venerdì 15 luglio 2016
LAGO MAGGIORE E INQUINAMENTO
"Anno dopo anno la situazione non migliora". Queste le lapidarie parole di Barbara Meggetto, presidente di Legambiente Lombardia, nel presentare in Comune a Varese i dati del monitoraggio della Goletta dei Laghi sul Lago Maggiore. "Non diamo patenti di balneabilità, chiosa, ma queste analisi restituiscono un'istantanea utile per individuare i problemi e ragionare sulle soluzioni. Varese deve fare da capofila per la gestione del lago.
Sulla sponda lombarda, 6 punti su 8 sono fortemente inquinati. Nel dettaglio, al di sopra dei limiti di legge ci sono Germignaga, presso il lido comunale, Laveno Mombello, Brebbia, Monvalle Bardello e Ispra, località frequentate in massa da turisti tedeschi, svizzeri ed olandesi. Promossi alcuni punti di Angera e Sesto Calende.
Stesse gravi criticità rilevate dall'associazione ambientalista riguardano alcuni punti sulla sponda piemontese. A Dormelletto, Arona e Stresa i dati consegnano uno specchio d'acqua fortemente inquinato. Entro i limiti di legge gli altri 6 campionamenti, taluni situati a poca distanza dai tre fortemente inquinati. Segno che si tratta proprio di scarichi civili fognari o malfunzionamenti nelle stazioni di sollevamento degli impianti di depurazione. "La situazione sul Maggiore, ha detto Meggetto, è il frutto di troppi localismi e delle buone intenzioni lasciate a metà. Quanto ancora dovremmo aspettare per evitare inquinamenti a lago"?
Nelle analisi della Goletta dei laghi vengono prese in esame le foci dei fiumi, torrenti, gli scarichi e i piccoli canali che si trovano lungo le rive dei laghi, punti spesso segnalati dai cittadini attraverso il servizio SOS Goletta: queste situazioni sono i veicoli principali di contaminazione batterica di origine fecale, dovuta all’insufficiente depurazione degli scarichi civili che attraverso i corsi d’acqua arrivano nel lago. Quello di Legambiente è un campionamento puntuale che non vuole sostituirsi ai controlli ufficiali, né pretende di assegnare patenti di balneabilità, ma restituisce comunque un’istantanea utile per individuare i problemi e ragionare sulle soluzioni.
“Abbiamo la presunzione di pensare che i monitoraggi della Goletta dei Laghi – spiega Barbara Meggetto, presidente di Legambiente Lombardia – dovrebbero non solo completare i dati sulla buona qualità delle acque ma aiutare le amministrazioni ad individuare le maggiori criticità. La situazione del Maggiore è il frutto dei troppi localismi e delle buone intenzioni lasciate a metà. Le tristi situazioni dell’Acquanegra, del Monvallina, del Bardello e del Boesio sono note. Quanto ancora dovremo aspettare evitare inquinamenti a lago?”
I campioni prelevati dai tecnici dell’equipaggio hanno rilevato cariche batteriche fortemente al di sopra dei limiti di legge a Germignaga, alla foce del canale presso il Lido Comunale. ‘Fortemente inquinato’ è il giudizio assegnato anche ai punti analizzati a Laveno Mombello, a Brebbia alla foce del torrente Bardello e a Ispra, alla foce del torrente Acqua Negra. Peggiora la situazione di Monvalle, che nel 2015 risultava entro i limiti e quest’anno presenta un livello di inquinamento molto elevato. Promosse, invece, Angera e Sesto Calende, dove l’Oasi Bruschera e Lisanza risultano entro i limiti.
“Ogni anno ci ritroviamo con rammarico a commentare risultati pessimi per i punti campionati sulla sponda varesotta del Lago Maggiore; nonostante le nostre ripetute denunce la situazione non cambia. Scontiamo purtroppo la lentezza con cui si è dato vita all’ATO e alla società che dovrebbe gestire le reti. Purtroppo però l’inquinamento non aspetta!” dichiara Alberto Minazzi, coordinatore dei circoli di Legambiente Varese. Grande assente nell’Ambito Territoriale Ottimale è il Comune di Varese, la cui uscita dall’ente potrebbe avere ripercussioni anche sulle prospettive di risanamento del Lago di Varese, già aggravate dalla mortificazione istituzionale della Provincia. Il rischio è di vedere spostato nel tempo le soluzioni da mettere in campo: “Varese, tramite l’Osservatorio Lago Varese, potrebbe assumere un ruolo di tutta rilevanza e creare il giusto trait d’union con gli altri Comuni che si affacciano sul lago per spingere gli investimenti a favore del lago” conclude Minazzi.
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