”, ha aggiunto. La Russia ha la piu’ grande flotta al mondi di rompighiaccio ed e’ l’unico Paese ad usare i rompighiaccio a propulsione nucleare. Con i cambiamenti climatici che renderanno la regione artica piu’ accessibile, Mosca sta cercando di imporre il suo predominio per lo sfruttamento delle risorse naturali nascoste sotto i ghiacci e per sfruttare le nuove vie marittime dall”Europa all’Asia.
Fin dagli inizi dell'esplorazione polare furono usate navi adattate al ghiaccio. Originariamente si trattava di navi in legno come il koc, basate su modelli già in uso, rinforzate particolarmente lungo la linea di galleggiamento con un doppio strato di tavole e travature incrociate all'interno. Bande di ferro venivano applicate all'esterno, sulla prua, sulla poppa e lungo la chiglia sia per aiutare a spingere il ghiaccio sia per proteggere l'imbarcazione qualora fosse rimasta incastrata nel ghiaccio. Il ghiaccio spinto lateralmente tende infatti a richiudersi (a causa per esempio della forza del vento) premendo sui fianchi della nave intrappolata, sottoponendo lo scafo al rischio di grave danneggiamento.
All'inizio del XX secolo diverse nazioni svilupparono navi rompighiaccio specializzate. Prevalentemente si trattava di imbarcazioni per navigazione costiera, ma la Russia e successivamente l'Unione Sovietica costruirono diverse rompighiaccio con stazza di 10000 tonnellate adatte per la navigazione oceanica. Negli anni furono introdotte diverse innovazioni, ma fu solo con l'uso dell'energia nucleare per la propulsione (rompighiaccio Lenin, 1959) che le rompighiaccio poterono dimostrare tutta la loro potenzialità.
Una rompighiaccio o nave rompighiaccio è una nave appositamente studiata per navigare in mari, laghi o fiumi la cui superficie sia coperta di ghiaccio, come nel caso della banchisa.
Perché una nave sia in grado di fare questo, deve avere tre caratteristiche:
uno scafo in grado di resistere al ghiaccio;
una forma dello scafo in grado di aprire lo strato di ghiaccio;
una potenza di propulsione sufficiente per spingere la nave vincendo la resistenza del ghiaccio all'avanzamento.
In realtà un rompighiaccio non frantuma le lastre di ghiaccio direttamente con la prua, bensì più vantaggiosamente sfrutta la sua inerzia e la spinta propulsiva per sollevare la prua al di sopra del ghiaccio con il peso della nave che provoca la rottura del ghiaccio sottostante il quale aprendosi lascia tornare la prua in mare. I frammenti di ghiaccio vengono spinti lateralmente oppure fatti passare al di sotto dello scafo. In generale una nave rompighiaccio avanza più velocemente su una superficie interamente ghiacciata rispetto ad un mare coperto da frammenti di ghiaccio. La parte più esposta a danni in una nave di questo tipo rimane il sistema di propulsione.
I moderni rompighiaccio hanno eliche protette sia a prua che a poppa, ed anche propulsori laterali per manovrare meglio. Dell'acqua con funzione di zavorra è pompata tra contenitori posti ai due lati della nave per stabilizzare e ridurre il rollio. Da fori sotto la linea di galleggiamento viene espulsa aria per favorire il distacco del ghiaccio.
I rompighiaccio sono utilizzati prevalentemente per tenere aperte le rotte commerciali laddove queste siano interessate stagionalmente o permanentemente dalla formazione di ghiaccio. I rompighiaccio sono navi costose da costruire e operare, sia quando alimentate con turbine a gas o con un reattore nucleare. Inoltre sono decisamente poco confortevoli perché lo scafo arrotondato necessario per rompere il ghiaccio non ha elementi che ne stabilizzino il rollio; inoltre il continuo urtare contro il ghiaccio produce rumori e vibrazioni costanti. Spesso le rompighiaccio trasportano idrovolanti o elicotteri come ausilio per la ricognizione e il collegamento.
L'unica rompighiaccio tradizionale al mondo utilizzata per scopi turistici è la Sampo, attraccata nel porto di Kemi in Finlandia, che, con crociere giornaliere di circa quattro ore, opera durante il periodo di congelamento del Golfo di Botnia (dicembre-aprile). Altre rompighiaccio che hanno servizio passeggeri si trovano nel nord della Russia; queste, oltre ad essere mezzi a propulsione nucleare, offrono crociere di diverse settimane, per prezzi notevolmente elevati.
