sabato 25 giugno 2016

BUON COMPORTAMENTO IN SPIAGGIA



La battigia, ossia la striscia di sabbia di 5 metri dove arriva l’onda, è accessibile per tutti, anche laddove questa sia adiacente a uno stabilimento balneare. Chiunque, quindi, può transitare, sedersi, appoggiare gli abiti, stendersi senza che nessuno possa pretendere il pagamento di un biglietto, ticket… È, invece, vietato posizionare ombrelloni, sdraio, lettini… che possono intralciare il passaggio.

L'educazione e il rispetto delle regole in spiaggia sono fondamentali per trascorrere una buona vacanza e per il rispetto dei nostri mari e dell'ambiente che ci circonda: per il benessere personale, per la propria salute, e per il senso civico che accomuna l'uomo. Per questo, molto importante è il bon ton del turista balneare, della considerazione nei confronti della spiaggia e della località di cui si è ospiti.

Per il rispetto dell'ambiente balneare è fondamentale la pulizia della spiaggia, per questo motivo bisogna evitare di sporcarla con i propri rifiuti, come bottiglie, pezzi di carta, scarti di cibo, e bisogna depositarli nei corrispettivi cestini, rispettando la raccolta differenziata.

Bisogna fare molta attenzione alle bandiere, esposte a distanza di 100 metri l'una dall'altra. Queste bandiere indicano e segnalano la situazione atmosferica del mare e il servizio attivo o no del bagnino di salvataggio. Per questo è molto importante rispettare le indicazioni delle bandiere che possono essere di tre tipi: Bianca, se il servizio di salvataggio è attivo e il clima è ideale per la balneazione; Rossa, se il tempo non è favorevole alla balneazione o il servizio del bagnino è disattivo; Gialla, in caso di forte vento, segnala l'obbligo di chiudere gli ombrelloni.

Per il rispetto degli altri bagnanti bisogna evitare di fare rumore, usare degli aggeggi elettronici ad alto volume, che potrebbero disturbare la quiete pubblica, come dispositivi mobili, radio.  Oppure evitare di giocare con la palla, con le racchette, e altri tipi di giochi che potrebbero rovinare la tranquillità degli altri turisti.

In molte spiagge non è consentito portare i propri animali, ma qualora fosse consentito, bisogna sempre fare attenzione ai propri amici a quattro zampe: portarli al guinzaglio, evitare che disturbino gli altri bagnanti o sporchino la spiaggia. Inoltre, per il rispetto dell'ambiente, bisogna sempre raccogliere gli escrementi lasciati dai propri animali.

Nel caso si usufruisca di una spiaggia normale, non per nudisti, frequentata da differenti categorie di persone, dai bambini agli anziani, bisogna fare attenzione al proprio abbigliamento, che deve essere adeguato all'ambiente circostante.

Tutte le spiagge sono dotate di un’area apposita destinata alla balneazione che si estende per circa 300 metri dalla costa. Generalmente, la zona è delimitata dalle presenze di boe e può presentare dei passaggi, anch’essi delimitati da boe, per l’attracco di imbarcazioni, canoe, pedalò… All’interno di questa zona, è vietato entrare con barche a motore, moto d’acqua…



Una spiaggia, non una discarica. Una cannuccia impiega dai 20 ai 30 anni a decomporsi; un fazzoletto di carta 3 mesi, una bottiglia di vetro non si degrada mai completamente. Se avete portato il pic-nic in riva al mare, raccogliete gli avanzi (gettarli tra le onde non vale, il mare per definizione riporta a riva gran parte di ciò che ha inghiottito).

Attenti ai sacchetti di plastica. Basta un colpo di vento per farli finire in acqua, dove diventano trappole mortali per molti animali marini. Delfini, tartarughe marine e balenottere, per esempio, li scambiano per meduse, e nel tentativo di raggiungerli finiscono soffocati.

Fumatori sì, ma responsabili. Gettate i mozziconi in un apposito portacenere portatile (in commercio ne esistono di ogni tipo, e a prezzi contenuti; ma nel caso, è sufficiente un bicchierino di plastica, che poi getterete nella spazzatura). Una sola "cicca" di sigaretta può inquinare un metro quadrato di mare. E non dimenticate l'accendino ai piedi dell'ombrellone: ha tempi stimati di decomposizione che vanno dai 100 ai 1000 anni.

Se avete intenzione di entrare in acqua scegliete solamente creme contenenti filtri solari a base di minerali, come l'ossido di zinco. La maggior parte delle creme ad alta protezione, disciolte in acqua, danneggiano l'ecosistema marino, in particolare i coralli. Gran parte dei filtri chimici per raggi UVA e UVB scatena infatti virus e infezioni latenti nella zooxantella, un'alga unicellulare che vive in simbiosi con i coralli, contribuendo allo sbiancamento del reef.

Quando fate la doccia, sia in spiaggia che in barca, evitate di usare shampoo e bagnoschiuma (a meno che non usiate prodotti al 100% naturali): alcune sostanze in essi contenute risultano fortemente inquinanti per il mare. A voi sarà sufficiente un risciacquo per eliminare il sale dalla pelle.

Niente "souvenir". I pezzetti di corallo o di granito, le conchiglie e i gusci dei paguri che avete raccolto stavano meglio dov'erano prima: si tratta di patrimoni naturali e parti fondamentali dell'ecosistema che portati a casa sembrerebbero solo un macabro trofeo.

Non accendete fuochi in spiaggia o nella macchia mediterranea limitrofa. L'estate è la stagione degli incendi e alcuni di essi sono inavvertitamente causati da turisti distratti che perdono il controllo delle fiamme o lanciano nella vegetazione sigarette ancora accese.

Non catturate gli organismi marini che vivono sulle rocce, come granchi e molluschi bivalvi, né cavallucci e stelle marine. Ricordatevi che la pesca subacquea è vietata a distanze minori di 500 metri dalle spiagge dove siano presenti bagnati, e se siete pescatori dilettanti ricordatevi di ributtare in mare i piccoli pesci pescati (potreste comunque trovare altri passatempi più sostenibili e rispettosi della fauna acquatica, come lo snorkeling).




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