I rompighiaccio a propulsione nucleare sono un tipo di rompighiaccio con un'autonomia molto superiore rispetto a quelli convenzionali, poiché alimentati dall'energia nucleare. Sono stati costruiti solamente dalla Russia, a causa della necessità di navigare attraverso i mari ghiacciati della Siberia settentrionale (mar Glaciale Artico) , in modo da permettere il collegamento anche in inverno dei porti che si affacciano su queste acque.
Come si è già detto l'autonomia della propulsione nucleare è decisamente superiore a quella convenzionale anche se presenta costi di costruzione molto più alti, e maggiori problemi anche dal punto di vista della sicurezza. I motivi che hanno spinto l'Unione Sovietica ad immettere e tenere in servizio unità simili, sono principalmente due:
Il primo è di ordine pratico. In Russia, infatti, vi sono alcune città (anche di grandi dimensioni) situate in zone caratterizzate da climi estremi: si tratta di un'eredità della pianificazione centrale sovietica, che ha portato alla costruzione (o all'espansione) di centri abitati in zone con temperature invernali assolutamente proibitive. Questo è avvenuto per motivi sia economici sia militari. Questa situazione, per certi versi unica, ha portato alla necessità di costruire navi rompighiaccio in grado di tenere aperti i collegamenti con queste città in ogni stagione, e quindi in grado di affrontare strati di ghiaccio il cui spessore può variare tra gli 1,2 metri ed i 2 metri (al centro del Polo Nord supera i due metri e mezzo). Inoltre, vi è anche la necessità di tenere aperte le rotte commerciali passanti per l'Artico.
Il secondo motivo è probabilmente riconducibile al prestigio nazionale: il Lenin, quando fu varato, era la prima nave di superficie a propulsione nucleare al mondo, oltre ad essere anche la prima unità civile con questo tipo di propulsione. Si trattò innegabilmente di un grosso successo di immagine per la tecnologia sovietica dell'epoca.
I rompighiaccio oggi operativi appartengono a due classi distinte: Arktika e Taymir. I rompighiaccio atomici appartenenti alla Arktika sono utilizzati per mantenere aperti, in ogni stagione, i collegamenti con le principali città della Russia Artica. In particolare, grazie a queste navi, è possibile navigare dai grandi porti della Russia europea (ad esempio, Murmansk e Arcangelo) fino allo stretto di Bering, passando per altri importanti porti della Siberia Settentrionale (ad esempio, Dikson e Pevek).
I rompighiaccio atomici della classe Taymir, invece, sono stati costruiti per operare in acque basse, e sono solitamente usati sul fiume Enisej nella tratta che va da Dikson ad Igarka. Queste navi svolgono un ruolo molto importante, perché permettono, in tutte le stagioni, il passaggio delle navi cargo cariche di merci varie per l'approvvigionamento delle città sul fiume. Inoltre, consentono il passaggio anche delle imbarcazioni contenenti i metalli provenienti da Norilsk (che vengono imbarcati a Dudinka, a cui Norilsk, che non ha un porto, è collegata tramite ferrovia). Queste navi sono attrezzate anche per compiti antincendio.
I rompighiaccio atomici russi sono stati inoltre utilizzati anche per parecchie spedizioni scientifiche nell'Artico. Il 17 agosto 1977 il rompighiaccio NS Arktika fu la prima unità di superficie al mondo a raggiungere il Polo Nord. Dal 1989 alcuni rompighiaccio sono utilizzate anche per il turismo artico.
Complessivamente, in Russia sono state costruite dieci navi a propulsione nucleare con compiti non militari. Nove di queste sono rompighiaccio, la decima è una nave cargo con scafo rompighiaccio: la Sevmorput.
La principale base della flotta atomica civile è Atomflot, situata a pochi chilometri dalla città di Murmansk. Qui sono presenti le strutture per la manutenzione e le riparazioni delle navi. Inoltre, molto importanti per l'operatività della flotta sono anche le unità di supporto.
Dal 1989 i rompighiaccio atomici sono utilizzati per crociere turistiche al Polo Nord. La crociera dura tre settimane e costa circa 25.000 $. I più attrezzati a scopo turistico sono gli ultimi due esemplari varati, la NS Yamal e la NS 50 Let Pobedy.
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